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Petite Plaisance Blog

«Chi non spera quello che non sembra sperabile non potrà scoprirne la realtà, poiché lo avrà fatto diventare, con il suo non sperarlo, qualcosa che non può essere trovato e a cui non porta nessuna strada». Eraclito

  • Catalogo di Petite Plaisance
    • 281-290
      • 281. Valeria Biagi, La valle bianca. Per una rilettura del romanzo di Sirio Giannini
      • 282. AA.VV., Immanenza e trascendenza in Aristotele
      • 283. Luigi Ruggiu, Tempo Coscienza e Essere nella filosofia di Aristotele. Saggio sulle origini del nichilismo
      • 284. Massimo Bontempelli, Gesù di Nazareth. Unomo nella storia. Dio nel pensiero
      • 285. Maura Del Serra, L’albero delle parole
      • 286. Daniele Orlandi, Lettera a mia madre sul primo amore
      • 288. José Jorge Letria, Il deserto innominabile. Poesie
      • 289. Mario Vegetti, Il coltello e lo stilo. Animali, schiavi, barbari e donne alle origini della razionalità scientifica
      • 290. Lapo Ferrarese, Progresso scientifico e naturalismo nella concezione di Larry Laudan
    • 291-300
      • 291. Mario Vegetti, Tra Edipo e Euclide. Forme del sapere antico
      • 292. Salvatore Bravo, Il cacciatore globalizzato nel capitalismo assoluto
      • 293. Antonio Vigilante, Dell’attraversamento. Tolstoj, Schweitzer, Tagore
      • 294. Mario Vegetti, Scritti sulla medicina ippocratica
      • 295. Giancarlo Chiariglione, Le forme informi della frontiera. Lo sguardo del cinema western sulla storia americana
      • 296. Silvia Fazzo, Alexander Arabus. Studi sulla tradizione araba dell’aristotelismo greco
      • 298. Francesco Verde, A cosa serve oggi fare storia della filosofia?
      • 299. Alessandro Alfieri, Dal simulacro alla Storia. Estetica ed etica in Quentin Tarantino
      • 300. Costanzo Preve, L’alba del Sessantotto. Una interpretazione filosofica
    • 301-310
      • 301. Mario Vegetti, Scritti sulla medicina galenica
      • 302. Fabio Acerbi, Concetto e uso dei modelli nella scienza greca antica
      • 303. Jean Bricmont, Contro la filosofia della meccanica quantistica
      • 304. Massimo Bontempelli, Il pregiudizio antimetafisico della scienza contemporanea
      • 305. Marcello Cini, C’è ancora bisogno della filosofia per capire il mondo?
      • 306. Marcella Continanza, La rosa di Goethe. Poesie – Prefazione di Dacia maraini
      • 307. Arianna Fermani, L’educazione come cura e come piena fioritura dell’essere umano. Riflessioni sulla paideia in Aristotele
      • 308. Marino Gentile, Umanesimo e tecnica. Tutto ritorna all’uomo
      • 309. Giancarlo Paciello, Elogio sì, ma di quale democrazia?
      • 310. Salvatore A. Bravo, Le metafore nella filosofia
    • 311-320
      • 311. AA.VV., Teoria e prassi in Aristotele
      • 312. AA.VV., La Favola nelle letterature europee
      • 313. Giulio Lucchetta, L’olio profumato di Itaca
      • 314. AA.VV., Per una scuola vera e buona
      • 315. Maurizio Migliori, La bellezza della complessità. Studi su Platone e dintorni
      • 316. Claudio Iozzo, Il silenzio malato. Storie di recovery in salute mentale
      • 317. Sergio Arecco, Fisica e metafisica del cinema. Il battle study dal muto al digitale
      • 318. Giovanni Casertano, Venticinque studi sui preplatonici
      • 319. Antonio Vigilante, L’essere e il tu. Aldo Capitini in dialogo con Nishitani Keiji, Enrique Dussel e Murray Bookchin
      • 320. Alberto Gajano, Dialettica della merce
    • 321-330
      • 321. Luca Grecchi, Scritti brevi su politica, scuola e società
      • 322. Gabriella Putignano, Flash di poesia, dipinti di versi
      • 323. Salvatore A. Bravo, L’albero filosofico del Ténéré. Esodo dal nichilismo ed emancipazione in Costanzo Preve
      • 324. Arianna Fermani, Divorati dal pentimento. Sguardi sulla nozione di metameleia in Atistotele
      • 325. Sergio Rinaldelli, Come una foglia a primavera. Pagine di diario
      • 326. Mino Ianne, Diremo addio ai filosofi greci? Il Cristianesimo deellenizzato del terzo millennio
      • 327. Costanzo Preve, Gesù tra i dottori. Esperienza religiosa e pensiero filosofico nella costituzione del legame sociale capitalistico
      • 328. Margherita Guidacci, Sibille e “Come ho scritto Sibille”
      • 329. Giancarlo Chiariglione, Il discepolato di Ernesto De Martino. Tra religione, filosofia e antropologia
      • 330. Koiné, L’essere della libera comunità e l’amore
    • 331-340
      • 331. Diego Lanza, La disciplina dell’emozione. Un’introduzione alla tragedia greca
      • 332. AA.VV., La filosofia come esercizio di comprensione. Studi in onore di Mario Vegetti
      • 333. Antonio Fiocco, Ideare il futuro comunitario per viverne l’essenza nel presente
      • 334. Enrico Berti, Scritti su Heidegger
      • 335. Maura Del Serra, Altro Teatro
      • 336. Jules Vallès, L’insorto
      • 337. Giangiuseppe Pili, Anche Kant amava Arancia Meccanica
      • 341-350
      • 338. Sergio Rinaldelli, Vento di sogni
      • 339. Carlo Carrara, Essere e Dio in Heidegger
      • 340. Livio Rossetti, Parmenide e Zenone, sophoi ad Elea
    • 341-350
      • 341. Arianna Fermani, «Senza la speranza è impossibile trovare l’insperato». La speranza “antica”, tra páthos e areté.
      • 342. Marino Gentile, Il problema della filosofia moderna
      • 343. M. Migliori, L. Grecchi, Tra teoria e prassi. Riflessioni su una corsa ad ostacoli
      • 344. Rodolfo Mondolfo, Alle origini della filosofia della cultura
      • 345. Salvatore Bravo, L’umanesimo integrale di Massimo Bontempelli. Filosofia Storia Pedagogia
      • 346. Claudia Baracchi, Filosofia antica e vita effimera. Migrazioni, trasmigrazioni e laboratori della psiche
      • 347. Diego Lanza, Lo stolto. Di Socrate, Eulenspiegel, Pinocchio e altri trasgressori del senso comune
      • 348. Daniele Orlandi, Scrivere il risentimento. Su Jean Améry
      • 349. Rodolfo Mondolfo, Moralisti greci. La coscienza morale da Omero a Epicuro
    • 350-360
      • 350. Roberto Fumagalli, Carlo Michelstaedter. Filosofo, poeta e mistico
      • 351. Arianna Fermani, Daniele Guastini, Alberto Jori, Giulio A. Lucchetta, Maurizio Migliori, Angelo Tonelli, Il futuro dell’antico. Filosofia antica e mondo contemporaneo
      • 352. Giancarlo Paciello, Piccola storia dell’Irlanda
      • 353. Mauro Peroni, Felicità possibile. Esercizi filosofici su sofferenza, desiderio e tempo
      • 354. David Ciolli, Le porte del silenzio
      • 355. Salvatore Bravo, L’animalizzazione dell’essere umano nel capitalismo
      • 356. Fernanda Mazzoli, Di argini e strade. Un racconto di pianura
      • 357. Costanzo Preve, Elementi di Politicamente Corretto
      • 358. Costanzo Preve, Capitalismo senza classi e società neufeudale
      • 359. Costanzo Preve, Individui liberati, comunità solidali
      • 360. Massimo Bontempelli, Un esempio di pensiero nichilista contemporaneo
    • 361-370
