Primo Levi (1919-1987) – Ogni tempo ha il suo fascismo

Primo_Levi

Primo_Levi

«Ogni tempo ha il suo fascismo: se ne notano i segni premonitori dovunque la concentrazione di potere nega al cittadino la possibilità e la capacità di esprimere ed attuare la sua volontà. A questo si arriva in molti modi, non necessariamente col terrore dell’intimidazione poliziesca, ma anche negando o distorcendo l’informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la scuola, diffondendo in molti modi sottili la nostalgia per un mondo in cui regnava sovrano l’ordine, ed in cui la sicurezza dei pochi privilegiati riposava sul lavoro forzato e sul silenzio forzato dei molti».

Primo Levi, Un passato che credevamo non dovesse tornare più, in: Corriere della sera, 8 maggio 1974.

Claudio Abbado (1933-2014) – Nell’arte e nella letteratura di un paese ho imparato a comprenderne meglio anche la musica

Claudio_Abbado_1

«Avvicinandomi all’arte e alla letteratura di un paese ho imparato a comprenderne meglio anche la musica. Quando studiavo le opere di Musorgskij come il Boris Godunov o la Khovanscina ritrovavo la disperazione e insieme la fantasia della cultura russa che avevo amato nelle pagine di Puskin, Gogol’, Dostoevskij, Cecov, Tolstoj o Pasternak. […]».

Claudio Abbado, La musica scorre a Berlino. Conversazioni con Lidia Bramani, Bompiani, 2015.

Musica scorre a Berlino

Musica sopra Berlino