Simone Weil (1909-1943) – Il radicamento è forse il bisogno più importante e più misconosciuto dell’anima umana.

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Simone Weil, L’enracinement. Prélude à une déclaration des devoirs envers l’être humain, prima ed. originale Gallimard 1949 (prima tr. it. di Franco Fortini, La prima radice, Edizioni di Comunità, 1954)

Il testo è presente anche in rete:

Simone Weil, LA PRIMA RADICE. Preludio ad una dichiarazione dei doveri verso l’essere umano. SE, Milano 1990.

 

«La colonizzazione ha la stessa legittimità dell’analoga pretesa di Hitler sull’Europa centrale […] la natura dell’hitlerismo consiste proprio nell’applicazione, da parte della Germania, dei metodi della conquista e della dominazione coloniali al continente europeo, e più in generale ai paesi di razza bianca. […] il male che la Germania avrebbe potuto far subire all’Europa […] è lo stesso male compiuto dalla colonizzazione, lo sradicamento [déracinement]».

«Non è possibile soddisfare l’esigenza di verità di un popolo se a tal fine non si riesce a trovare uomini che amino la verità. Il radicamento è forse il bisogno più importante e più misconosciuto dell’anima umana. È tra i più difficili da definire. Mediante la sua partecipazione reale, attiva e naturale all’esistenza di una collettività che conservi vivi certi tesori del passato e certi presentimenti del futuro, l’essere umano ha una radice. […] Ad ogni essere umano occorrono radici multiple. […] Si ha sradicamento ogniqualvolta si abbia conquista militare […]. Persino senza conquista militare, il potere del danaro e la dominazione economica possono imporre una influenza straniera al punto da provocare la malattia dello sradicamento. Infine le relazioni sociali all’interno di uno stesso paese possono essere pericolosissimi fattori di sradicamento. Nei nostri paesi, ai giorni nostri, oltre alla conquista, ci sono due veleni che propagano questa malattia. Uno è il danaro. Il danaro distrugge le radici ovunque penetra, sostituendo ad ogni altro movente il desiderio di guadagno. Vince facilmente tutti gli altri moventi perché richiede uno sforzo di attenzione molto meno grande. Nessun’altra cosa è chiara e semplice come una cifra. […] Un secondo fattore di sradicamento è l’istruzione quale è concepita al giorno d’oggi. […] La Grecia è stata dimenticata. Col risultato di una cultura che si è sviluppata in un ambiente molto ristretto, separato dal mondo, in un’atmosfera limitata; una cultura orientata notevolmente verso la tecnica e influenzata da essa, assai tinta di pragmatismo, resa frammentaria dalla specializzazione […].
E poi il desiderio di imparare, il desiderio di verità, è divenuto rarissimo. Il prestigio della cultura si è fatto quasi esclusivamente sociale, tanto per il contadino che sogna di avere un figlio maestro o per il maestro che sogna di avere un figlio universitario, quanto per la gente degli ambienti moderni che adula gli scienziati e gli scrittori di fama».

Simone Weil, L’enracinement. Prélude à une déclaration des devoirs envers l’être humain, prima ed. originale Gallimard 1949 (prima tr. it. di Franco Fortini, La prima radice, Edizioni di Comunità, 1954).

 

Simone Weil (1909-1943) – Silenzi che educano l’intelligenza
Simone Weil, «Oppressione e libertà», Orthotes Editrice, 2015
Simone Weill (1909-1943) – Trovare uomini che amino la verità
Simone Weil (1909-1943) – Il desiderio di luce produce luce: un tesoro che nulla al mondo ci può sottrarre.
Simone Weil (1909-1943) – Un regime inumano, lungi dal forgiare esseri capaci di edificare una società umana, modella a sua immagine tutti coloro che gli sono sottomessi.
Simone Weil (1909-1943) – Dove il pensiero non ha posto, non ne hanno né la giustizia né la prudenza. Le nostre idee di limite, di misura, di equilibrio, che dovrebbero determinare la condotta di vita, ormai hanno solo un impiego servile nella tecnica. Noi siamo geometri soltanto davanti alla materia. I Greci furono geometri innanzitutto nell’apprendimento della virtù.
Simone Weil (1909-1943) – L’amicizia non ammette di essere disgiunta dalla realtà, non più che il bello. È puro quel che è sottratto alla forza.
Simone Weil (1909-1943) – La nozione di valore è al centro della filosofia.
Simone Weil (1909-1943) – Il bello consiste in una disposizione provvidenziale grazie alla quale la verità e la giustizia, non ancora riconosciute, richiamano in silenzio la nostra attenzione. La bellezza del mondo non è distinta dalla realtà del mondo.
Simone Weil, La prima radice. Una recensione di Elisa Radaelli