Daniele Giancane  – Stare sulla soglia: La poesia richiede lentezza. Pausa. Non è produttiva. Non è immediatamente utile.

Chi volete che legga i libri di poesia?
Cento lettori, ad andar bene.
Anche perché la poesia richiede una forma di impegno
(riflessione, concentrazione, sforzo ermeneutico)
che è in controtendenza ai nostri tempi:
scialbi, disimpegnati, superficiali, rapidi.
La poesia richiede lentezza.
Pausa.
Non è produttiva.
Non è immediatamente utile.

D. G.

 

 

scrivere-poesia-essere-poeti-9413

Mi accorgo sovente

di stare sulla soglia:

come se ci fosse

vicino un confine,

un fiato, un tenue filo.

Come se fossi qui in parte,

in parte altrove.

Simultaneo e ubiquo,

plurale e singolare assieme.

                             Daniele Giancane

 

 

Daniele Giancane, La soglia, in Diario dell’anima e un poema infernale, Besa editrice, 2003, p. 45.

 


 

Si può accedere  ad ogni singola pagina pubblicata aprendo il file word     

  logo-wordIndice completo delle pagine pubblicate
(ordine alfabetico per autore)
al 01-02-2016

N.B. Le immagini e i video sono stati reperiti nel web e quindi considerati di pubblico dominio. Qualora si ritenesse che possano violare diritti di terzi, si prega di scrivere al seguente indirizzo: info@petiteplaisance.it, e saranno immediatamente rimossi.

***********************************************

Seguici sul sito web 

cicogna petite

Emily Dickinson (1830-1866)  – Dedicata agli esseri umani in fuga dalla mente dell’uomo

Dikinson01

Dickinson_Poesie_Guidacci

Emily Dickinson, Poesie, traduzione di Margherita Guidacci.

Se per fuggire alla memoria

avessimo le ali

in molti voleremmo.

Avvezzi a cose più lente

gli uccelli sbigottiti

contemplerebbero il possente stormo

degli uomini in fuga

dalla mente dell’uomo.

                               Emily Dickinson

 

 

Emily Dickinson, nel 1850

Emily Dickinson, nel 1850.

 

 


 

Si può accedere  ad ogni singola pagina pubblicata aprendo il file word     

  logo-wordIndice completo delle pagine pubblicate
(ordine alfabetico per autore)
al 01-02-2016

N.B. Le immagini e i video sono stati reperiti nel web e quindi considerati di pubblico dominio. Qualora si ritenesse che possano violare diritti di terzi, si prega di scrivere al seguente indirizzo: info@petiteplaisance.it, e saranno immediatamente rimossi.

***********************************************

Seguici sul sito web 

cicogna petite

Max Pohlenz (1872-1962)  – Il cammino del dell’uomo greco è illuminato da tre guide ideali: il vero, il bello, il bene. Il sentimento dell’incondizionata sudditanza gli è affatto sconosciuto. Nel suo intimo possiede la forza di resistere a tutti i rovesci del destino e plasmare la sua vita a proprio modo, nella consapevolezza di essere personalmente responsabile delle proprie azioni

Pohlenz

copj170-1

 

 

«Prenderemo le mosse dal problema della misura in cui l’uomo greco, a prescindere da ogni altra considerazione, ha sicura coscienza della propria personalità e un chiaro sentimento dell’Io. Indagheremo quindi come questo Io impara a muoversi di fronte al Tu, in che rapporti si pone con le potenze soprasensibili, col destino e con la divinità, e poi con la comunità umana, nella quale soltanto l’individuo può esistere e svilupparsi compiutamente sia in senso fisico che spirituale. Vedremo allora come il cammino del Greco è illuminato da tre guide ideali: il vero, il bello, il bene; come egli, fondando la scienza e la filosofia, sottomette a sé teoreticamente il mondo che lo circonda; come, con la sua sensibilità estetica, organizza artisticamente quel mondo; come infine, sul piano pratico, cerca di realizzare in esso il destino che gli è additato dalla propria natura. La nostra indagine potrà concludersi ponendo questa domanda: che cosa significa per gli uomini questa civiltà greca, che cosa ha da dirci ancora oggi?

Il sentimento dell’incondizionata sudditanza gli è affatto sconosciuto.

L’uomo greco giunge alla dolorosa certezza che nessuno può sfuggire al fato specialmente in faccia alla morte. Tuttavia la morte non paralizza in lui la volontà e la forza di vivere. Fino all’ultimo respiro egli combatte per la sua vita, non c’è momento in cui smarrisca la consapevolezza di possedere nel suo intimo la forza di resistere a tutti i rovesci del destino e di avere il dovere di plasmare la sua vita a proprio modo, anche se il successo dei suoi sforzi potrà essere frustrato dall’esterno.
Rivolge preghiere agli dèi affinché lo assistano; ma nel caso che lo abbandonino, proprio ciò lo sprona a tendere al massimo le sue energie, mentre d’altro lato la persuasione di subire l’influenza degli dèi, un’influenza che arriva fin dentro la sua anima, non gli toglie la consapevolezza di essere personalmente responsabile delle proprie azioni. Per questo non si dà per lui un problema della libertà del volere, e quando i fondatori della Stoa, che erano di stirpe non greca, individuarono tale problema, erano già tanto profondamente compenetrati dallo spirito ellenico che cercarono di salvare ad ogni costo, nell’uomo, la libera decisione, la quale costituisce la sua specifica prerogativa e il presupposto per ogni azione e per ogni giudizio morale […]». [Continua a leggere]

 

Max Pohlenz, L’uomo greco, Saggio introduttivo di Giovanni reale, Bompiani, 2006, pp. 9, 831-833, 868-869.