      • 361. Costanzo Preve, La fine dell’URSS. Dalla transizione mancata alla dissoluzione reale. II Edizione
      • 362. Massimo Bontempelli, Filosofia e realtà. Saggio sul concetto di realtà in Hegel e sul nichilismo contemporaneo. 2 ediz
      • 363. Maura Del Serra, In voce. 55 poesie lette dall’autrice
      • 364. C. Preve-L. Grecchi, Marx e gli antichi Greci. Dialogo sulla progettualità, ovvero su come cambiare il mondo. 2 ed.
      • 365. Diego Lanza, Il tiranno e il suo pubblico
      • 366. Gallo Marco, Santiago Express. Appunti di viaggio
      • 367. Costanzo Preve, Il Bombardamento Etico. Saggio sull’Interventismo Umanitario sull’Embargo Terapeutico e sulla Menzogna Evidente. 2 ed.
      • 368. Vincenzo Brandi, Conoscenza, scienza e filosofia. Profili di scienziati e filosofi della scienza da Talete alla fisica contemporanea
      • 369. Koinè. Tempi covid moderni
    • 371-380
      • 371. Diego Lanza, Mario Vegetti, Silvia Gastaldi, Fulvia de Luise, Gherardo Ugolini, Giusto Picone, In ricordo di una amicizia filosofica
      • 373. Aldo Lo Schiavo, Il contributo della tragedia attica al razionalismo antico
      • 374. Livio Rossetti, Strategie macro-retoriche
      • 378. Salvatore A. Bravo, Pilocchio. Storia di un Pinocchio dei nostri giorni
      • 379. Aldo Lo Schiavo, Filosofia del mito greco. In appendice: Methis, la dea del giusto consiglio
      • 380. Margherita Guidacci, Lato di ponente
    • 381-390
      • 381. Silvio Raffo, In voce. 64 poesie lette dall’autore
      • 382. Émile Chartier (Alain), Spinoza
      • 383. Barbara Rossi, Recitare il tempo. Le voci della Heimat di Edgar Reitz
      • 384. Senofonte, Apologia di Socrate
      • 385. AA.VV., Ricerche aristoteliche. Etica e politica in questione
      • 386. Livio Rossetti, Convincere Socrate
      • 387. Mario Vegetti, Scritti con la mano sinistra. Prefazione di Fulvia de Luise
      • 388. Sergio Arecco, Quando il cinema era giovane. I fantasmi dell’opera, i fantasmi all’opera
      • 389. Antonio Vigilante, Le dimore leggere. Saggio sull’etica buddhista
    • 391-400
      • 391. Costanzo Preve, Il marxismo e la tradizione culturale europea. Seconda edizione, riveduta e corretta
      • 392. Giovanni Casertano, Una filosofia degli uomini per gli uomini. Venticinque studi su Platone
      • 393. Alberto Jori, Per un’etica del limite. Elogio della sobrietà. Con L’arte di godere di una salute perfetta di Leonardo Lessio (1554-1623)
      • 394. Salvatore Bravo, Pratica filosofica e politica in Costanzo Preve
      • 395. Anna Beltrametti, La più intelligente e la più stolta delle emozioni: la paura. Paure antiche e nuove paure
      • 396. Aldo Lo Schiavo, Omero filosofo. L’enciclopedia omerica e le origini del razionalismo greco
      • 397. Costanzo Preve, Le avventure dell’ateismo. Religione e materialismo oggi. 2 ed.
      • 398. Costanzo Preve, Le stagioni del nichilismo. Un’analisi filosofica e una prognosi storica. 2 ed.
      • 399. Costanzo Preve, Contro il capitalismo, oltre il comunismo. Riflessioni su una eredità storica e su un futuro possibile. 2 ed.
      • 400. AA.VV., Ideali di Comunità
    • 401-410
      • 401. Fernanda Mazzoli, In viaggio con Pinocchio
      • 402. Costanzo Preve, Le contraddizioni di Norberto Bobbio. Per una critica del bobbianesimo cerimoniale
      • 403. Enrico Moscarelli, Senofane ed Empedocle. Testimonianze e frammenti
      • 404. Salvatore Bravo, Capitalismo e agorafobia del linguaggio
      • 405. Rodolfo Mondolfo, Conoscenza e sentimento in J.-J. Rousseau. Libera personalità, principio di libertà e spirito comunitario
      • 406. Roberto Vantaggiato, Coltivare la memoria
      • 407. Laura Candiotto, Il dialogo che trasforma. Per una filosofia appassionata che dischiuda comuni orizzonti di libertà
      • 408. Diego Lanza, Nous e thanatos. Scritti su Anassagora e sulla filosofia antica
      • 409. Vittorio Morfino, Hegel e l’ombra di Spinoza. I concetti di organismo e violenza
      • 410. Costanzo Preve, Scienza Politica Filosofia
    • 411-420
      • 411, Alessandra Filannino Indelicato, Apologia per Scamandrio o dell’abbandono
      • 412. Arianna Fermani, L’eleganza del bene e le seduzioni del male: in dialogo con Aristotele
      • 413. Arianna, Fermani, L’errore, il falso e le scienze in Aristotele
      • 414. Jules Vallès, Vittime del libro
      • 415. Barbara Rossi, Anna Magnani. Un’attrice dai mille volti tra Roma e Hollywood
      • 416. Arianna Fermani, Il concetto di limite nella filosofia antica
      • 417. Giuramento Ippocratico. Tr. di Mario Vegetti. Pref. di Vincenzo Damiani
      • 418. Rodolfo Mondolfo, Sulle orme di Marx
      • 419. Rodolfo Mondolfo, Problema umano e problema cosmico nella formazione della filosofia greca
      • 420. Salvatore Bravo, Metafisica e totalità. La vite e i suoi tralci
    • 421-430
      • 421. AA.VV., La tragedia di essere fragili. Filosofia biografica per una nuova cultura della vecchiaia
      • 422. AA.VV., Leggere la giustizia, vivere la giustizia. Pratiche filosofiche e formazione dell’umano
      • 423. Livio Rossetti, Un altro Parmenide
      • 424. Mario Quaranta, L’impresa dei filosofi
      • 425. Fulvio Papi, La morte e il simbolico: una tragedia borghese
      • 426. AA.VV., Marx e i marxismi. Le molte facce di una storia complicata
      • 427. Salvatore Bravo, Günther Anders tra Auschwitz e Hiroshima
      • 428. Cinzia Pieruccini, Nel Parco dei cervi
      • 429. Mario Vegetti, La medicina in Platone
  • Copertine
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      • Quale progettualità?
        • Luca Grecchi, Sulla Progettualità
        • Alessandro Monchietto, Quale progettualità? A partire da alcune considerazioni di Luca Grecchi
        • Claudio Lucchini, La progettualità comunista tra utopia concreta e necessità di funzionamento quotidiano.
        • Antonio Fiocco, Difendere in tutti i modi la progettualità
        • Alessandro Pallassini, Note marginali per la progettazione di un comunismo della finitezza a partire da Spinoza
        • Luca Grecchi, Perché la progettualità?
        • Claudio Lucchini, Annotazioni sulla progettabilità del bene etico-sociale e sulla determinatezza materiale-naturale dell’uomo
        • Lorenzo Dorato, La progettualità come necessaria riflessione sui destini collettivi e sociali
        • Commenti (Giacomo Pezzano, Luca Grecchi)
        • Giacomo Pezzano, Il vero punto filosofico da scavare è che cosa si voglia intendere con “progettualità”
    • Arretrati
      • Bene comune
      • Per un pensiero forte
      • Senso e valore della filosofia. Tre domande, alcune risposte
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    • Punti Critici N. 1
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Categoria: 407. Laura Candiotto, Il dialogo che trasforma. Per una filosofia appassionata che dischiuda comuni orizzonti di libertà

