Francesco Petrarca (1304-1374) – Gloria effimera è cercar fama solo nel barbaglio delle parole: il mio lettore, almeno finché legge, voglio che sia con me. Non voglio che apprenda senza fatica ciò che senza fatica non ho scritto.
«Io voglio che il mio lettore, chiunque egli sia, pensi a me solo, non alle nozze della figlia o alla notte con l’amante e alle insidie del nemico o al processo o alla casa o al podere o al tesoro; e, almeno finché legge, voglio che sia con me.
Se è preoccupato dai suoi affari, differisca la lettura; quando si avvicinerà ad essa, getti lontano da sé il peso degli affari e la cura del patrimonio …
Non voglio che apprenda senza fatica ciò che senza fatica non ho scritto».
Francesco Petrarca, Familiarium rerum libri (Ai familiari), XIII, 5, 23.
«Io non tengo in conto il modo in cui mi sono espresso,
purché abbia vissuto bene:
gloria effimera è cercar fama solo nel barbaglio delle parole».
Francesco Petrarca, Epistoia ai Posteri, c. 1351
Lettere senili – Liber Liber
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