Aristotele (384-322 a.C.) – In tutte le cose naturali si trova qualcosa di meraviglioso.

Aristotele 002
Le parti degli animali

Le parti degli animali

«In tutte le cose naturali si trova qualcosa di meraviglioso (Ἐν πᾶσι γὰρ τοῖς φυσικοῖς ἔνεστί τι θαυμαστόν): e come si racconta che Eraclito abbia detto agli stranieri che volevano incontrarsi con lui, poiché mentre si avvicinavano si erano fermati, avendolo visto scaldarsi presso il focolare (li esortò ad entrare con fiducia perché anche lì vi erano dèi) (ἐν ἅπασιν ὄντος τινὸς φυσικοῦ καὶ καλοῦ), così pure bisogna avviarsi alla ricerca su ciascuno degli animali […] perché in tutte le cose naturali c’è qualcosa di naturale e di bello (ἐν ἅπασιν ὄντος τινὸς φυσικοῦ καὶ καλοῦ)».

Aristotele, Le parti degli animali, 645 a 16-23; traduzione, nota bibliografica, traduzione e commento di A.L.Carbone, BUR, Milano 2002.

 


Aristotele – Questa è la vita secondo intelletto: vivere secondo la parte più nobile che è in noi
Aristotele (384-322 a.C.) – La «crematistica»: la polis e la logica del profitto. Il commercio è un’arte più scaltrita per realizzare un profitto maggiore. Il denaro è l’oggetto del commercio e della crematistica. Ma il denaro è una mera convenzione, priva di valore naturale.
Aristotele (384-322 a.C.) – La mano di Aristotele: più intelligente dev’essere colui che sa opportunamente servirsi del maggior numero di strumenti; la mano costituisce non uno ma più strumenti, è uno strumento preposto ad altri strumenti.
Aristotele (384-322 a.C.) – Da ciascun seme non si forma a caso una creatura qualunque. La nascita viene dal seme.

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Duccio Demetrio – La filosofia è bene che torni a camminare per strada come ai suoi inizi.

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«Scelse la passeggiata pubblica, il Peripato, nel Liceo e,
passeggiando fino quando doveva ungersi
discuteva di filosofia con i discepoli.
Onde ebbe il nome di Peripatetico».
Diogene Laerzio,
Vite dei Filosofi, V, 1, 2.

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«La filosofia […] è bene che torni a camminare per strada come ai suoi inizi […] raccogliendo un ciottolo da palpare, da annusare».

 Duccio Demetrio,
Filosofia del camminare, Raffaello Cortina Editore, Milano 2005, p. 48.

 

 

 

«La poesia […] non può non penetrare tra un concetto e l’altro; ci stimola a rispettare le cose non solo a mutarle in discorsi, in parole, in riflessioni sagaci. Dal sentimento poetico più primitivo, religioso anche, ha avuto origine il pensare il mondo, la natura, la vita. Nessuno, quanto i poeti o i pellegrini, si è del resto avvalso con maggior costanza di questa metafora, rendendola via contemplativa, esercizio, fatica, esaltazione mistica […]. Quando il loro sguardo, che è anche il nostro, si è posato durante il viaggio sull’immensa varietà di quel che essi vedevano, scrutavano, raccoglievano strada facendo. Di quel che camminando in modo diverso, più assorto e attento insieme, ciascuno di noi può o poteva guardare con occhi nuovi sul ciglio della propria quotidianità».

Duccio Demetrio,
Filosofia del camminare, Raffaello Cortina Editore, Milano 2005, p. 29.

 

Quarta di copertina

La filosofia è nata in cammino. Si è perfezionata con Socrate nelle strade di Atene, nelle dispute sotto i portici dell’Accademia di Platone, nei giardini di Epicuro, nelle agorà di Alessandria e, in seguito, nella quiete dei chiostri monacali. Questo libro non si limita a rintracciare i momenti più suggestivi di tale storia. Suggerisce piuttosto al lettore di riscoprire il piacere del camminare meditabondo, senza preoccupazione per un itinerario prestabilito, per ripensare alla propria esistenza e guardare con occhi diversi le cose e il mondo.

 


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Giancarlo Paciello – Per il popolo palestinese. La trasformazione demografica della Palestina. Cronologia (1882-1950). Ma chi sono i rifugiati palestinesi? Hamas, un ostacolo per la pace? L’unico vero ostacolo: occupazione militare e colonie.

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Giancarlo Paciello 

 

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La trasformazione demografica della Palestina

da una comunità residente di lingua araba, costituita in prevalenza da musulmani, ad una comunità con una schiacciante maggioranza di ebrei, provenienti dall’Europa, dall’Asia e dall’Africa, nel 78% della Palestina (lo Stato d’Israele, dopo le guerre del 1948)

Premessa – Primo periodo: dal 1822 al 1921 – Secondo periodo: dal 1922 al 1931 – Terzo periodo: dal 1932 al 1947 – La rottura dell’equilibrio demografico in Palestina: la spartizione – Conclusioni

***

Cronologia (1882-1950)


ed inoltre

Ma chi sono i rifugiati palestinesi?

Il popolo palestinese e il diritto internazionale. Esiste il popolo palestinese, per i sionisti? La frantumazione di un popolo

***

Appendice documentaria

IL POPOLO PALESTINESE VISTO DALLA COMUNITA’ INTERNAZIONALE

***

Hamas, un ostacolo per la pace?

L’unico vero ostacolo: occupazione militare e colonie

Premessa. 2 Il nazionalismo palestinese. 3 Il movimento islamico palestines. L’Intifada. a) La generazione dell’Intifada; b) L’organizzazione; c) La strategia; Medio Oriente in guerra. Il processo di pace. Camp David e l’Intifada al-Aqsa. Repetita juvant. Le ragioni della vittoria elettorale. Le ragioni della collera. L’ora della verità. Lezioni importanti. Slogan del passato.mReazioni e commenti 11. Conclusioni


008GPer il popolo palestinese

 

008G

Giancarlo Paciello,
Per il popolo palestinese


 

Giancarlo Paciello

La conquista della Palestina.
Le origini della tragedia palestinese
.
Con testi di Henry Laurens, Francis Jennings,
Zeev Sternhell, Norman Finkelstein, Gherson Shafir

indicepresentazioneautoresintesi

 



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