Laura Candiotto – Il dialogo che trasforma. Per una filosofia appassionata che dischiuda comuni orizzonti di libertà

1 Aprile 2022 ppci

Laura Candiotto

Il dialogo che trasforma. Per una filosofia appassionata che dischiuda comuni orizzonti di libertà.

ISBN 978-88-7588-295-2, 2022, pp. 360, formato 140×210 mm., Euro 30 – Collana “Il giogo” [147].

In copertina: Dame de Brassempouy (28.000-22.000 anni fa). Saint-Germain-en-Lay (Francia), Musée d’Archéologie Nationale, dalla Grotte du Pape di Brassempouy.

indice – presentazione – autore – sintesi

Perché è necessario il dialogo? Partendo da Socrate e Platone e arrivando al dibattito contemporaneo sull’epistemologia delle virtù, passando per Giordano Bruno, Minna Specht e Luce Irigaray, Laura Candiotto sostiene che senza il dialogo non si possa cambiare, né a livello individuale, né collettivo. Affinché il cambiamento sia positivo, il dialogo mette in atto una trasformazione che purifica non solo gli errori di giudizio ma anche lo stile di vita. Il dialogo tende così alla creazione di spazi per una relazione con la differenza dove l’intreccio continuo di gesti, emozioni e parole si coniuga con la fiducia nelle capacità di miglioramento di sé stessi, degli interlocutori e del contesto che si abita. Ma come è possibile trasformarsi grazie al dialogo? Attraverso lo studio di una dialettica incarnata e situata nel contesto relazionale, Candiotto offre strumenti concettuali ed esempi concreti che spingono il lettore a sperimentare una dialogica appassionata in prima persona plurale.


Dialogare in prima persona plurale

L’individualismo epistemico è un’invenzione moderna. Prima non c’era forse un soggetto che rifletteva sul proprio agire, interpretava situazioni problematiche e cercava di comprendere cause ed effetti? La risposta è ovviamente affermativa, ma la questione cruciale è capire come si realizzasse il pensare. L’ipotesi di questo volume è che l’epistemologia antica fosse fatta di un pensiero incarnato e situato nel contesto dialogico relazionale. In particolare, la tipica assunzione moderna di un individuo che pensa, si pone domande e conosce in maniera solitaria trova una strabiliante alternativa nel pensare filosofico di tipo dialogico. Questa prospettiva che può sembrare molto contemporanea è invece molto antica, ma non moderna. Una buona parte dell’epistemologia contemporanea, sia continentale sia analitica, è tanto distante da un modello di conoscenza individualistica, quanto invece intimamente legata alla dialogica socratica.

In questo volume propongo uno studio della dialogica socratica come una delle migliori interlocutrici per la filosofia della conoscenza contemporanea. La dialogica socratica in quanto presentata da Platone mira a una trasformazione del soggetto e del contesto proprio attraverso una comunicazione fatta di domande e risposte, ma anche di esempi ed emozioni. È il dialogare ciò che trasforma il soggetto e lo rende filosofo. Questo perché la trasformazione messa in atto dal dialogo è una trasfigurazione del soggetto. La parola trasfigurazione deriva dal latino transfiguratio che richiama il greco metamorphosis. Queste parole sono centrali per il mito ma richiamano anche il contesto teatrale di cui il dialogo platonico è erede. In questo studio assumo la parola trasfigurazione nel contesto dialogico per evidenziare quel movimento della conoscenza in prima persona plurale che si oltrepassa trasformandosi, come una aleturgia, ovvero una manifestazione maieutica di una conoscenza libera dall’ignoranza. Ma è anche una trasformazione della mente che si incarna in nuovi stili di vita, una liberazione dall’individualismo in nome di una società dialogica e plurale. Questo ultimo aspetto non deve trarre in inganno. La trasfigurazione è anche portatrice di “salti” – non è un semplice accordo senza tensioni. L’inquietudine della confutazione è ciò che permette la purificazione dall’errore. I salti sono delle conversioni, dei capovolgimenti che direzionano lo sguardo verso ciò che va pensato. In queste trasformazioni epistemiche, il coinvolgimento di alcune passioni è fondamentale.

