Cristina Campo ci dice che l’essere umano ha la sua nobiltà nella lingua. La parola è il destino dell’essere umano. Il linguaggio è bellezza che racchiude e rivela echi di dimensioni altre. La bellezza è speranza, perché in essa risplende la possibilità di un mondo altro. L’indifferenza per il linguaggio e per il pensiero comportano la rimozione della poesia.



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M. Ludovico Dolce, Dialogo nel quale si ragiona del modo di accrescere e conservar memoria, Venezia 1562.
M. Ludovico Dolce, Dialogo nel quale si ragiona del modo di accrescere e conservar memoria, Venezia 1562.

Mario Vegetti – «Comunità giusta, politica dell’anima e dimensione dell’utopia in Platone». Riplasmare la propria forma di vita nella prospettiva e nell’orizzonte della città giusta, quella formata da soggetti che riconfigurano moralmente se stessi e costruiscono un legame comunitario nella critica alla società dell’interesse e della prevaricazione, nell’apertura a una comunità di ragione, nella quale ognuno trovi anche, e intanto, le ragioni – che non possono venire disgiunte da una speranza di felicità – per governare se stesso.

indicepresentazioneautoresintesi

M. Ludovico Dolce, Dialogo nel quale si ragiona del modo di accrescere e conservar memoria, Venezia 1562.
M. Ludovico Dolce, Dialogo nel quale si ragiona del modo di accrescere e conservar memoria, Venezia 1562.