Nikolaj Gavrilovič Černyševskij (1828-1889) – Bellezza è la vita come dovrebbe essere nella intera realtà, al punto di diventare necessità.
«Bellezza è la vita come dovrebbe essere
nella intera realtà,
al punto di diventare necessità. […]
E l’amore, tu lo sai,
non è che il desiderio di veder felice chi si ama.
Ora, senza libertà non esiste amore».
Nikolaj Gavrilovič Černyševskij, Che fare?, Introduzione di Eleonora Fiorani e Francesco Leonetti. Traduzione di Federico Verdinos, Garzanti, 1974 (2004).
Risvolto di copertina
Mosso dalla sua opposizione all'idealismo, Cernysevskij pose alla base del romanzo Che fare? il rapporto uomo-donna inteso come rapporto basilare della società, attraverso il quale filtrò e analizzò i problemi del vivere sociale: uguaglianza tra i sessi, organizzazione del lavoro, analisi critica delle convenzioni. Questo romanzo sociale, scritto nel 1863 nella fortezza di Pietro e Paolo a Pietroburgo – dove lo scrittore era stato rinchiuso per la sua attività e i suoi scritti critici sovversivi – ebbe una straordinaria efficacia rivoluzionaria, specie tra i giovani. Fu conosciuto attraverso copie clandestine e apparve integralmente e pubblicamente solo nel 1905.
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