Vincent Van Gogh (1853-1890) – Ho una passione irresistibile per i libri e sento continuamente il bisogno di istruirmi, così come ho bisogno di mangiare il pane. Se non studio, se non cerco più, allora sono perduto
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«Ho una passione pressoché irresistibile per i libri e sento continuamente il bisogno di istruirmi, così come ho bisogno di mangiare il pane. […] Se non studio, se non cerco più, allora sono perduto. […] Tutto è cambiato per me e ora sono in cammino e la mia matita è diventata un poco più docile e sembra diventarlo ogni giorno di più […]. Zola e Balzac, come pittori di una società, di una realtà nel suo insieme, suscitano in chi li ama rare emozioni artistiche, per il fatto che abbracciano tutta l’epoca che dipingono. Quando Delacroix dipinge l’umanità, la vita in generale al posto di un’epoca, appartiene nondimeno alla stessa famiglia di geni universali. [,,,] Ho anche dipinto una lettrice di romanzi. Folti capelli nerissimi, una blusa verde, le maniche color vinaccia, la gonna nera, lo sfondo tutto giallo, gli scaffali della biblioteca con dei libri. Ha in mano un libro giallo».
Vincent Van Gogh, in Mariella Guzzoni, I libri di Vincent. Van Gogh e gli scrittori che lo hanno ispirato, Johan & Levi, Monza 2020.
Vincent Van Gogh (1853-1890) – Quando c’è convenzionalismo, c’è sempre la sfiducia e la sfiducia dà sempre luogo a ogni sorta di intrighi
Vincent Van Gogh (1853-1890) – Ho un grande fuoco nell’anima … qualcuno verrà a sedersi davanti a questo fuoco, e magari vi si fermerà
Vincent Van Gogh (1853-1890) – Preferisco la malinconia che aspira e che cerca
Vincent van Gogh (1853-1890) – La maggior parte della gente trova “troppo poca bellezza”. Continua sempre a camminare e ad amare la natura.
Vincent Van Gogh (1853-1890) – Le opinioni non possono rendere più vera la verità.
Vincent Van Gogh (1853-1890) – Se un’opera d’arte non comunica con individuale originalità i sentimenti dell’artista, se li esprime in modo incomprensibile, oppure se non nasce da un’esigenza interiore dell’autore, non è un’opera d’arte.
