Luigi Luca Cavalli Sforza (1922-2018) – Chiamiamo razzista chi crede che l’attribuzione di caratteristiche di superiorità o inferiorità a individui con un determinato aspetto somatico abbia una sua spiegazione biologica.
«Razzismo significa attribuire senza alcun fondamento caratteristiche ereditarie di personalità o comportamento a individui con un particolare aspetto fisico.
Chiamiamo razzista chi crede che l’attribuzione di caratteristiche di superiorità o inferiorità a individui con un determinato aspetto somatico abbia una sua spiegazione biologica.
[…] I gruppi che formano la popolazione umana non sono nettamente separati, ma costituiscono un continuum. Le differenze nei geni all’interno di gruppi accomunati da alcune caratteristiche fisiche visibili sono pressoché identiche a quelle tra i vari gruppi, e inoltre le differenze tra singoli individui sono più importanti di quelle che si vedono fra gruppi razziali».
Luca e Francesco Cavalli Sforza, Chi siamo. La storia della diversità umana, Codice editore, 2013.
Quarta di copertina
Nel 1993 Luca e Francesco Cavalli Sforza davano alle stampe Chi siamo. La storia della diversità umana, un grande classico della divulgazione scientifica che, dimostrando l’origine comune africana dell’umanità moderna e smontando pezzo per pezzo il concetto di razza, portava con sé un messaggio di unità e tolleranza. Oggi, vent’anni dopo, quel messaggio è più attuale che mai, e Chi siamo ritorna in una nuova veste, rinnovata nei contenuti e nell’iconografia. Le illustrazioni e le numerose mappe a colori, ma soprattutto i numerosi scatti di Giovanni Porzio – giornalista, reporter e fotografo giramondo – diventano così l’ideale contrappunto visivo al racconto delle nostre origini, ma anche un omaggio al viaggio umano e professionale di uno dei più grandi scienziati del Novecento.
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