Chiara Guarducci, «La neve in cambio» [Lucifero, La Carogna, Camera ardente].

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Chiara Guarducci, La neve in cambio

Fenditura nella neve di Sandra Nistri

[Lucifero, La Carogna, Camera ardente].

ISBN 88-87296-89-8, 2001, pp. 80, formato 110×170 mm., Euro  5,16 – Collana di teatro, “Antigone” [5].
In copertina: Fenditura nella neve. Foto di Sandra Nistri.

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Chiara Guarducci vive a Firenze . Il suo rapporto con la parola è prima di tutto poetico ed è, infatti, dalla poesia e nella poesia che arriva al teatro. Suoi versi sono apparsi sulla rivista “Plurale” (1994) e la pubblicazione della sua opera prima, Fino a dimenticare (Firenze, Gazebo, 1999) è avvenuta in coincidenza con la messa in scena della sua prima pièce teatrale, Lucifero, nell’ambito della “Rassegna dei giovani autori” organizzata nel marzo del 1999 dal Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino.
Attraverso la scelta di figure estreme nella loro funzione simbolica come l’Angelo caduto, oggetto di proiezioni e di ostracismi, totem e tabù della cultura occidentale, l’Autrice esplora le potenzialità visive e sonore della parola, affidando il testo ad una voce sola, inchiodata e persa al centro della gabbia teatrale.

La carogna, presentata al pubblico nell’aprile 2000, prosegue questa ricerca intorno ai simboli, guardandoli dalla parte dei luoghi comuni, delle “frasi fatte” e reiterate in cui quotidianamente precipita l’esperienza dell’amore e dell’abbandono. La carne narrante è quella della carogna, il resto vivissimo di una festa tradita, la piaga che rimane aperta alla fine di una storia, abbondante, generosa solitudine dannata a ripercorrere la giostra dei suoi stessi segni con sarcasmo ed incanto.

Conclude questa “trilogia” Camera ardente, andata in scena nel febbraio 2001 ed interpretata da Silvia Guidi, attrice cui la Guarducci si sente legata dalla medesima urgenza artistica: scrivere i lampi, gli umori della mente, entrare nel magma: «A noi interessano i ‘mostri’, cioè coloro che ‘mostrano’: più che personaggi cose viventi, masse di energia, onnipotenza infantile e abbandono».

Lucifero caduto in disgrazia era ancora tutto sporco di cielo, la carogna, avanzo dolorante di una storia d’amore, era carne viva, scossa da gioia e angosce, da una fame di vita che la sfiniva.

Con Camera ardente nasce il morto, l’ultima creatura, quella che ha più bisogno di amore. La camera ardente è un letto disfatto, un rigirarsi dentro visioni, cantilene, stati tra la veglia e il sonno. Il congedo è difficile, il morto è terrorizzato, rivuole tutto indietro, deve superare l’orrore della scena madre, questo vedersi sdraiato in un luogo squallido coi fiori, lasciato lì. Per questo sogna, magari balla o vola, magari fa festa, chissà come avverrà la sua scomparsa.

 

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chiara guarducci | Un’altra Donna. L’impudenza dello sguardo.

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TEATRO PUCCINI – Alessia Innocenti / Bye Baby Suite

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Jamila Hassoune – Considero la cultura e l’educazione una condizione indispensabile per la costruzione di uno spirito di cittadinanza responsabile

jamilahassoune

«Considero la cultura e l’educazione una condizione indispensabile per la costruzione di uno spirito di cittadinanza responsabile; l’educazione è la colonna portante di tutto: bisogna investire nelle scuole, incoraggiare la lettura. Questo vale anche per i paesi europei […].L’esperienza della Carovana dei libri mi conferma in ogni occasione il valore dell’apertura delle menti e di una conoscenza accessibile a tutti. La cultura non può essere qualcosa di riservato alle élite, deve essere parte integrante della nostra vita quotidiana».

jamilahassoune

 


 

 

marchio gem

 

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La Libraia di Marrakech
Jamila Hassoune
2012, 144 p., ill., brossura
Mesogea

Mesogea logo

Un’infanzia che trascorre tra le mura di casa, ma insieme a tanti libri. Poi la casa diventa una libreria, a Marrakech, e un giorno la libreria impara a camminare, diventa una carovana che porta libri, storie, autori in giro per i villaggi del Nord Atlante e del Sud del Marocco.

