Teognide (570 – 485 a. C.) – «Hybris» è il primo male inflitto all’uomo. il meglio che gli dèi concedono agli uomini è il senno. Il senno sa discernere i limiti d’ogni azione. Felice chi lo possiede! Vale molto più dell’«hybris» funesta e della miseranda avarizia.
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«Koros perdette molti uomini stolti, perché è difficile conoscere misura quando tutto procede a gonfie vele» (vv. 693-694).
«L’hybris perdette i Magneti e Colofone e Smirne: perderà affatto anche voi, o Cirno» (vv. 1103-1104).
«Temo che l’hybris rovini codesta città, o Polipede, come rovinò i Centauri divoratori di carne cruda» (vv. 541-542).
«O Cirno, l’hybris è il primo male che Dio infligge all’uomo di cui non vuoi fare alcun conto; è l’ingordigia che genera l’hybris» (vv. 151-154).
« Cirno, il meglio che gli dèi concedono agli uomini è il senno. Il senno sa discernere i limiti d’ogni azione. Felice chi lo possiede! Vale molto più dell’hybris funesta e della miseranda avarizia» (vv. 1171-1174).
« Ma come, Zeus padre, o Cronide, la tua mente sopporta di tenere nello stesso destino gli uomini malvagi e il giusto, sia che il cuore degli uomini inclini a saggezza, sia all’hybris, persuasi ad opere indegne?» (vv. 373-380).
Teognide (570 – 485 a. C.) – Molte sono le cose mirabili, ma nessuna è più mirabile dell’uomo. L’eccessiva ricchezza è stata causa di rovina per molti. Non cercare onori, favori o ricchezze attraverso azioni ingiuste e vergognose.
