Konstantin S. Stanislavskij (1863-1938) – Chi, durante uno spettacolo, non “recita”, non forza ma agisce veramente in modo produttivo e si mantiene in una costante atmosfera di vita, di verità, di convinzione, di “io sono”, costui vive sulla scena il “vero”.
![Stanislavskij Konstantin 01](http://blog.petiteplaisance.it/wp-content/uploads/2020/07/Stanislavskij-Konstantin-01--860x280.jpg)
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«Chi, durante uno spettacolo, non “recita”, non forza ma agisce veramente in modo produttivo, coerente e senza interruzioni; chi riesce in scena a stabilire dei contatti solo col suo compagno e non con il pubblico; chi non evade mai dalla parte e dalla commedia e si mantiene in una costante atmosfera di vita, di verità, di convinzione, di “io sono”, costui vive sulla scena il “vero”».
Konstantin S. Stanislavskij, Il lavoro dell’attore, trad. it. Laterza, Roma-Bari 19682, p. 176.
![M. Ludovico Dolce, Dialogo nel quale si ragiona del modo di accrescere e conservar memoria, Venezia 1562.](http://blog.petiteplaisance.it/wp-content/uploads/2019/12/M.-Ludovico-Dolce-Dialogo-nel-quale-si-ragiona-del-modo-di-accrescere-e-conservar-memoria-Venezia-1562.-12.gif)