Bianca Guidetti Serra (1919-2014) – Gli antichi ritenevano che l’amicizia, pur essendo qualcosa di divino, non richiedesse né altari né templi; doveva stare solo nel cuore degli uomini.

Bianca Guidetti Serra 01

Coperta 265

Bianca Guidetti Serra, Primo Levi, l’amico

Cura e postfazione di Daniele Orlandi:
A voi la fiaccola! Primo Levi e Bianca Guidetti Serra.

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Agli amici

«Cari amici, qui dico amici
Nel senso vasto della parola:
Moglie, sorella, sodali, parenti,
Compagne e compagni di scuola,
Persone viste una volta sola
O praticate per tutta la vita:
Purché fra noi, per almeno un momento,
Sia stato teso un segmento,
Una corda ben definita.

Dico per voi, compagni d’un cammino
Folto, non privo di fatica,
E per voi pure, che avete perduto
L’anima, l’animo, la voglia di vita.
O nessuno, o qualcuno, o forse un solo, o tu
Che mi leggi: ricorda il tempo
Prima che s’indurisse la cera,
Quando ognuno era come un sigillo.
Di noi ciascuno reca l’impronta
Dell’amico incontrato per via;
In ognuno la traccia di ognuno.
Per il bene od il male
In saggezza o in follia
Ognuno stampato da ognuno.

Ora che il tempo urge da presso,
Che le imprese sono finite,
A voi tutti l’augurio sommesso
Che l’autunno sia lungo e mite».

Primo Levi

 


Bianca Guidetti Serra in una foto giovanile

Bianca Guidetti Serra in una foto giovanile


Bianca con Primo Levi a Cortina_bb

Bianca con Primo Levi


Cartolina Di P. Levi dal treno per auschwitz

Cartolina firmata da P. Levi, Vanda Maestro e Luciana Nissim dal treno per Auschwitz, e indirizzata a Bianca Guidetti Serra (24-2-1944) [Collezione Bianca Guidetti Serra]: «Cara Bianca, tutti in viaggio alla maniera classica – saluta tutti – a voi la fiaccola. Ciao Bianca, ti vogliamo bene. Primo, Vanda, Luciana. Bolzano, 23-2. VINCEREMO»


Bianca, l'avvocato

Bianca, l’avvocato

bianca_guidetti_serra1


 Alcuni suoi libri

Compagne01

Compagne02

Bianca Guidetti Serra,
Compagne. Testimonianze di partecipazione politica femminile, Torino, Einaudi, 1977
Risvolto di copertina
Quando Bianca Guidetti Serra decise di fare le interviste che formano ora questo libro, intendeva semplicemente documentare per l'area di Torino la partecipazione attiva alla Resistenza dei «Gruppi di difesa della donna e per l'assistenza ai combattenti per la libertà» costituitisi nel dicembre del 1943, primo nucleo di quella che sarà poi l'Unione donne italiane. La scelta di queste compagne per il colloquio, avverte la Guidetti Serra nella sua densa Premessa, era avvenuta casualmente, in base a rapporti avuti durante e dopo la Resistenza, a legami di affinità politica, di conoscenza e di affetto. «Fin dalle prime conversazioni, tuttavia, è emerso che se la partecipazione alla lotta di liberazione, cui si riferivano soprattutto le mie domande, appariva un momento importante della loro vita politica, non era però unico e isolato e soprattutto non era casuale. La scelta antifascista, infatti, nata in anni remoti per le piu anziane, nel 1943-45 per le piu giovani, aveva trovato ragione d'impegno prima della Resistenza, durante e, per quasi tutte, anche dopo. Il proposito iniziale si è quindi naturalmente dilatato e ne è nata una sorta di autobiografia "politica" di ciascuna donna». Anche se nel raccontare le vicende politiche cui hanno partecipato (battaglie, imprese terroristiche, attività di collegamento e di organizzazione, d'informazione, di propaganda; arresti, torture, deportazioni; e poi scioperi, lotte, attività sociale e politico-sindacale dopo la Liberazione) mettono deliberatamente in ombra, e spesso tacciono, la loro piú intima storia di donne, tutte si riferiscono al proprio «vissuto», alla propria esperienza soggettiva ed emotiva piu che al quadro storico-politico generale. Per questo le interviste vanno lette anche come pezzi complementari di una piú generale memoria di lotta di classe a Torino, e diventano piu significative se si cerca di vederle come un contesto.

 


Bianca la rossa

Bianca Guidetti Serra con Santina Mobiglia, Bianca la rossa, Torino, Einaudi, 2009.

Leggi un estratto:

Estratto

I principali eventi del Novecento italiano nelle memorie di una protagonista: dalla Resistenza alle battaglie per i diritti del lavoro, dalla Fiat agli anni del terrorismo fino alle «fabbriche della morte»


banda-cavallero

Bianca Guidetti Serra, Contro l’ergastolo. Il processo alla banda Cavallero,
Edizioni dell’Asino, 2010.

La storia della Banda Cavallero, apparsa nel 1994 in Storie di giustizia, ingiustizia e galera (Linea d’ombra), perché utile a illuminare la realtà contraddittoria del processo penale, il ruolo non rieducativo del carcere e la disumanità di una condanna come quella dell’ergastolo.


Storie di Giustizia, Ingiustizia e Galera

Bianca Guidetti Serra, Storie di Giustizia, Ingiustizia e Galera


SCHEDATURE FIAT 1Bianca Guidetti Serra, Le schedature Fiat. Cronaca di un processo e altre cronache, Rosemberg & Sellier,1984, p. 160. Con prefazine di Stefano Rodotà.

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Il paese dei CelestiniBianca Guidetti Serra, Francesco Santanera (a cura di), Il paese dei Celestini. Istituti di assistenza sotto processo, Einaudi, 1973.

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