G. Wilhelm von Leibniz (1646-1716) – Amare significa gioire della felicità dell’altro. Amare sive diligere est felicitatem alterius delectari.
![Gottfried W. von Leibniz 04](http://blog.petiteplaisance.it/wp-content/uploads/2020/09/Gottfried-W.-von-Leibniz-04-860x280.jpg)
![](http://blog.petiteplaisance.it/wp-content/uploads/2020/09/Gothofredi-Guillelmi-Leibnitii-Opera-Omnia-Ludovici-Dutens-1-1.jpg)
«Amare significa gioire della felicità dell’altro».
«Amare sive diligere est felicitatem alterius delectari».
Kessinger Publishing, Whitefish (Montana) 2010, p. 295
Gottfried Wilhelm von Leibniz (1646-1716) – Quando si discute intorno alla libertà del volere o del libero arbitrio, non si domanda se l’uomo possa fare ciò che vuole, bensì se nella sua volontà vi sia sufficiente indipendenza.
Gottfried W. von Leibniz (1646-1716) – La causa perché la mente agisca, ovvero il fine delle cose, è l’armonia. Il fine della mente è l’armonia massima
G. Wilhelm von Leibniz (1646-1716) – Tutti i possibili, ossia tutto ciò che esprime l’essenza o realtà possibile, tendono con egual diritto all’esistenza.
![M. Ludovico Dolce, Dialogo nel quale si ragiona del modo di accrescere e conservar memoria, Venezia 1562.](http://blog.petiteplaisance.it/wp-content/uploads/2019/12/M.-Ludovico-Dolce-Dialogo-nel-quale-si-ragiona-del-modo-di-accrescere-e-conservar-memoria-Venezia-1562.-12.gif)