Edouard Manet (1832-1883) – Jeune fille dans un jardin.
Edouard Manet, Jeune fille dans un jardin, 1881.
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«Chi non spera quello che non sembra sperabile non potrà scoprirne la realtà, poiché lo avrà fatto diventare, con il suo non sperarlo, qualcosa che non può essere trovato e a cui non porta nessuna strada». Eraclito
Edouard Manet, Jeune fille dans un jardin, 1881.
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Delphin Enjolras, Le Roman d’amour.
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Edgar Degas, Dancer Resting, 1880.
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Marguerite Gérard, Lady Reading in an Interior.
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Chase William Merritt, Lady in Brown.
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Henri Fantin Latour, Donna che legge.
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Lettera di Osip Ėmil’evič Mandel’štam all’amico Lev S. Vygotskij , 1923.
«La libreria della prima infanzia ti accompagna per tutta la vita. La disposizione dei ripiani, la scelta dei libri, il colore delle rilegature, li percepisci come colore, altezza e disposizione della letteratura universale».
Osip Ėmil’evič Mandel’štam, Il rumore del tempo, a cura di Daniela Rizzi, Adelphi, 2014.
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Edmund Charles Tarbell, Girl Reading, 1909.
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«Considero la cultura e l’educazione una condizione indispensabile per la costruzione di uno spirito di cittadinanza responsabile; l’educazione è la colonna portante di tutto: bisogna investire nelle scuole, incoraggiare la lettura. Questo vale anche per i paesi europei […].L’esperienza della Carovana dei libri mi conferma in ogni occasione il valore dell’apertura delle menti e di una conoscenza accessibile a tutti. La cultura non può essere qualcosa di riservato alle élite, deve essere parte integrante della nostra vita quotidiana».
La Libraia di Marrakech
Jamila Hassoune
2012, 144 p., ill., brossura
Mesogea
Un’infanzia che trascorre tra le mura di casa, ma insieme a tanti libri. Poi la casa diventa una libreria, a Marrakech, e un giorno la libreria impara a camminare, diventa una carovana che porta libri, storie, autori in giro per i villaggi del Nord Atlante e del Sud del Marocco.
The Caravan-Librarian Conversation: Jamila Hassoune, Marocco
October 26, 2012
Inspirational Friday: Weekly conversations with inspirational women
Carovana del Dialogo
Intervista a Jamila Hassoune
UNA CITTÀ n. 219 / 2015 febbraio
I giovani maghrebini che vivono in Europa, nella stragrande maggioranza, hanno condannato gli attentati parigini, ma contemporaneamente hanno avuto una reazione di paura per come da quel giorno in poi sarebbero stati visti i musulmani; il problema non sta nell’Islam, ma nell’ignoranza e nella mancanza di un’educazione che incoraggia la libertà d’espressione; il ruolo fondamentale dell’istruzione e l’importanza di offrire modelli positivi.
«Carovana del dialogo», la Carovana dei libri in Marocco: Intervista a Jamila Hassoune.
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