Giorgio Penzo – Ingmar Bergman: «Sorrisi di una notte d’estate», Svezia, 1955

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Di solito, si considera Bergman come un regista estremamente serio o tragico. Il suo discorso su Dio (“Trilogia del silenzio”) o sulla morte (Sussurri e Grida) è prevalente nella sua opera. Ma il primo film che io considero un capolavoro, e cioè Sorrisi di una notte d’estate, è invece una commedia, raffinatissima e incisiva. In questo film forma e contenuto raggiungono un equilibrio perfetto e ci indicano quello che farà Bergman nei successivi, decisivi anni. Il film è una parabola sull’amore e sui compromessi che esso deve affrontare per raggiungere un suo equilibrio. In mezzo a tante coppie che hanno atteggiamenti distruttivi o negativi, solo un personaggio sembra aver chiaro che l’amore eterno e strenuamente romantico non ha possibilità di vita, se non in quelli che non l’hanno ancora sofferto.
Desirée gioca fin dall’inizio una partita di cui solo lei sembra avere la soluzione. [Leggi tutto]

Giorgio Penzo,
Recensione del film Ingmar Bergman- «Sorrisi di una notte d’estate», Svezia,1955


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