Come analizzerò in questo volume, vergogna, eros, e meraviglia sono i motori principali di una trasformazione non solo cognitiva, ma integrale. Ciò significa che il dialogare socratico va oltre la tipica settorializzazione che divide, per esempio, l’epistemologia dall’etica. Il dialogo che trasforma è quindi un dialogo che mette in discussione il soggetto nella sua interezza e che richiede una trasformazione non solo concettuale, ma anche del sentire e dell’agire. La trasformazione come trasfigurazione è quindi ciò che permette a un altrimenti di manifestarsi e farsi mondo.

La trasformazione del soggetto conoscente di cui parlo in questo libro deve quindi tenere conto della configurazione immediatamente sociale della dialogica platonica. La conoscenza non è sem­plicemente condivisa tra diversi soggetti: si nutre delle interazioni con un ambiente sociale nel quale e attraverso il quale il soggetto si trasforma e può mettere in atto una trasformazione del contesto stesso. L’anti-individualismo epistemico non è dunque solo ciò che caratterizza la modalità dialogica, ma anche la sua finalità. A questo riguardo, la dialogica di Minna Specht che tratto in questo volume è esemplare. Attraverso l’educazione al dialogo, Minna Specht promuoveva una resistenza al nazionalsocialismo di tipo propulsivo attraverso la creazione di scuole di vita dove bambini ebrei, tedeschi e rom imparavano a dialogare assieme e quindi ad avere fiducia nei confronti delle proprie e altrui capacità critiche.

L’esito del dialogare non è dunque un possesso individuale ma è una conoscenza che si rende viva e a servizio degli altri. La trasformazione che avviene con il dialogo tende quindi non solo alla trasformazione del soggetto ma anche e specialmente a quella dei mondi che il soggetto abita.

Lo sfondo teorico per questa indagine sulla dialogica è quindi una prospettiva relazionale nella quale la relazione è ciò che viene prima. La relazione non deve essere intesa in maniera quantitati­va e sommativa, ma qualitativa e differenziale.1 Il dialogo come espressione della relazionalità è dunque ciò che fa la differenza, è il motore della trasfigurazione del soggetto e dei luoghi dove il soggetto si trova ad operare.

In questo volume analizzo alcune delle mosse attraverso cui questa trasformazione può realizzarsi. Ho raccolto qui alcuni lavori che ho scritto e pubblicato negli ultimi dieci anni. Alcuni hanno un’esplicita finalità concettuale, altri sono più di carattere storico ed ermeneutico, e altri ancora si rivolgono specialmente all’ambito delle pratiche filosofiche. Considerando il lasso di tempo inter­corso si noteranno diversità di stile compositivo e argomentativo. Raccogliere questi contributi è stato un intenso esercizio autobiografico che mi ha permesso di cogliere la plasticità e l’articolazione di un pensiero in fieri e in dialogo con i gruppi di ricerca e i luoghi che ho abitato nel corso di questi anni. Nonostante questa diversità ritengo che questi studi si compongano armoniosamente in una visione della dialogica come trasformazione che è sempre stata al centro della mia prospettiva filosofica. Al contempo, reputo che essi possano stimolare non solo la ricerca di nuovi percorsi al di là dell’individualismo epistemico ma anche a sperimentare metodologie e contesti dialogici e partecipati. Ringrazio quindi Luca Grecchi per avermi spinto a raccogliere questi lavori e invitato a pubblicarli nella collana da lui diretta per Petite Plaisance, di cui Carmine Fiorillo è direttore e che a sua volta ringrazio per la gentilezza, competenza ed entusiasmo filosofico.

Il volume è composto da quattro sezioni. Nella prima, intitolata “La rilevanza etico-politica della dialogica socratica”, compaiono cinque contributi. I primi due, “Socrate: il dialogo come farmaco” e “Platone: la ricerca della verità nel dialogo”, presentano i tratti caratterizzanti la dialogica socratica. In questi due capitoli analizzo in particolare la funzione purificatrice del dialogo nel Carmide di Platone e il contesto amicale e comunitario alla base dell’impegno filosofico in quanto presentato da Platone nell’Epistola 7. Nel terzo capitolo intitolato “Incantamenti” studio la funzione retorica del dialogare socratico attraverso un’analisi dello Ione per chiarire la differenza tra la dimensione emotiva attivata dalla parola filosofica e da quella poetica.

Nel quarto e nel quinto capitolo mi concentro sul dialogo contemporaneo. Nel capitolo quarto, “La contemporaneità del dialogo socratico antico”, dopo aver evidenziato le differenze tra il dialogo socratico antico e contemporaneo, propongo alcune indicazioni per inserire la dimensione etico-politica, così centrale nel dialogo antico, nelle pratiche filosofiche contemporanee, specialmente focalizzandomi sulla funzione catartica della vergogna. Il capitolo quinto, “Promuovere la fiducia nell’umanità durante il massacro: la resistenza dialogica di Minna Specht” è un esempio della rilevanza etica e politica di un’azione dialogica nei tempi di maggiore crisi. In particolare sostengo come la tenacia del continuare a dialogare e di costruire contesti dialogici sia espressione di una fiducia nell’umanità anche quando una trasformazione sembra impossibile.

Nella seconda sezione, “La dialettica della trasformazione”, discuto il nucleo concettuale necessario per comprendere come il dialogo sia trasformativo. Nel capitolo sesto, “Da cacciator divenne preda”, studio la trasfigurazione del soggetto conoscente attraverso un’analisi degli Eroici Furori di Giordano Bruno in dialogo con altri autori del lignaggio platonico, specialmente Plotino. Da questo studio emerge con potenza la funzione trasformatrice di eros.

Nei capitoli sette, otto, nove e dieci discuto la dimensione dialettica della trasformazione. Nel capitolo sette, presento un confronto tra Eraclito e Platone rispetto alla composizione degli elementi e la legge armonica. Nel capitolo otto, rilevo la capacità manifestativa della negazione secondo l’interpretazione di Heidegger del Sofista di Platone in confronto con la dialettica hegeliana. Nel capitolo nove, riporto questa concettualità nella dimensione della pratica dialogica applicata all’ambito della comunicazione tra medico e paziente come composizione dialettica di armonie. Per finire, nel capitolo dieci intitolato “Intreccio continuo”, considero la dimensione metafisica, etico-politica e spirituale della relazionalità attraverso un dialogo con la prospettiva filosofica di Luigi Vero Tarca.

