Rainer M. Rilke (1875-1926) – Un moto senza posa ci sospinge. Pure, sappiate che il corso del tempo non è che un passo minimo nel cerchio del Perenne. Tutto ciò che s’affretta presto sarà trascorso. Solo ciò che persiste ci inizia all’essere. Non votate, figliuoli, il vostro ardire alla velocità.

Rainer Maria Rilke09
Rainer Maria Rilke, Poesie 1907-1926, Testo a fronte, a cura di Andreina Lavagetto, Sonetto XXII, Einaudi, Torino 2000, pp.358-361.

Rainer M. Rilke (1875-1926) – Non dimenticare mai di formulare un desiderio: i desideri durano a lungo, tutta la vita, tanto che non potremmo aspettarne l’adempimento.
Rainer Maria Rilke (1875 – 1926) – La pazienza è tutto
Rainer Maria Rilke (1875-1926) – E queste cose, che passano ma ci credono capaci di salvarle, noi che passiamo più di tutto, vogliono essere trasmutate, entro il nostro invisibile cuore in – oh Infinito – in noi! Quale che sia quel che siamo alla fine.
Rainer Maria Rilke (1875-1926) – Occorre raccogliere senso e dolcezza per tutta una vita. Anche i ricordi di per se stessi ancora “non sono”. Solo quando divengono in noi sangue, sguardo e gesto, non più scindibili da noi, solo allora può darsi che in una rarissima ora sorga nel loro centro e ne esca la prima parola di un verso.
Rainer M. Rilke (1875-1926) – Sicurezza significa non sospettare di nulla, non tenere nulla a distanza, non considerare nulla come un Altro irriducibile, significa spingersi oltre ogni concetto di proprietà e vivere di acquisizioni spirituali e mai di possessi reali.
Rainer M. Rilke (1875-1926) – On voudrait avoir les yeux toujours ouverts, pour avoir vu, avant le terme, tout ce que l’on perd.
Rainer Maria Rilke (1875-1926) – Le mani di Rodin hanno vissuto come cento, una vita in cui tutto è vivo e presente nello stesso sitante e nulla è perduto. Cercava la grazia delle grandi cose e una pacatezza radicata dentro di lui gli mostrò il saggio cammino. Diceva: «Non bisogna avere fretta».
Rainer Maria Rilke (1875-1926) – Per i nostri padri una ‘casa’, una ‘fontana’, il loro vestito, erano infinitamente più intimi che per noi. Ora dall’America s’affollano tante cose vuote e indifferenti, parvenze di cose, imitazioni della vita …

M. Ludovico Dolce, Dialogo nel quale si ragiona del modo di accrescere e conservar memoria, Venezia 1562.
M. Ludovico Dolce, Dialogo nel quale si ragiona del modo di accrescere e conservar memoria, Venezia 1562.

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Rainer M. Rilke (1875-1926) – Sicurezza significa non sospettare di nulla, non tenere nulla a distanza, non considerare nulla come un Altro irriducibile, significa spingersi oltre ogni concetto di proprietà e vivere di acquisizioni spirituali e mai di possessi reali.

Rainer Maria Rilke08

 

Cara Ilse,

[…] Al di fuori di una poesia, di un quadro, di una metafora, di una architettura o di una musica, la sicurezza si può raggiungere forse solo a costo di una ben precisa limitazione di sé, chiudendosi nel recinto di una porzione di mondo che si conosce e si è scelta, in un ambiente che ci è noto e comprensibile, nel quale sia possibile disporre di sé in modo efficace e immediato. Ma possiamo davvero desiderare una condizione del genere? La nostra sicurezza deve invece in qualche modo trasformarsi in una relazione con il tutto, con il mondo nel suo complesso; essere sicuri per noi significa conoscere l’innocenza del torto e accettare la capacità del dolore di tramutarsi in forma; significa rifiutare i nomi per onorare, come fossero nostri ospiti, i singoli collegamenti e legami che il destino nasconde dietro ogni nome; significa nutrimento e rinuncia fino a sprofondare nello spirito, […] significa non sospettare di nulla, non tenere nulla a distanza, non considerare nulla come un Altro irriducibile, significa spingersi oltre ogni concetto di proprietà e vivere di acquisizioni spirituali e mai di possessi reali […]. Questa sicurezza tutta da osare accomuna le ascese e le cadute della nostra vita e in questo modo dona loro un senso. Accogliere la vastità dell’insicurezza: in un’infinita insicurezza anche la sicurezza diviene infinita.

