Agostino d’Ippona – Passavano nella mia mente forme sgradevoli … supposi che quel passaggio stesso da una forma all’altra avvenisse attraverso qualcosa di informe, non un nulla assoluto. Ma io desideravo “sapere”, non “supporre”.
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
«Chi non spera quello che non sembra sperabile non potrà scoprirne la realtà, poiché lo avrà fatto diventare, con il suo non sperarlo, qualcosa che non può essere trovato e a cui non porta nessuna strada». Eraclito