Nella terza sezione, denominata “In prima persona”, sono raccolti studi sulla dimensione incarnata e situata della ricerca dialogica. Nel capitolo undici, “Nous e phren: conoscenza intellettuale, razionalità discorsiva e saggezza erotica in Socrate e Platone”, discuto la proceduralità dialogica attraverso lo studio della dimensione incarnata ed affettiva delle diverse funzioni dell’anima. Nel capitolo dodici, “Amore per il sapere”, argomento in favore del valore epistemico delle emozioni, intrecciando la dimensione aporetica dello thaumazein alla scoperta del valore della verità in Platone e Aristotele.

Il dialogo tra Platone e Aristotele continua nei capitoli tredici e quattordici, “La vita politica e la vita contemplativa nella concezione aristotelica della felicità” e “La maturità come akmé”. Qui la trasformazione epistemica viene analizzata secondo il paradigma dello sviluppo di virtù e del progresso epistemico e morale come perfezionamento e maturazione. Interpreto questa trasformazione nel suo carattere generativo, superando così anche un dualismo tra contemplazione filosofica e azione politica.

L’ultima sezione, intitolata “Liberi dal dualismo”, approfondisce uno dei fattori centrali che impediscono la trasformazione dialogica, il dualismo come ostacolo alla condivisione. Il dualismo inteso come separazione viene qui analizzato in alcune sue istanziazioni, ovvero in quelle forme di violenza strutturale che conducono all’oppressione delle donne (capitolo sedici, “Il dualismo strutturale e la natura-cultura della violenza contro le donne”) e allo sfruttamento degli animali (capitolo diciassette, “La violenza originaria. Il dualismo uomo-natura come radice della tortura sugli animali”). Come antidoto propongo una filosofia della differenza (capitolo quindici, “Filosofia della differenza”) e un impegno a cercare degli spiragli di trasformazione anche all’interno di scenari dove ciò sembra essere impossibile (capitolo diciotto, “La vulnerabilità dell’impossibile”). In questa ultima sezione la dialogica assume una valenza prettamente contemporanea e viene discussa con riferimenti ad altre tradizioni filosofiche, specialmente la filosofia francese, in particolare quella di Luce Irigaray e Gilles Deleuze.

Questo volume è dedicato a tutte le amiche e gli amici dei gruppi dialogici di cui ho fatto parte in questi anni. Li ringrazio per avermi permesso di sperimentare la realizzabilità e la generatività di una conoscenza in prima persona plurale. Possano anche i lettori godere della forza trasformatrice del dialogo.

L. C.

Pardubice, 29 gennaio 2022

1 Vedasi a questo proposito quanto ho sostenuto in Filosofia delle relazioni, il melangolo, Genova 2019, scritto a quattro mani con Giacomo Pezzano.


Indice del volume

Introduzione

Dialogare in prima persona plurale

I. La rilevanza etico-politica della dialogica socratica

Capitolo 1 : Socrate: il dialogo come farmaco

Introduzione

Commento

Invito alle pratiche filosofiche: l’Imitatio Socratis

Capitolo 2 : Platone: la ricerca della verità nel dialogo

Introduzione

Commento

Invito alle pratiche filosofiche: il dialogo socratico

Capitolo 3 : Il potere della parola in Socrate e i rapsodi e l’invenzione platonica della performance filosofica

Introduzione

Socrate e i rapsodi: la performance

Ispirazione improvvisa versus conoscenza stabile

Dynamis magnetica versus trasferibilità della conoscenza

Interpreti e strateghi

Conclusione

Capitolo 4 : La contemporaneità del dialogo socratico antico. Il ruolo delle emozioni

Introduzione

L’interpretazione maieutica

Emozioni e retorica

Le emozioni: una via di contatto con il pubblico

Il caso della vergogna: la purificazione elenctica

Le emozioni e la concezione dell’anima platonica

Il dialogo socratico integrale

Conclusione. Verso un’affettività condivisa

Capitolo 5 : Promuovere la fiducia nell’umanità durante il massacro. La resistenza dialogica di Minna Specht

Introduzione

L’etica della cura nell’esperienza politica di Minna Specht

Il genocidio: prevenzioni e risposte

La forza dell’evento: vulnerabilità e resistenza

La cura del nostro mondo: il ruolo delle emozioni

Conclusione: dialogo e diritti umani

II. La dialettica della trasformazione

Capitolo 6 : «Da cacciator divenne preda». La trasfigurazione delsoggetto conoscente, tra ricerca appassionata e coglimento estatico, nel lignaggio platonico

Introduzione

La trasfigurazione

La via della conoscenza e il fuoco della visione

Il rilucere della bellezza e la divina follia

La dimensione maschile e femminile della ricerca

Il cammino della trasfigurazione

Conclusione

Capitolo 7 : La legge dell’armonia nella composizione degli elementi. Tra immanenza e trascendenza. Platone interprete di Eraclito

Introduzione

Krasis e Armonia

Trascendenza della legge e presenza dell’invisibile

Il soggetto della tecnica

Conclusione

Capitolo 8 : Il negativo è insieme anche positivo. La trasfigurazione della negazione tra immediatezza e mediazione

Introduzione

Il laboratorio platonico della negazione

Heidegger: negazione e apparire

In che modo la negazione fa apparire?

Hegel: la mediatezza dialettica

La trasfigurazione tra mediazione e immediatezza

La natura trasfigurante dell’apparire

e la temporalità come suo carattere costitutivo

La relazione nella negazione

Pragmatica ed elenchos del negativo

Conclusione

Capitolo 9 : Comporre armonie. La cura delle relazioni nelle pratiche filosofiche integrali

Introduzione

La promozione della relazionalità. Perché?

Medicina ed armonia. Alcune suggestioni platoniche

Il giusto equilibrio tra vicinanza e distanza

Come promuovere la relazionalità?

Il medico filosofo

Capitolo 10 : Intreccio continuo

Introduzione

Intreccio esteso e pura differenza

La via metafisica

La via etico-politica

La via mistico-spirituale

Conclusione: la via della pura differenza

III. In prima persona

Capitolo 11 : Nous e Phren. Conoscenza intellettuale, razionalità discorsiva e saggezza erotica in Socrate e Platone

Introduzione

Phronesis e nous

La modalità conoscitiva della phronesis socratica

La ricerca della definizione e la visione dell’aporia

In ascolto del phren

Phren e daimonion

La modalità conoscitiva del nous platonico

Dialettica e noein

Nous e eros

Eros e trasparenza

Conclusione

Capitolo 12 : Amore per il sapere. Le emozioni epistemiche e ilvalore della verità

Introduzione

Le emozioni epistemiche

Ma cosa significa riconoscere all’emozione

un carattere epistemico?

