Margherita Pieracci Harwell – Si apriva il balcone sull’amata Parigi. Lettere e memoria dalla madre di Simone Weil.

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Si apriva il balcone sull'amata Patigi

Si apriva il balcone sull’amata Patigi

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Margherita Pieracci Harwell, Si apriva il balcone sull’amata Parigi. Lettere e memoria dalla madre di Simone Weil, Poiesis Editrice, 2017.

Alla fine degli anni Cinquanta, una ragazza italiana colpita dalla lettura di alcune pagine di Simone Weil si reca a Parigi per ritrovare le tracce della filosofa francese ormai scomparsa, nei manoscritti inediti e più nel vibrante ricordo di sua madre, Selma Weil. Sarà l’incontro con la Madre a rivelare a Margherita Pieracci come fosse naturale e inevitabile per Simone raggiungere, in una vita breve ed intensa, una rara identità di rigore e semplicità, nello stile come nel pensiero.

Seduta accanto a M.me Weil, che alterna la copia di meravigliosi frammenti all’ascolto assoluto di Albinoni e Monteverdi e a evocazioni ora commoventi ora lievi di storie familiari, la ragazza intuirà come Simone abbia potuto raggiungere ancora bambina la percezione di cosa fossero giustizia o attenzione — l’attenzione, ad esempio, che apprese dal modo in cui la madre ascoltava la musica, con tutta l’anima, senza possibili frange di distrazione; la carità e la giustizia che regnavano in quella casa e si offrivano a chi era fuori. E l’onnipresenza della bellezza: come penetrava nella camera di Simone la limpida luce di Parigi fissata nel Prologue.

Questo, qui, si tenta di condividere, offrendo le lettere di M.me Weil, presentando i suoi amici, e un po’ di quell’atmosfera.


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William Blake (1757-1827) – Vedere un Mondo in un granello di sabbia, e un Cielo in un fiore selvatico, tenere l’Infinito nel cavo della mano e l’Eternità in un’ora.

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«Vedere un Mondo in un granello di sabbia,
E un Cielo in un fiore selvatico,
Tenere l’Infinito nel cavo della mano
E l’Eternità in un’ora».

 

William Blake, Auguries of Innocence

 


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Giacomo Leopardi (1798-1837) – Come l’uomo dimostra la grandezza e la potenza dell’umano intelletto, l’altezza e nobiltà sua, l’immensa capacità della sua mente.

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«Niuna cosa maggiormente dimostra la grandezza e la potenza dell’umano intelletto, né l’altezza e nobiltà dell’uomo, che il poter l’uomo conoscere e interamente comprendere e fortemente sentire la sua piccolezza.
Quando egli, considerando la pluralità de’ mondi, si sente essere infinitesima parte di un globo ch’è minima parte d’uno degli infiniti sistemi che compongono il mondo, e in questa considerazione stupisce della sua piccolezza, e profondamente sentendola e intentamente riguardandola, si confonde quasi col nulla, e perde quasi se stesso nel pensiero della immensità delle cose, e si trova come smarrito nella vastità incomprensibile dell’esistenza; allora con questo atto e con questo pensiero egli dà la maggior prova possibile della sua nobiltà, della forza e della immensa capacità della sua mente, la quale rinchiusa in sì piccolo e menomo essere, è potuta pervenire a conoscere e intender cose tanto superiori alla natura di lui, e può abbracciare e contener col pensiero questa immensità medesima della esistenza e delle cose».

Giacomo Leopardi, Zlibaldone di pensieri. a cura di Fiorenza Ceragioii e Monica Ballerini, Zanichelli, Bologna 2009. pp. 3171-3172.


