Igor Stravinsky (1882-1971) – I quartetti di Beethoven sono una carta dei diritti umani.
«La mia convinzione personale è che i quartetti di Beethoven siano una carta dei diritti umani, e una carta perpetuamente sediziosa nel senso platonico della sovversività dell’arte […]
Un alto concetto di libertà è incorporato nei quartetti, […] sia al di là che comprendenti ciò che Beethoven stesso intendeva quando scrisse [al principe Galitzin] che la sua musica poteva ‘aiutare l’umanità sofferente’.
Essi sono una misura dell’uomo […] e parte della descrizione della qualità dell’uomo, e la loro esistenza è una garanzia».
Igor Stravinsky, The New York Review of Books, 24 aprile, 1969, p. 4.
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