Una rivista ha bisogno di tempo per nascere e per crescere. Ha bisogno soprattutto di un particolare complesso di elementi spirituali, culturali, sociali nel cui seno l’idea stessa possa germinare e trovare alimento per il suo sviluppo.

Antiporta

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«È proprio del buon cittadino
preferire le parole che salvano
alle parole che piacciono».
Demostene



«Parole senza pensieri
mai non giungono al cielo».
W. Shakespeare,
Amleto,
Atto III, Scena IV

 

Una rivista ha bisogno di tempo per nascere e per crescere.
Ha bisogno soprattutto di un particolare complesso di elementi spirituali, culturali, sociali
nel cui seno l’idea stessa possa germinare e trovare alimento per il suo sviluppo.
Occore poi uno stimolo, un impulso capace di attivare sensibilità intelletuali,
offrendo prospettive culturali capaci di intercettare le autentiche domande di senso
e di tentare risposte originali e pertinenti.

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Per cercare di costruire nuovi orizzonti di senso
occorre in primo luogo non accettare quanto sostengono
i profeti dell’avvento di un mondo senza Spirito,
un mondo cioè di individui non più formati dalla memoria di tradizioni e culture anteriori,
e perciò in totale balìa dell’immediatezza degli eventi,
senza un’identità etica e sociale ed una struttura morale a cui riferirli.

* * *
Mentre lavoriamo intorno alla definizione di ogni numero di Koinè,
impariamo abbastanza da trovarla insufficiente.
Impariamo quanto sia inadeguato oggi anche il più vasto sapere
se rimane esclusivamente specialistico.

* * *
In ogni libro è racchiusa una scommessa contro l’oblio,
una sfida contro il silenzio.

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Koinè è in cammino,
in ascolto, soprattutto alla ricerca di relazione.
Potrà vivere
nel dialogo e nel confronto con i singoli e con le comunità,
auspicando diventi uno strumento condiviso.