 

Logo Adobe Acrobat

Max Pohlenz, L’uomo greco

 


 

Si può accedere  ad ogni singola pagina pubblicata aprendo il file word     

  logo-word Indice completo delle pagine pubblicate
(ordine alfabetico per autore)
al 01-02-2016

N.B. Le immagini e i video sono stati reperiti nel web e quindi considerati di pubblico dominio. Qualora si ritenesse che possano violare diritti di terzi, si prega di scrivere al seguente indirizzo: info@petiteplaisance.it, e saranno immediatamente rimossi.

***********************************************

Seguici sul sito web 

cicogna petite

Dietrich von Hildebrand (1889-1977)  – Lo specifico dell’amore è il suo carattere di dono. Finché qualcuno è per me solo utile, finché posso solo averne bisogno, manca la base dell’amore. la persona amata ci stia di fronte come dotata di valore, preziosa.

Hildebrand

2796689-Essenzadellamore300dpi-285x406

L’amore nel senso più proprio e immediato […] è quello verso un’altra persona o l’amore per l’altro […]. Ogni «dipendere» da beni come il cibo, il bere, il denaro etc., invece, non può essere indicato come «amare» neppure nel senso analogo, in quanto si differenzia dall’amore in un aspetto proprio decisivo. Il beone non «ama» l’alcool, l’avaro non ama il denaro. Ne dipendono […]. Non appena parto dal fenomeno del «dipendere» da qualcosa, l’essenza dell’amore viene necessariamente fraintesa. Ciò che costituisce la proprietà dell’amore, ciò che è la sua specifica essenza, include proprio la differenza da tutte queste altre forme di «dipendere da qualcosa». La differenza che qui è in questione è la stessa fondamentale differenza che attraversa tutta la sfera affettiva e, in modo analogo, la sfera della volontà: la differenza tra la risposta al valore e la risposta a una cosa meramente piacevole. […] Qui tuttavia vale la pena di accennare nuovamente alla profonda distinzione che si dà tra la capacità di dilettare che è fondata in un valore e quella che non scaturisce da un valore. […] Si deve perciò indicare con ogni vigore che è molto pericoloso, nell’indagine sull’essenza dell’amore, trarre analogie da una sfera nella quale la capacità di dilettare non è fondata nel valore e nella quale il nostro atteggiamento rispetto al bene è del tutto diverso.

Lo specifico dell’amore è infatti il suo carattere di dono, cioè la sua trascendenza.

In ogni amore è essenziale che l’amato ci stia di fronte come prezioso, bello, amabile. Finché qualcuno è per me solo utile, finché posso solo averne bisogno, manca la base dell’amore. La dedizione che è essenziale per ogni amore – sia esso amore genitoriale, amore filiale, amore di amicizia o amore sponsale – presuppone necessariamente che la persona amata ci stia di fronte come dotata di valore, come bella, preziosa, come oggettivamente amabile.

L’amore è una risposta al valore.

 

Dietrich von Hildebrand, Essenza dell’amore, Introduzione, traduzione, note e apparati di Paola Premoli De Marchi, Bompiani, 203, pp. 85-95.

***

 

[Continua a leggere]

Logo Adobe Acrobat

Dietrich von Hildebrand, Essenza dell’amore

 


 

Si può accedere  ad ogni singola pagina pubblicata aprendo il file word     

  logo-word  Indice completo delle pagine pubblicate
(ordine alfabetico per autore)
al 01-02-2016

N.B. Le immagini e i video sono stati reperiti nel web e quindi considerati di pubblico dominio. Qualora si ritenesse che possano violare diritti di terzi, si prega di scrivere al seguente indirizzo: info@petiteplaisance.it, e saranno immediatamente rimossi.

***********************************************

Seguici sul sito web 

cicogna petite

Immanuel Kant (1724-1804)  – Nell’uomo esiste un tribunale interno: è la coscienza. Egli può magari cadere in un grado tale d’abbiezione da non prestare più alcuna attenzione a questa voce, ma non può evitare di udirla

Kant 01

copj170

«La consapevolezza che nell’uomo esiste un tribunale interno (“davanti al quale i suoi pensieri si accusano o si giustificano a vicenda”) è la coscienza.

Ogni uomo ha una sua coscienza e si sente osservato, minacciato e in generale tenuto in rispetto (che è una stima unita a timore) da un giudice interno, e questa potenza, che veglia in lui all’esecuzione della legge, non è qualcosa da lui arbitrariamente costruito, ma è inerente al suo stesso essere. Essa lo segue come la sua ombra, quando egli tenta di sfuggirle.

L’uomo può bensì stordirsi o ottundersi con piaceri e distrazioni, ma non può evitare, di quando in quando, di ritornare in se stesso e di svegliarsi; e allora sente ben presto la voce terribile della coscienza.

Egli può magari cadere in un grado tale d’abbiezione da non prestare più alcuna attenzione a questa voce, ma non può evitare di udirla».

Immanuel Kant, Metafisica dei costumi, trad. it. di G. Vidari, nuova edizione a cura di N. Merker, Laterza, Bari 1970, p. 298.

 


 

Si può accedere  ad ogni singola pagina pubblicata aprendo il file word     

  logo-wordIndice completo delle pagine pubblicate
(ordine alfabetico per autore)
al 01-02-2016

N.B. Le immagini e i video sono stati reperiti nel web e quindi considerati di pubblico dominio. Qualora si ritenesse che possano violare diritti di terzi, si prega di scrivere al seguente indirizzo: info@petiteplaisance.it, e saranno immediatamente rimossi.

***********************************************

Seguici sul sito web 

cicogna petite

1 3 4 5