Giacomo Leopardi (1798-1837) – Niente nella natura annunzia l’infinito, l’esistenza di alcuna cosa infinita. L’infinito è un parto della nostra immaginazione, della nostra piccolezza ad un tempo e della nostra superbia.
«Niente nella natura annunzia l’infinito, l’esistenza di alcuna cosa infinita. L’infinito è un parto della nostra immaginazione, della nostra piccolezza ad un tempo e della nostra superbia. […] Pare che solamente quello che non esiste, la negazione dell’essere, il nulla, possa essere senza limiti, e che l’infinito venga in sostanza a esser lo stesso che il nulla».
Giacomo Leopardi, Zibaldone, a cura di Rolando Damiani, Mondadori, Milano 2015, 4178, vol. Il, pp. 2738-2739 (annotazione del 2 maggio 1826).
Giacomo Leopardi – Cos’è la lettura per l’arte dello scrivere
Giacomo Leopardi (1798-1837) – La felicità non è che la perfezione, il compimento della vita.
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