Sebastiano Timpanaro (1923-2000) – Troppo a lungo le classi dominanti hanno attribuito alla natura le ingiustizie e le sofferenze di cui è responsabile l’organizzazione della società, comprese certe calamità ‘naturali’ (dalle alluvioni alle epidemie a tutte le malattie sociali).

Sebastiano Timpanaro

«Troppo a lungo le classi dominanti hanno attribuito alla natura (cioè ad una traduzione laica degli imperscrutabili decreti della Divina Provvidenza) le ingiustizie e le sofferenze di cui è responsabile l’organizzazione della società, comprese certe calamità ‘naturali’ (dalle alluvioni alle epidemie a tutte le malattie sociali) che non sarebbero accadute, o avrebbero arrecato danni molto meno gravi, se la ricerca del massimo profitto e la subordinazione dei pubblici poteri agli interessi capitalistici non avessero fatto trascurare le più ovvie misure di prevenzione e, ciò che molto più importa, non avessero impedito l’adozione di un modello di sviluppo tecnico-produttivo profondamente diverso».

Sebastiano Timpanaro, Sul materialismo, Nistri-Lischi, Pisa 1975 (prima edizione 1970), p. XXVI.

M. Ludovico Dolce, Dialogo nel quale si ragiona del modo di accrescere e conservar memoria, Venezia 1562.
M. Ludovico Dolce, Dialogo nel quale si ragiona del modo di accrescere e conservar memoria, Venezia 1562.

Petite Plaisance – Pubblicazioni recenti

E-Books gratuiti

Giacomo Leopardi (1798-1837) – La più sublime, la più nobile tra le Fisiche scienze ella è senza dubbio l’Astronomia. L’uomo s’innalza per mezzo di essa come al di sopra di se medesimo.

Leopardi Giacomo 030
«La più sublime, la più nobile tra le Fisiche scienze ella è senza dubbio l’Astronomia. L’uomo s’innalza per mezzo di essa come al di sopra di se medesimo».

Giacomo Leopardi

 

storia-della-astronomia-dalla-sua-origine-fino-allanno-mdcccxiii-218606

logo La vita felice

Giacomo Leopardi, Storia della astronomia dalla sua origine fino all’anno MDCCCXIII, La Vits Felice, 2014, pp. 464; con uno scritto di Armando Massarenti e un’appendice di Laura Zampieri.

 

«Trecento pagine di erudizione densissima, in cui si ripercorre l’evoluzione della disciplina dall’antichità fino al presente, elencando con dettaglio puntiglioso tutte le fonti, con una completezza e una competenza che forse non ho incontrato (mi perdonino) nei miei collkeghi storici della scienza. E tutto questo composto da Giacomo Leopardi a … quindici anni».

Carlo Rovelli

Quarta di copertina

«La più sublime, la più nobile tra le Fisiche scienze ella è senza dubbio l’Astronomia. L’uomo s’innalza per mezzo di essa come al di sopra di se medesimo, e giunge a conoscere la causa dei fenomeni più straordinari. Una così utile scienza dopo essere stata per molto tempo soggetta alle tenebre dell’errore ed alle follie degli antichi filosofi, venne finalmente ne’ posteriori secoli illustrata a segno, che meritamente può dirsi, poche esser quelle scienze, che ad un tal grado di perfezione sieno ancor giunte». Esordisce così Giacomo Leopardi in questa opera giovanile (è del 1813) dalla quale riceverà riconoscimenti che salgono ben presto a un grado di ammirazione e che esaltano la eccezionale importanza del filologo. La Storia della astronomia, infatti, è senza dubbio un’opera di letteratura. Leopardi si avvale delle enormi cognizioni scientifiche di cui è in possesso e le usa per collegarle ovunque agli scrittori greci e romani della classicità, per sottolineare quanto anch’essi avessero fatto riferimento nelle loro opere alle scienze astronomiche e quindi se ne fossero fatti portavoce, attribuendo così una missione vaticinante e una funzione storico-conoscitiva al letterato.

Ancora su Giacomo Leopardi

Edoardo BoncinelliGiulio Gioriello, L’incanto e il disinganno: Leopardi. Poeta, filosofo, scienziato, Guanda, 2016.

Annalisa Strada, Leopardi e l’amore nascente, Raffaello Ragazzi, 2016.

Sebastiano Timpanaro, Alcune osservazioni sul pensiero di Leopardi, Solfanelli, 2015.

Giorgio Cosmacini, L’infinito di Leopardi, un impossibile congedo, Sedizioni, 2016.

Alessandro D’Avenia, L’arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita, Mondadori, 2016.


Giacomo Leopardi – Cos’è la lettura per l’arte dello scrivere
Giacomo Leopardi (1798-1837) – Trista quella vita (ed è pur tale la vita comunemente) che non vede, non ode, non sente se non che oggetti semplici, quelli soli di cui gli occhi, gli orecchi e gli altri sentimenti ricevono la sensazione
Giacomo Leopardi (1798-1837) – La felicità non è che la perfezione, il compimento della vita.
Giacomo Leopardi (1798-1837) – Un sorriso e una poesia possono aggiungere un filo alla trama brevissima della vita, accrescendo la nostra vitalità.

 


Si può accedere  ad ogni singola pagina pubblicata aprendo il file word     

  logo-wordIndice completo delle pagine pubblicate (ordine alfabetico per autore al 06-02-2017


N.B. Le immagini e i video sono stati reperiti nel web e quindi considerati di pubblico dominio. Qualora si ritenesse che possano violare diritti di terzi, si prega di scrivere al seguente indirizzo: info@petiteplaisance.it, e saranno immediatamente rimossi.


***********************************************
Seguici sul sito web 

cicogna petite***********************************************