9 ottobre 1916

 

Rainer M. Rilke, La vita comincia ogni giorno. Lettere di saggeza e commozione, L’Orma, Roma 2017, p. 53.

Rainer M. Rilke (1875-1926) – Non dimenticare mai di formulare un desiderio: i desideri durano a lungo, tutta la vita, tanto che non potremmo aspettarne l’adempimento.
Rainer Maria Rilke (1875 – 1926) – La pazienza è tutto
Rainer Maria Rilke (1875-1926) – E queste cose, che passano ma ci credono capaci di salvarle, noi che passiamo più di tutto, vogliono essere trasmutate, entro il nostro invisibile cuore in – oh Infinito – in noi! Quale che sia quel che siamo alla fine.
Rainer Maria Rilke (1875-1926) – Occorre raccogliere senso e dolcezza per tutta una vita. Anche i ricordi di per se stessi ancora “non sono”. Solo quando divengono in noi sangue, sguardo e gesto, non più scindibili da noi, solo allora può darsi che in una rarissima ora sorga nel loro centro e ne esca la prima parola di un verso.
M. Ludovico Dolce, Dialogo nel quale si ragiona del modo di accrescere e conservar memoria, Venezia 1562.

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Rainer M. Rilke (1875-1926) – Non dimenticare mai di formulare un desiderio: i desideri durano a lungo, tutta la vita, tanto che non potremmo aspettarne l’adempimento.

Rilke 01

«Ah, Malte, noi ce ne andiamo, e mi pare che tutti siano distratti e indaffarati e non abbastanza attenti quando ce ne andiamo. Come se cadesse una stella filante, e nessuno la vedesse, nessuno avesse formulato un desiderio. Non dimenticare mai di formulare un desiderio, Malte. Mai rinunciare ai desideri. Io credo che non ci siano adempimenti, ma desideri che durano a lungo, tutta la vita, tanto che non potremmo aspettarne l’adempimento».

Rainer M. Rilke, I quaderni di Malte Laurids Brigge, 1910.

 

 

I quaderni di Malte Bridges

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Autori, e loro scritti

R

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Ilaria Rabatti – «La casa di carta», di Carlos María Domínguez. Una biblioteca è una porta nel tempo … Non basta una vita…

Ilaria Rabatti – Un libro di John Berger: «Da A a X. Lettere di una storia».

Ilaria Rabatti – Tra poesia e profezia: Il buio e lo splendore, l’ultima fase della poesia di Margherita Guidacci.

Ilaria Rabatti – «Al fuoco della carità». Introduzione al libro di Margherita Guidacci, «Il fuoco e la rosa. I “Quattro Quartetti” di Eliot e Studi su Eliot».

Ilaria Rabatti – «Ricrescite», il libro di Sergio Nelli. Prezioso, straordinario incontro con una voce poetica che ha la forza – “contro le fiatate del vuoto” – di far respirare i muri e di muovere desideri.

Sergej Vasil’evič Rachmaninov (1873-1943) – Comporre è una parte essenziale di me, come respirare e mangiare, è l’espressione dei miei pensieri più profondi. La musica nasce dal cuore e si rivolge al cuore. È amore. Sorella della musica è la poesia, e madre la sofferenza.

Aleksandr Nikolaevič Radiščev (1749-1802) – Vuoi sapere chi sono? cosa faccio? dove vado? Sono colui che ero e sarò sempre nella vita: uomo! Lo scrittore può essere profeta di verità o essere al servizio della menzogna.

Massimo Raffaeli – Jules Vallès, ruvida lingua di un io che parla per gli infelici noi.

