Pier Paolo Pasolini (1922-1975) – L’Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è, ora, il fascismo.

Pier Paolo Pasolini 51
Pasolini e Totò

Pasolini e Totò

Il fascismo degli antifascisti

Il fascismo degli antifascisti

L’Italia sta marcendo in un benessere che è

egoismo,

stupidità,

incultura,

pettegolezzo,

moralismo,

coazione,

conformismo:

prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è,

ora,

il fascismo.

Pier Paolo Pasolini

 

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Pier Paolo Pasolini – Amo la vita

Pier Paolo Pasolini (1922-1975) – Marilyn. Quella bellezza l’avevi addosso umilmente

Pier Paolo Pasolini (1922-1975) – Il potere di oggi manipola i corpi in un modo orribile. Li manipola trasformandone la coscienza, cioè nel modo peggiore, con valori alienanti e falsi, i valori del consumo, che compiono quello che Marx chiama un genocidio delle culture viventi.

Pier Paolo Pasolini (1922-1975) – Nel teatro la parola vive di una doppia gloria, mai essa è così glorificata.

Pier Paolo Pasolini (1922-1975) – La società dei consumi ha profondamente trasformato i giovani. Non si tratta più, come all’epoca mussoliniana, di una irreggimentazione scenografica, ma di una irreggimentazione reale che ha rubato e cambiato loro l’anima. Questa ‘civiltà dei consumi’ è una civiltà dittatoriale.

 


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Dietrich Bonhoeffer (1905-1945) – La qualità è il nemico più potente di ogni massificazione. La liberazione interiore dell’uomo per una vita responsabile è l’unico reale superamento della stupidità. La stupidità può essere superata soltanto con un atto di liberazione.

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Resistenza e resa01

«Il rischio implicito in ogni grande amore è quello di smarrire la polifonia dell’esistenza. Voglio dire che Dio e la sua eternità pretendono di essere amati dal profondo del cuore, senza però che l’amore terrestre ne venga danneggiato o indebolito; qualcosa come un cantus firmus, attorno al quale le altre voci della vita cantino in contrappunto […]. Dove il cantus firmus è chiaro e distinto, il contrappunto può dispiegarsi col massimo vigore […]. Solo se si fa risuonare con tutta chiarezza il cantus firmus, il suono è pieno e perfetto e il contrappunto sa dove andare. Non può scivolare né staccarsi e resta se stesso nel tutto. Quando si realizza questa polifonia, la vita è completa, e finché il cantus firmus è mantenuto, nulla di funesto può verificarsi».

Dietrich Bonhoeffer, Lettera a Renata ed Eberhard Bethge, in Id., Resistenza e resa. Lettere e scritti dal carcere, San Paolo Edizioni, Cinisello Balsamo 2015, p. 374).

 

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Resistenza e resa02

«La qualità è il nemico più potente di ogni massificazione».

«Contro il male è possibile protestare, ci si può compromettere, in caso di necessità è possibile opporsi con la forza; il male porta sempre con sé il germe dell’autodistruzione, perché dietro di sé nell’uomo lascia almeno un senso di malessere. Ma contro la stupidità non abbiamo difese».

«Ogni forte manifestazione di potenza esteriore, sia di carattere politico sia di carattere religioso, investe sulla stupidità di una gran parte degli uomini. Sembra quasi si tratti di una legge socio-psicologica. La potenza dell’uno ha bisogno della stupidità degli altri. Il processo attraverso cui ciò avviene non è quello dell’improvvisa atrofizzazione o sparizione di determinate doti dell’uomo – nel caso specifico, di carattere intellettuale – ma di una privazione dell’indipendenza interiore dell’individuo, sopraffatto dall’impressione che su di lui esercita la manifestazione di potenza. Divenuto in tal modo uno strumento privo di volontà, lo stupido è capace di commettere qualsiasi male e di non riconoscerlo come tale. Qui sta il pericolo di un diabolico abuso, con il quale certi uomini possono venir rovinati per sempre. La stupidità può essere superata soltanto con un atto di liberazione e non con un atto d’indottrinamento. E qui bisognerà rassegnarsi a dire che un’autentica liberazione interiore, nella maggioranza dei casi, diventa possibile solo se preceduta da una liberazione esteriore […]. La liberazione interiore dell’uomo per una vita responsabile di fronte a dio è l’unico reale superamento della stupidità».

Dietrich Bonhoeffer, Resistenza e resa. Lettere e scritti dal carcere, Bompiani, Milano 1969, p. 62, 63-64.


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