Emozioni, virtù e conoscenza

Divenire filosofo

L’etica della conoscenza

Conclusione: per una cura epistemica

Capitolo 13 : La vita politica e la vita contemplativa nella concezione aristotelica della felicità

Introduzione

La felicità, la forma di vita e l’attività specifica

Le due forme di vita principali

La felicità come azione virtuosa

La politica come attuazione della contemplazione

Vita contemplativa e vita politica:

due forme inconciliabili nella stessa persona?

La politica «buona»

Capitolo 14 : La maturità intellettuale come ἀκμὴ

Introduzione

La παιδεία tradizionale e il modello educativo platonico

La pluralità dei culmini e lo sviluppo delle virtù

La maturità come virtù

Conclusione

IV. Liberi dal dualismo

Capitolo 15 : Filosofia della differenza

Il pensiero della differenza sessuale

Il magistero femminile

Il dualismo oggettivante

Differenza e pluralismo

Capitolo 16 : Il dualismo strutturale e la natura-cultura, della violenza contro le donne. Una lettura filosofica del preambolo alla Convenzione di Istanbul

Introduzione

Definizione di violenza contro le donne

La violenza strutturale

Il dualismo è il fondamento

della violenza strutturale contro le donne

L’inglobamento come violenza simbolica

Uguaglianza, parità e differenza nella Convenzione di Istanbul

Alcune prospettive a mo’ di conclusione

Capitolo 17 : La violenza originaria. Il dualismo uomo-natura come radice della tortura sugli animali

Introduzione

Il dualismo e la violenza originaria

La tortura sugli animali come violenza strutturale

Il valore intrinseco della natura e il riconoscimento di principio dell’animale

La relazione uomo e animale all’interno del paradigma della differenza

Capitolo 18 : La vulnerabilità dell’impossibile

Resistenza e aspirazione

Nell’impossibile: sporgenze per la trasformazione

La resistenza appassionata

Conclusione

Bibliografia

Indice dei nomi


Laura Candiotto è Professore Associato in Filosofia Teoretica presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Pardubice, Repubblica Ceca, dove contribuisce alle attività di ricerca del Centro di Etica con un progetto sul ruolo delle emozioni nella responsabilità epistemica. Precedentemente ha svolto attività di ricerca presso l’Università di Edimburgo (Marie Curie Individual Fellowship), la Libera Università di Berlino (Fondazione Alexander von Humboldt), l’Università d’Aix-Marseille (Centro di Studi Avanzati Iméra) e l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Fa parte anche dell’Accademia Intercontinentale sull’Intelligenza Artificiale (ICA4) di UBIAS ed è docente di Etica dell’Intelligenza Artificiale presso il Master “IA, Mente e Impresa” dell’Università di Brescia.

Studiosa di Platone ed esperta di filosofia delle emozioni ha pubblicato Le vie della confutazione. I dialoghi socratici di Platone (2012) e Filosofia delle relazioni (2019, con G. Pezzano). Ha curato Senza dualismo. Nuovi percorsi nella filosofia di Platone (2015) e Filosofia delle emozioni (2020, con I. Adinolfi). Con Luigi Vero Tarca ha curato diversi volumi dedicati alle pratiche filosofiche, tra i quali Primum Philosophari. Verità di tutti i tempi per la vita di tutti i giorni (2013) e Le radici della scelta (2015). Ha un’ampia produzione in lingua inglese, tra cui i volumi The Value of Emotions for Knowledge (2019) ed Emotions in Plato (2020, con O. Renaut), ma anche francese, spagnola e portoghese. Alcuni dei suoi contributi sono disponibili online in academia.edu e www.emotionsfirst.org.


Un tuffo …

 

… tra alcuni dei  libri di Laura Candiotto …


Essere in relazione. Verso l’unità di sensibile e intellegibile, di teoria e di pratica, Alpinia, 2007

Presentazione di due saggi: comparazione, dal punto di vista teoretico, della struttura dell’identità nel pensiero di Platone e di Emanuele Severino; possibili sinergie tra la Philosophy for Children e il Teatro dell’Oppresso. Entrambi i saggi presentano tematiche caratterizzati da un fondamento comune ovvero la relazionalità del reale e, soprattutto, la relazionalità tra piano intelligibile e piano sensibile, seguendo il lessico platonico; entrambi sono caratterizzati dalla convinzione della necessità di tenere in stretto dialogo reciproco il piano teoretico e quello pratico.


Vie della confutazione. I dialoghi socratici di Platone, Mimesis, 2012


Primum philosophari. Verità di tutti tempi per la vita di tutti i giorni, con Luigi Tarca, Mimesis, 2013

Il volume presenta una selezione di brani antologici, con relativi commenti, che possono esser d’ispirazione per le pratiche filosofiche contemporanee. Si passa da filosofi classici antichi (Socrate e Platone), a pensatori contemporanei (Bateson e Foucault), da mistici orientali (Krishnamurti) a santi occidentali (Francesco), da temi classici della filosofia (Severino) alla questione del pensiero delle donne (Irigaray) e così via. Il lettore potrà così, grazie alla panoramica proposta, scegliere di praticare e di approfondire le vie che sente più vicine alla propria esperienza e di mettersi in discussione grazie al riconoscimento di una prospettiva differente. “Primum philosophari” è quindi un esercizio di ascolto, di pensiero critico e di pratica filosofica. Il classico adagio per il quale “primum vivere, deinde philosophari” è qui rovesciato per esprimere nel titolo un invito a individuare nella filosofia una pratica per la vita quotidiana. Il pensiero, e in particolare quello filosofico, se autenticamente compreso, appartiene infatti alla dimensione di ciò che è primo all’interno dell’esperienza della vita vissuta nella sua pienezza.


Comunicare in medicina. L’arte della relazione, con Luigi Vero Tarce, Mimesis, 2014

La deumanizzazione in medicina, che regola le relazioni tra i medici, i pazienti e i familiari secondo i bisogni dell’apparato sanitario, spesso in contrasto con quelli degli umani, e la medicina difensiva, che crea un clima di sospetto reciproco tra il medico e il paziente, minano alle fondamenta ogni possibilità di costruire relazioni efficaci. Il volume ha l’ambizione di raccogliere riflessioni teoriche e prospettive pratiche che siano in grado di rispondere a tali problematiche sempre più urgenti, riconoscendo il valore centrale della comunicazione. La filosofia si configura quindi, nel suo connubio con la medicina, come un’arte della relazione. “Prendersi cura di chi cura” è quindi il motto che accompagna le pratiche filosofiche per la medicina.


