Eugène Minkowski (1885-1972) – Vivo, nella speranza, un avvenire più lontano, più ampio, pieno di promesse. E la ricchezza dell’avvenire si apre adesso dinanzi a me. Nella speranza intuisco tutto quanto può esserci al mondo al di là del contatto immediato stabilito dall’attesa tra il divenire e l’io.
«Quando spero, vedo l’avvenire venire verso di me. La speranza va piu lontano nell’avvenire dell’attesa. lo non spero nulla né per l’istante presente né per quello che immediatamente gli subentra, ma per l’avvenire che si dispiega dietro. Liberato dalla norma dell’avvenire immediato, io vivo, nella speranza, un avvenire piu lontano, piu ampio, pieno di promesse. E la ricchezza dell’avvenire si apre adesso dinanzi a me. […] Ma la speranza va “piu lontano” anche in un altro senso: la speranza allontana da noi il contatto immediato del divenire-ambiente, sopprime la morsa dell’attesa e mi consente di guardare liberamente lontano nello spazio vissuto che si apre adesso davanti a me. Nella speranza intuisco tutto quanto può esserci al mondo al di là del contatto immediato stabilito dall’attesa tra il divenire e l’io».
Eugène Minkowski, Il tempo vissuto: fenomenologia e psicopatologia, Einaudi, Torino 2004.