Éric Sadin – Esiste una forma di messa al bando dell’essenza di noi stessi. Operazioni automatizzate si sostituiscono al contatto umano, all’azione condotta in comune, comportando l’abolizione progressiva delle relazioni interpersonali, dell’accordo, del disaccordo, del conflitto, persino dell’amicizia.
«Anche nell’eliminazione di certe dimensioni inerenti alla socialità esiste una forma di messa al bando dell’essenza di noi stessi. Le operazioni automatizzate si sostituiscono al contatto umano, all’azione condotta in comune, comportando l’abolizione progressiva dello scambio, delle relazioni interpersonali e, conseguentemente, dell’accordo, del disaccordo, del conflitto, della negoziazione, persino dell’amicizia, insomma, della socialità fondata sulla somma di tutte le soggettività che ci costringe a fare opera di comunità e di fare appello alla nostra intelligenza condivisa. Quella che è in gioco è la marginalizzazione della parola, dei legami indotti dal linguaggio e, più in generale, della necessaria contemplazione di quell’alterità che ispira molte delle nostre azioni. La nostra pluralità viene negata a favore di un mondo dove tutto riveste un valore utilitaristico e dove anche noi finiremo per essere ridotti a questa equazione».
Éric Sadin, Critica della ragion artificiale. Una difesa dell’umanità, Luiss University Press, Roma 2019, p. 108.