Giacomo Leopardi – Cos’è la lettura per l’arte dello scrivere
Giacomo Leopardi (1798-1837) – Trista quella vita (ed è pur tale la vita comunemente) che non vede, non ode, non sente se non che oggetti semplici, quelli soli di cui gli occhi, gli orecchi e gli altri sentimenti ricevono la sensazione
Giacomo Leopardi (1798-1837) – La felicità non è che la perfezione, il compimento della vita.
Giacomo Leopardi (1798-1837) – Un sorriso e una poesia possono aggiungere un filo alla trama brevissima della vita, accrescendo la nostra vitalità.
Giacomo Leopardi (1798-1837) – La più sublime, la più nobile tra le Fisiche scienze ella è senza dubbio l’Astronomia. L’uomo s’innalza per mezzo di essa come al di sopra di se medesimo.
Giacomo Leopardi (1798-1837) – «Dialogo della Moda e della Morte». La moda appartiene perciò a quel tipo di fenomeni che tendono a un’estensione illimitata. Cara Morte, mostri di non conoscere la potenza della Moda, perché ho messo nel mondo tali ordini e tali costumi, che la vita stessa, così per rispetto del corpo come dell’animo, è più morta che viva.
Giacomo Leopardi (1798-1837) – Parlerò della miseria umana, degli assurdi della politica, dei vizi e delle infamie non degli uomini ma dell’uomo.

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Adolfo Pérez Esquivel – La resistenza del popolo Mapuche al gruppo latifondista Benetton. Il cammino da percorrere è quello della resistenza e della dignità.

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La società Benetton ha acquisito nel 2003, mediante Edizione Holding (la Finanziaria della Famiglia Benetton), The Argentine Southern Land Company Limited una compagnia in origine inglese, dal 1982 argentina, che aveva la proprietà di circa 900.000 ettari di Patagonia Argentina.

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Mapuche in marcia contro il latifondista Benetton.

 

 

Resistir en la Esperanza

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«Nelle province della Patagonia Benetton possiede all’incirca un milione di ettari, eppure non pago della propria condizione di latifondista, continua ad aggiungere nuove aree, a costo di espellere le comunità mapuche. […]

I MAPUCHE resistono all’invasione e all’esproprio. Il termine “mapuche” significa “gente della terra” (“mapu” è terra, “che” è gente). Togliere a questo popolo le terre ancestrali, dove riposano gli antenati e dove risiede la memoria, è condannarlo a morte. Le autorità nazionali e provinciali non rispettano i popoli indigeni; al contrario, vogliono imporre le proprie politiche neoliberiste con la violenza, calpestando i diritti umani e quelli dei popoli […]. Benetton può contare sull’appoggio complice delle forze di polizia, del governatore di Chubut e di quelli di altre province patagoniche, il tutto con il consenso del governo nazionale. […] Benetton ha chluso i cammini e ha recintato i terreni, impedendo ai mapuche di condurre le mandrie al pascolo e alle pozze d’acqua; sostiene che quelle terre appartengono all’impresa italiana della Compañía de Tierras del Sur Argentino,con migliaia e migliaia di pecore, piantagioni di soia, attività minerarie, esplorazione e sfruttamento di risorse petrolifere e idriche.
[…] Il LONCO FACUNDO HUALA rivendica i diritti ancestrali e la preservazione dei luoghi sacri; ha organizzato la resistenza di fronte alla politica del governo e dell’impresa Benetton. Quello che accade in Patagonia non è un fatto isolato. Il paese conta gravi precedenti quanto a persecuzione e repressione dei popoli originari, con totale pregiudizio per le loro culture, identità, valori spirituali e sociali; moltissime furono le vittime della campaña del desierto (conquista del deserto), negli anni 1830; si cercò di completare Purtroppo, nemmeno il XXI secolo sembra aver spazzato via il razzismo e il disprezzo nei confronti degli abitanti originari dell’America latina. Benetton sta continuando in questo secolo la spoliazione e l’espulsione dei mapuche. […] Espellendo i mapuche dai loro territori si uccidono i loro valori, la loro cultura, la loro spiritualità. Li si condanna a morte. La speranza non muore mai e il cammino da percorrere è quello della resistenza e della dignità».

Adolfo Pérez Esquivel, il manifesto, 30-03-2017, traduzione Marinella Correggia.

La forza della speranza

La forza della speranza

Bandiera del Mapuche

Bandiera del Mapuche


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