Johanna Mockel Kinkel (1810-1858) – «Freiheit, Liebe und Dichtung». Libertà, Amore e Poesia.
Compositrice, pianista, direttore corale, poeta, giornalista, romanziere, insegnante di musica e storica, rivoluzionaria, Johanna Kinkel (Mockel), nacque l’8 luglio 1810 a Bonn. Nel 1832 sposò il mercante di musica di Colonia Johann Paul Mathieux, ma in meno di sei mesi il rapporto era finito. Dopo un lungo periodo di depressione debilitante, Johanna fu in grado di riprendere la sua carriera artistica. Dorothea Schlegel fece in modo che incontrasse Felix Mendelssohn nel 1836. La incoraggiò fortemente a intraprendere una carriera musicale. Seguendo il suo consiglio, si trasferì a Berlino e studiò con Karl Böhmer e Wilhelm Taubert. Frequenta i circoli letterari e si esibisce nei Sunday Musical di Fanny Hensel. Critici importanti, tra cui Ludwig Rellstab e Robert Schumann, scrissero brillantemente sulle sue composizioni. È direttore d’orchestra, esecutore e compositore con vari gruppi musicali da camera e complessi vocali. Il Gesangverein di Johanna fu uno dei primi gruppi corali in Germania ad essere diretto da una donna. Nel 1842, divorziata cattolica, sposò il teologo protestante, poeta e docente universitario Gottfried Kinkel. Insieme hanno fondato un gruppo letterario, il Maikäferbund. I circoli letterari e musicali di Johanna Kinkel si dissolsero nel 1848, anno dello sconvolgimento rivoluzionario in Germania. Gottfried Kinkel fu scelto dall’elettorato democratico per rappresentare Bonn nell’Assemblea nazionale di Berlino. Lì fu arrestato e condannato a morte per le sue attività politiche. Johanna, con l’aiuto di Bettina von Arnim e altri, riuscì a far trasformare la sua condanna a morte e cambiarla in ergastolo. Karl Schurz, organizzò la fuga di Gottfried dalla prigione di Spandau e lo aiutò fuggire in esilio a Londra. Johanna e i loro quattro figli si unirono a lui nel 1851.
I Kinkel divennero presto il riferimento politico e culturale della comunità tedesca espatriata. Per guadagnarsi da vivere Johanna, il cui inglese era molto buono, teneva lezioni di piano, insegnava canto a bambini piccoli e pubblicò due libri sull’educazione musicale. Diresse un coro e scrisse musica, libretti, poesie e un romanzo di due volumi. Scrisse un articolo su Frédéric Chopin come compositore e un altro sulle opere di Felix Mendelssohn pubblicati dopo la sua morte.
Le parole Freiheit, Liebe und Dichtung (Libertà, Amore e Poesia) sono state incise sulla sua lapide.