Le radici della scelta. La vocazione per la professione medica, con Luigi Vero Tarca, Prefazione di Maurizio Scassola, Mimesis, 2015

Il problema che qui viene affrontato è quello relativo alla scelta professionale del medico che è indissolubilmente legata alla sua vocazione. La filosofIa va a toccare proprio le radici di tale vocazione, le quali si rivelano – forse un po’ sorprendentemente, ma non casualmente – vicine alle proprie. La vocazione comune è quella di aiutare gli umani a vivere bene; la scelta professionale è ciò che conferisce capacità operativa alla realizzazione di questo scopo. I contributi che compaiono in questo libro vogliono quindi fornire un aiuto alla migliore comprensione del rapporto tra la scelta professionale e la vocazione di fondo in campo medico. La prima sezione (Vocazione e professione) getta uno sguardo di carattere generale sulla vocazione riconducendola alle sue radici esistenziali e antropologiche, e il pensiero fi losofi co viene applicato ai fenomeni storici e istituzionali che investono oggi il mondo medico. La seconda sezione (Cura di sé e cura di noi) propone alcune possibili risposte fi losofi che alla domanda su come affrontare concretamente problemi così complessi. Il volume porta al centro dell’attenzione alcune testimonianze, narrate in prima persona dai medici, nelle quali vocazione e professione si intrecciano in maniera indissolubile. La vita reale è quindi il fil rouge che compone tra loro le diverse esperienze.

Laura Candiotto, Phd, è assegnista di ricerca in Filosofia teoretica presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia con un progetto sulla nozione di relazione. Vincitrice della borsa di ricerca Marie Curie IF 2014 per la realizzazione del progetto Emotions First presso l’Università di Edimburgo (UK).È Autrice di Le vie della confutazione. I dialoghi socratici di Platone (2012), curatrice con Luigi Vero Tarca di Primum Philosophari. Verità di tutti i tempi per la vita di tutti i giorni (2013) e di Comunicare in medicina. L’arte della relazione (2014).

Luigi Vero Tarca, già professore ordinario di Filosofia teoretica presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Allievo di Emanuele Severino, ha elaborato una originale prospettiva filosofica che ha implicazioni anche nel campo delle pratiche filosofiche. Tra le sue opere ricordiamo: Differenza e negazione. Per una filosofia positiva (2001); La filosofia come stile di vita. Introduzione alle pratiche filosofiche (2003; scritto con R. Màdera); A lezione da Wittgenstein e Derrida. Ovvero come diventa reale un dialogo impossibile (Milano-Udine 2012 scritto con I. Cannonieri). Hanno partecipato al volume come autori: Marco Ballico, Massimiliano Cabella, Laura Candiotto, Giuseppe Dal Ben, Christian Doni, Franco Fabbro, Elisabetta Favaretto, Chiara Fornasiero, Mario Galzigna, Ornella Mancin, Leonardo Marcato, Bruna Marchetti, Tiziana Mattiazzi, Gian Luigi Paltrinieri, Sara Patuzzo, Mattia Pontarollo, Annalisa Rossi, Maurizio Scassola, Luigi Vero Tarca, Fabrizio Turoldo, Roberto Valle.


Senza dualismo. Nuovi percorsi nella filosofia di Platone, Mimesis, 2015

Il volume intende rilanciare la discussione in merito al cosiddetto “dualismo platonico”, vero luogo comune dell’interpretazione del pensiero di Platone e vero luogo del pensiero che interroga e mette in questione l’intera esperienza della filosofia. Importanti specialisti del pensiero platonico e pensatori contemporanei esplorano nuovi percorsi nella filosofia di Platone che evidenziano, ognuno nella sua specificità, un modo nuovo per intendere la “dualità” , la partecipazione tra idee e sensibili, la relazione di anima e corpo e la finalità della conoscenza filosofica. È di vitale importanza riuscire a pensare un oltrepassamento della concezione dualista che non si riduca a un monismo indifferenziato o a un immanentismo della presenza che nega ogni forma di trascendenza: lo sforzo è cioè quello di pensare la dualità senza dualismo. Prefazione di Giovanni Casertano.


Home-made violence, con Sara De Vido, Mimesis, 2016

l titolo richiama provocatoriamente la creazione domestica della violenza. Qualcosa che è “home-made” di solito è genuino, sano, semplice e acquista una connotazione positiva proprio perché “fatto in casa”. Nel nostro caso, invece, ciò che è fatto in casa è tutt’altro che positivo, è infatti la violenza domestica, un fenomeno complesso, che appartiene al mondo del privato e che si origina nelle relazioni – o ex relazioni – di coppia. Un fenomeno che era destinato a rimanere oscuro, se non fosse che lo sviluppo del diritto internazionale ha consentito di superare il “public/private” divide che impediva di identificare dei precisi obblighi in capo agli Stati con riguardo alla prevenzione e alla lotta alla violenza domestica. I contributi che qui vengono presentati, frutto del lavoro di studiose e studiosi di cinque nazionalità diverse (Florence Benoît-Rohmer, Bruna Bianchi, Maria Ida Biggi, Laura Candiotto, Alisa Del Re, Sara De Vido, Edlira Grabova, Bonita Meyersfeld, Manfred Novak, Ivana Padoan, Ines Testoni) ruotano attorno alla Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa entrata in vigore il 1 agosto 2014 e attraversano diverse discipline: dalla storia al diritto, dalla filosofia alla scienza dell’educazione, dalla psicologia al teatro.


l diritto alla filosofia. Quale filosofia per il terzo millennio?, con Francesca Gambetti, Diogene multimedia, 2016

Il volume riprende i temi di un fortunato libro dallo stesso titolo di Jacques Derrida e raccoglie saggi di numerosi autori, provenienti tanto dal mondo accademico quanto da quello delle pratiche filosofiche. D’altra parte, se c’è un diritto alla filosofia, o è per tutti o non è, e per tutti vuol dire anche per i cittadini non filosofi e persino per i bambini con la philosophy for children. Una filosofia per la cittadinanza, dunque. Ma quale filosofia? Per rispondere a questa domanda è nato questo libro, che apre una nuova collana della casa editrice Diogene Multimedia, di livello accademico ma rivolta anche alle professioni filosofiche all’esterno dell’accademia.