The Caravan-Librarian Conversation: Jamila Hassoune, Marocco
October 26, 2012
Inspirational Friday: Weekly conversations with inspirational women

Carovana del Dialogo
Intervista a Jamila Hassoune
UNA CITTÀ n. 219 / 2015 febbraio
I giovani maghrebini che vivono in Europa, nella stragrande maggioranza, hanno condannato gli attentati parigini, ma contemporaneamente hanno avuto una reazione di paura per come da quel giorno in poi sarebbero stati visti i musulmani; il problema non sta nell’Islam, ma nell’ignoranza e nella mancanza di un’educazione che incoraggia la libertà d’espressione; il ruolo fondamentale dell’istruzione e l’importanza di offrire modelli positivi.

«Carovana del dialogo», la Carovana dei libri in Marocco: Intervista a Jamila Hassoune.

 

 

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Nicola Gardini – Leggere è un’arte … smarrirsi leggendo è un orientarsi

Nicola Gardini

«Leggere è un’arte […] . L’arte di leggere non è distante dall’ispirazione poetica. […] Leggere poesia è camminare […] non c’è piede, dunque passo, che non sia un arricchimento di senso. Si procede nell’abbondanza di significati, si pestano grovigli di metafore […] leggendo ci si duplica: si diventa ubiqui […]. Chi mi vede mi crede seduto. Invece, sto viaggiando dappertutto, non so neppure io dove, ma non è un problema, perché so che smarrirsi leggendo è un orientarsi […]»

Nicola Gardini, Leggere fin dentro la parola, in Il Sole 24 Ore, 18 ottobre 2015, p. 33.

Nicola Gardini – Home Page

Nicola Gardini – Wikipedia

 

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Gallese Vittorio, Guerra Michele, «Lo schermo empatico. Cinema e neuroscienze», 2015

 

Lo schermo empatico

Gallese Vittorio, Guerra Michele,
Lo schermo empatico. Cinema e neuroscienze,
Raffaello Cordina Editore, 2015, pp. 318

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Il Libro

Perché i film ci appaiono così reali mentre sono così scopertamente artificiali? Perché, pur restando fermi nelle nostre poltrone, abbiamo la sensazione di muoverci e orientarci nello spazio virtuale dello schermo? Un neuroscienziato e un teorico del cinema analizzano alcuni grandi capolavori (Notorious, Persona, Shining, Il silenzio degli innocenti) a partire dal tipo di coinvolgimento che questi film esercitano sul corpo degli spettatori e dalle forme di simulazione prodotte dai movimenti della macchina da presa e dal montaggio. Le analisi sono sostenute da esperimenti neuroscientifici e sono ispirate dalla scoperta dei neuroni specchio e dalla teoria della “simulazione incarnata”. L’obiettivo è comprendere i molteplici meccanismi di risonanza che costituiscono uno dei grandi segreti dell’arte cinematografica e riflettere sul potere delle immagini in movimento, che in forme sempre più nuove e pervasive fanno parte della nostra vita di tutti i giorni.

Gli autori

Vittorio Gallese ha fatto parte del gruppo che nel 1992 ha individuato i “neuroni specchio”, la scoperta italiana più citata nella letteratura internazionale. Insegna Fisiologia all’Università degli studi di Parma.

Michele Guerra insegna Teorie del cinema all’Università degli studi di Parma. Da alcuni anni si occupa delle relazioni tra cinema e neuroscienze cognitive.

 

 

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