Silvio Raffo – In voce. 64 poesie lette dall’autore

Ezio Raimondi (1924-2014) – Ogni lettura importante reca con sé i segni di una relazione straordinaria, mai pacifica, mista di inquietudine e di ebbrezza.

Maria Stella Rasetti – Nelle stanze dei libri, cittadelle della democrazia. La direttrice delle biblioteche e archivi della città di Pistoia racconta i luoghi che il Dpcm ha negato agli utenti, nonostante l’esperienza maturata durante il “lockdown”.

Giovanni Reale (1931-2014) – Si è filosofi solo se e finché si è totalmente liberi, ossia solo se e finché si cerca il vero come tale. Conoscendo in modo disinteressato, l’uomo si accosta alla verità e in questa maniera realizza la sua natura razionale al più alto grado.

Giovanni Reale (1931-2014) – Il vero “vincere”, per Socrate consisteva nel “convincere”. Il nichilismo compiuto “insegna il piacere della distruzione”. La malvagità corre molto più veloce della morte.

Giovanni Reale (1931-2014) – «Eudaimonia». La felicità dipende da te, non dalle cose. Sei tu che scegli il tuo «daimon» e la virtù non ha padroni. Ma oggi la filosofia si sta distruggendo con una formula di autofagia.

Giovanni Reale (1931-2014) – Alcuni pensieri dei Presocratici si impongono come eterne verità. Fare filosofia nel senso più forte significa cercare ciò che sta oltre il fenomeno per spiegare i fenomeni stessi, e questo vale per ogni filosofare, alle origini così come ora, e così varrà anche per tutti i tempi.

Franco Rella – Progettare significa costruire il luogo della differenza, perché ciò che è solo possibile diventi reale. I progetti sono infatti “frammenti dell’avvenire”. Il progetto è il germe soggettivo di un oggetto in divenire.

Marco Revelli – Oggi è improponibile l’idea secondo cui lo sviluppo tecnologico trainerebbe con sé, in quanto tale, anche lo sviluppo sociale. L’ideologia del progresso non ha nessuna universalità e nessun universalismo

Gigi Richetto – Promemoria per il ministro Salvini in visita al cantiere-fortino di Chiomonte, per complimentarsi con chi sta “difendendo” la zona devastata e il buco inutile.

Djamila Ribeiro – Per sradicare il razzismo bisogna avere il coraggio di voler rovesciare tutto il sistema capitalista.

Paul Ricoeur (1913-2005) – Il carattere singolare della situazione di cura è un principio fandamentale. La diversità delle persone umane fa sì che non sia la specie a essere curata, ma ogni volta un essere unico del genere umano

Paul Ricoeur (1913-2005) – L’immaginazione, dando consistenza al desiderio di un’assenza, apre all’orizzonte del volontario, nel cuore stesso dell’involontario.

Rob Riemen – «La nobiltà di spirito. Elogio di una virtù perduta»: La cultura, come l’amore, non ha il potere di costringerre. Non offre garanzie.

Rainer M. Rilke (1875-1926) – Non dimenticare mai di formulare un desiderio: i desideri durano a lungo, tutta la vita, tanto che non potremmo aspettarne l’adempimento.

Rainer Maria Rilke (1875 – 1926) – La pazienza è tutto.

Rainer Maria Rilke (1875-1926) – E queste cose, che passano ma ci credono capaci di salvarle, noi che passiamo più di tutto, vogliono essere trasmutate, entro il nostro invisibile cuore in – oh Infinito – in noi! Quale che sia quel che siamo alla fine.

Rainer Maria Rilke (1875-1926) – Occorre raccogliere senso e dolcezza per tutta una vita. Anche i ricordi di per se stessi ancora “non sono”. Solo quando divengono in noi sangue, sguardo e gesto, non più scindibili da noi, solo allora può darsi che in una rarissima ora sorga nel loro centro e ne esca la prima parola di un verso.

Rainer M. Rilke (1875-1926) – Sicurezza significa non sospettare di nulla, non tenere nulla a distanza, non considerare nulla come un Altro irriducibile, significa spingersi oltre ogni concetto di proprietà e vivere di acquisizioni spirituali e mai di possessi reali.