Socrate a L’agora. Que Peut La Parole Philosophique?, con Dries Boele et al., Vrin, 2017

Les années 80 ont vu émerger un art de philosopher, plus soucieux de pratique de vie que de construction spéculative. Ce regain d’intérêt pour la philosophie pratique, et notamment pour la discussion et la délibération philosophiques, renouant avec le dialegesthai socratique, conduit à une réflexion fondamentale sur la fonction de la parole philosophique, une parole qui est aujourd’hui amenée à se produire en des lieux nouveaux et sur des questions qui sont d’abord de nature éthique et politique.
Le présent collectif, issu d’un colloque qui s’est tenu à Aix-en-Provence, recueille diverses contributions qui toutes s’interrogent sur ce « renouveau » et s’efforcent d’en apprécier le sens et l’ambition, en le rapportant à la figure exemplaire de Socrate philosophant sur l’agora. Cette rencontre d’une philosophie de nature académique et d’une pratique philosophique ouverte à chacun contribue à une meilleure compréhension des « dialogues socratiques » et à une meilleure intelligence du temps présent.


È tutto vero! Saggi e testimonianze in onore di Luigi Vero Tarca, con Francesco Berto, Mimesis, 2018

Dalla discussione dell’onnialetismo – la tesi filosofica secondo la quale ogni proposizione è vera – all’analisi della trappola del negativo – per cui il positivo è identificato con il negativo del negativo -, dalla testimonianza della filosofia come stile di vita all’approfondimento della nozione di pura differenza, il volume raccoglie trenta contributi di allievi e colleghi di Luigi Vero Tarca che si confrontano con la sua prospettiva filosofica.


Il genocidio. Declinazioni e risposte di inizio secolo, Giappichelli, 2018

l genocidio. Declinazioni e risposte di inizio millennio, a cura di Lauso Zagato e Laura Candiotto, sviluppa i contributi anticipati dal Convegno svoltosi sul tema a Ca’ Foscari, Venezia, nel febbraio 2014. Non diversamente dall’evento che lo ha preceduto, il volume presenta uno spiccato tratto interdisciplinare, all’insegna di un dialogo prevalente tra giuristi e filosofi, ma arricchito dall’apporto importante di altre discipline: politologiche e storiche, con attenzione al dialogo interreligioso e alla psicologia del conflitti. Un quarto dei contributi, si noti, è in lingua inglese. Scandito da una suddivisione in parti – nozione, prevenzione, risposta – il volume Il genocidio. Declinazioni e risposte di inizio millennio rappresenta uno strumento di lavoro utile nel suo rigore a docenti e studenti (e non solo universitari), ma prezioso pure – con la sua articolazione estesa ed approfondita ad un tempo – ad associazioni e imprese, funzionari pubblici, operatori attivi nel campo dei diritti umani in genere, specie ove si trovino a confrontarsi con gross violations di tali diritti.


Filosofia delle emozioni, con Isabella Adinolfi, Il Nuovo Melangolo, 2019

L’orizzonte valoriale dischiuso dalla conoscenza affettiva è un importante ambito di ricerca per l’epistemologia, l’etica, la politica e la teologia. Le emozioni contribuiscono alla definizione del valore dell’oggetto al quale si riferiscono ed esprimono l’orizzonte dí significato all’interno del quale il soggetto che sente, pensa e agisce costituisce la propria identità in relazione con il mondo. Le emozioni svolgono un ruolo centrale nella creazione di giudizi di valore e hanno la capacità di attivare processi motivazionali, in quanto sono inserite in una costellazione di funzioni conoscitive, dall’immaginazione all’aspirazione, dal sentire corporeo alla deliberazione.


Filosofia delle relazioni, con Giacomo Pezzano, Il Nuovo Melangolo, 2019

Siamo abituati a vedere intorno a noi oggetti, la cui esistenza sembra la cosa da dare più per assodata. Eppure, le nostre vite sono sempre più immerse in reti di interazioni: che cosa accadrebbe allora, se cominciassimo ad accorgerci che siamo invece innanzitutto circondati da relazioni e processi, prima che da cose e oggetti? È possibile cominciare a guardare al mondo come se fosse percorso da rapporti e trasformazioni? Filosofia delle relazioni offre degli strumenti linguistici e concettuali per comprendere la natura e il funzionamento delle relazioni, elaborando una prospettiva in grado tanto di tenere conto di alcune sollecitazioni provenienti dalla scienza contemporanea, quanto di rendere conto di alcuni aspetti che fanno parte della nostra esperienza, anche se spesso in maniera inavvertita.


The Value of Emotions for Knowledge, palagrave macmillan, 2019

This innovative new volume analyses the role of emotions in knowledge acquisition. It focuses on the field of philosophy of emotions at the exciting intersection between epistemology and philosophy of mind and cognitive science to bring us an in-depth analysis of the epistemological value of emotions in reasoning.

With twelve chapters by leading and up-and-coming academics, this edited collection shows that emotions do count for our epistemic enterprise. Against scepticism about the possible positive role emotions play in knowledge, the authors highlight the how and the why of this potential, lucidly exploring the key aspects of the functionality of emotions. This is explored in relation to: specific kinds of knowledge such as self-understanding, group-knowledge and wisdom; specific functions played by certain emotions in these cases, such as disorientation in enquiry and contempt in practical reason; the affective experience of the epistemic subjects and communities.


Emotions in Plato, con Olivier Renaut, Brill Academic Pub, 2020

“Emotions (patháe) such as anger, fear, shame, and envy have long been underestimated in Plato’s philosophy. The aim of Emotions in Plato is to provide a consistent account of the role of emotions in Plato’s psychology, epistemology, ethics and politicaltheory. The volume focuses on three main issues: taxonomy of emotions, their epistemic status, and their relevance for the ethical and political theory and practice. This volume, which is the first edited volume entirely dedicated to emotions in Plato’s philosophy, shows how Plato, in many aspects, was positively interested in these affective states in order to support the rule of reason”—



Altre pubblicazioni in rete

https://fu-berlin.academia.edu/LauraCandiotto


Intervista a Laura Candiotto

“L’identità nella relazione. Forme dell’agire in Platone”, video realizzato in occasione del seminario 6.9  BIDIEFFE (a cura di Pietro Barbetta). www.bidieffe.net
“I dialoghi socratici di Platone” intervista a Laura Candiotto a cura di Marco Simionato.
“Il dialogo filosofico integrale”, intervista a Laura Candiotto a cura di Ran Lahav. http://www.philopractice.org/it

M. Ludovico Dolce, Dialogo nel quale si ragiona del modo di accrescere e conservar memoria, Venezia 1562.
M. Ludovico Dolce, Dialogo nel quale si ragiona del modo di accrescere e conservar memoria, Venezia 1562.

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  • 407. Laura Candiotto, Il dialogo che trasforma. Per una filosofia appassionata che dischiuda comuni orizzonti di libertà
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272 ISBN 197 ISBN 190 ISBN 213 Isbn

La lettura nell'arte

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