Simone Weil (1909-1943) – L’oggetto dell’obbligo, nel campo delle cose umane, è sempre l’essere umano in quanto tale. C’è obbligo verso ogni essere umano, per il solo fatto che è un essere umano. La coscienza umana, su questo punto, non è mutata mai.
L’oggetto dell’obbligo, nel campo delle cose umane, è sempre l’essere umano in quanto tale. C’è obbligo verso ogni essere umano, per il solo fatto che è un essere umano, senza che alcun’altra condizione abbia a intervenire; e persino quando non gli si riconoscesse alcun diritto. […] Il progresso si misura su di esso. […]
La coscienza umana, su questo punto, non è mutata mai. Migliaia di anni fa, gli egiziani pensavano che un’anima non potesse giustificarsi dopo la morte se non poteva dire: «Non ho fatto patire la fame a nessuno». […] Nessuno, cui la domanda venga posta in termini generali, penserà che sia innocente chi, avendo cibo in abbondanza e trovando sulla soglia della propria casa un essere umano mezzo morto di fame, se ne vada senza dargli aiuto».
Simone Weil, La prima radice. Preludio a una dichiarazione dei doveri dell’uomo, Edizioni di comunità, Roma-Ivrea 2017, pp. 11-12.