Rainer M. Rilke (1875-1926) – On voudrait avoir les yeux toujours ouverts, pour avoir vu, avant le terme, tout ce que l’on perd.

Rainer Maria Rilke (1875-1926) – Le mani di Rodin hanno vissuto come cento, una vita in cui tutto è vivo e presente nello stesso sitante e nulla è perduto. Cercava la grazia delle grandi cose e una pacatezza radicata dentro di lui gli mostrò il saggio cammino. Diceva: «Non bisogna avere fretta».

Rainer Maria Rilke (1875-1926) – Per i nostri padri una ‘casa’, una ‘fontana’, il loro vestito, erano infinitamente più intimi che per noi. Ora dall’America s’affollano tante cose vuote e indifferenti, parvenze di cose, imitazioni della vita …

Rainer M. Rilke (1875-1926) – Un moto senza posa ci sospinge. Pure, sappiate che il corso del tempo non è che un passo minimo nel cerchio del Perenne. Tutto ciò che s’affretta presto sarà trascorso. Solo ciò che persiste ci inizia all’essere. Non votate, figliuoli, il vostro ardire alla velocità.

Sergio Rinaldelli – Vento di sogni. Note di pittura (1976-2018). Una conoscenza che si alimenta in un divenire ciclico nel quale si realizza la pienezza dell’espressione.

Giorgio Riolo – Leonardo Sciascia e la letteratura come smascheramento del mondo e delle trame del potere

Manuel Rivas – I libri bruciano male. Incerto è, a dire il vero, l’avvenire. Chi sa cosa accadrà? Ma incerto è anche il preterito. Chi sa cosa è accaduto?

Carlo Rocchetta – La tenerezza è forza, segno di maturità e vigoria interiore, e sboccia solo in un cuore libero, capace di offrire e ricevere amore. Si offre come componente costitutiva per una piena realizzazione dell’umanità della persona.

Gianni Rodari – Imparate a fare cose difficili.

Gianni Rodari (1920-1980) – Vorrei che tutti leggessero perché nessuno sia più schiavo.

Gianni Rodari (1920-1980) – Una parola, gettata nella mente a caso, produce onde di superficie e di profondità, provoca una serie infinita di reazioni a catena, coinvolgendo nella sua caduta suoni e immagini, analogie e ricordi, significati e sogni.

Jules Romains (1885-1972) – La salute non è che una parola che si potrebbe tranquillamente cancellare dal nostro vocabolario. Io non conosco gente sana. Noi dobbiamo organizzare gli abitanti di questo paese come un grande esercito … un esercito di ammalati e ciascuno con il suo grado … ammalati lievi, gravi, gravissimi, mortali … Nelle vene di ogni uomo c’è il germe della malattia. Coloro che si credono sani sono malati senza saperlo.

Richard Rorty (1931-2007) – Salvatore Bravo critica «il pensiero debole» alla Vattimo e il nichilismo pragmatista e liberista alla Rorty. Essi nascondono che il tempo del capitale assoluto è mera temporalità cronologica, che si traduce solo nei simboli della produttività coatta, deprivando dello slancio vitale.

Livio Rossetti – Parmenide e Zenone “sophoi” a Elea

Livio Rossetti – Rodolfo Mondolfo storico della filosofia antica

Livio Rossetti – Due falsI originali d autori di «qualità»: Enrico Berti (Arisotele) e Mario Vegetti (Platone).

Livio Rossetti – Anche i bambini pensano: tre modalità primarie di favorire lo sviluppo della filosofia germinale. Il libro di Dorella Cianci e Massimo Iiritano, «Pensare da bambini».

Livio Rossetti – Strategie macro-retoriche: la ‘formattazione’ dell’evento comunicazionale. Prefazione di Mauro Serra.

