Esiodo (VIII-VII sec. a.c.) – Il dono è bello. L’uomo che dona spontaneamente – anche quello che fa un grande dono – gioisce del dono e si rallegra nell’animo suo.
![Esiodo e il dono](http://blog.petiteplaisance.it/wp-content/uploads/2020/05/Esiodo-e-il-dono-860x280.jpg)
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«Invita chi ti vuol bene alla tua mensa … Non procacciarti cattivi guadagni; i cattivi guadagni sono simini alle sventure. Ama chi t’ama e frequenta chi ti frequenta. E dona a chi dona, e non dare a chi non dà. Uno è solito dare a chi dona, ma nessuno dà a chi non dona.
Il dono è bello, la rapina è cattiva, foriera di morte; difatti l’uomo che dona spontaneamente – anche quello che fa un grande dono –, gioisce del dono e si rallegra nell’animo suo; invece chi ubbidendo alla impudenza si prende qualcosa, per quanto sia poco, a costui si raggela il cuore!».
Esiodo, Opere e giorni, vv. 342, 352-360, in Esiodo, Opere, a cura di Aristide Colonna, UTET, Torino 1983, pp. 269-271
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![M. Ludovico Dolce, Dialogo nel quale si ragiona del modo di accrescere e conservar memoria, Venezia 1562.](http://blog.petiteplaisance.it/wp-content/uploads/2019/12/M.-Ludovico-Dolce-Dialogo-nel-quale-si-ragiona-del-modo-di-accrescere-e-conservar-memoria-Venezia-1562.-12.gif)