Livio Rossetti – Convincere Socrate. Tre scene, Nota introduttiva di Linda M. Napolitano Valditara

Barbara Rossi – «Recitare il tempo. Le voci della ‘Heimat’ di Edgar Reitz». Prefazione di Henry Arnold. Introduzione di Cristina Jandelli. Postfazione di Sergio Arecco. In Appendice: Michele Maranzana, «Reitz e la macchina del tempo. Appunti per un itinerario filosofico».

Ferruccio Rossi-Landi (1921-1985) – Pensiero come ragione creatrice di realtà. Realizzare tale pensiero e rendere permanenti quelle esperienze per mezzo di progettazioni sociali vuol dire costruire un futuro affatto diverso dal passato e dal presente che ci opprimono. Ma allora non c’è scelta: bisogna costruirlo; ed è questo il senso della rivoluzione.

Ferruccio Rossi-Landi (1921-1985) – Quando i beni circolano sotto forma di merci essi “sono” messaggi; quando gli enunciati circolano sotto forma di messaggi verbali essi “sono” merci.

Jean Rostand (1894-1977) – L’egoismo è una sorta di regressione affettiva e non contribuisce certo a creare l’attitudine alla felicità. ogni possesso è precario e ogni sicurezza illusoria. Dopo esserci dibattuti nell’incertezza e nell’effimero, verrà il giorno che ci costringerà ad abbandonare ogni cosa.

Jean-Jacques Rousseau (1712-1778) – L’arte di interrogare non è facile come si pensa.

Jean-Jacques Rousseau (1712-1778) – Qualcuno pensò di dire «questo è mio». «Guardatevi dal dare ascolto a questo impostore; siete perduti se dimenticate che i frutti sono di tutti e la terra è di nessuno».

Jean-Jacques Rousseau (1712-1778) – Più sensibile è l’anima di chi contempla, più questi si abbandona all’estasi suscitata in lui da dall’ armonia della natura. Tutti i singoli oggetti gli sfuggono, ed egli non vede e non sente che il tutto.

Jean-Jacques Rousseau (1712-1778) – Ne ho visti molti che filosofavano molto più dottamente di me, ma la loro filosofia era per così dire estranea a loro stessi. Studiavano la natura umana per poterne parlare con dottrina. Molti di loro volevano soltanto fare un libro, uno qualsiasi, purché fosse ben accolto.

Carlo Rovelli – Sette brevi lezioni di fisica. Per natura amiamo e siamo onesti. E per natura vogliamo sapere di più. E continuiamo a imparare.

Andrea Rovere – Cade in questi giorni il quinto anniversario della morte del filosofo Costanzo Preve. Scriveva: «L’impegno intellettuale e morale, conoscitivo e pratico, deve essere esercitato direttamente. Saremo giudicati solo dalle nostre opere».

Isaak I. Rubin (1886-1937) – Il capitalista fin dal momento della produzione della merce la equipara con una determinata somma di denaro. Ma ciò avviene preliminarmente nella sua “coscienza”, per potersi poi realizzare nello scambio effettivo. Ecco un rapporto “umano” che acquista la forma di “cosa”, la reificazione di un rapporto di produzione tra persone.

Luigi Ruggiu – Tempo Coscienza e Essere nella filosofia di Aristotele. Saggio sulle origini del nichilismo.

Paolo Rumiz – Dobbiamo liberarci dalla bramosia del superfluo, dalla tirannia delle cose, che ci allontana dall’Uomo, dalla sottomissione al virtuale che occulta la vita e ruba la gioia del ritrovarsi, dall’impazienza, nemica dell’ascolto e della tolleranza, dal rifiuto della nostra fragilità, la cui accettazione è invece saggezza.

Lucio Russo – Cosa sta accadendo alla scienza?

Lucio Russo – Sfatare alcuni miti della storia della scienza. Da «La Rivoluzione dimenticata» … a «La bottega dello scienziato», passando per «Stelle, atomi e velieri» con il forte riferimento a «Euclide».

Lucio Russo, Un esempio di trasmissione parziale delle conoscenze: la sfericità della terra.

Lucio Russo, Matematica politicamente corretta.

Lucio Russo – Pandemia, ricerca e miopia