María Zambrano (1904-1991) – Il compiuto riconoscimento di ciò che siamo è sempre preceduto dal sofferto confronto con l’altro.

Maria Zambrano 040

«Il compiuto riconoscimento di ciò che siamo,
è sempre preceduto dal sofferto confronto con l’altro,
avvertito insieme fuori di noi e in noi,
per effetto di quella sorta di compartecipazione,
anteriore alla definizione dell’individuo,
di cui la tragedia è espressione»..

M. Zambrano, El hombre y lo divino, F.C.E., México 1995. In versione italiana: L’uomo e il divino, intr. di V. Vitiello, Lavoro, Roma 2001, p. 247.


Maria Zambrano – La virtù della delicatezza
Maria Zambrano (1904-1991) – Il silenzio che accoglie la parola assoluta del pensiero umano diventa il dialogo silenzioso dell’anima con se stessa.
Maria Zambrano (1904-1991) – Saper guardare un’icona significa liberarne l’essenza, portarla alla nostra vita
María Zambrano (1904-1991 – Il punto dolente della cultura moderna è la sua mancanza di trasformazione della conoscenza pura in conoscenza attiva, che possa alimentare la vita dell’uomo di ciò che necessita.
María Zambrano (1904-1991) – L’amore è l’elemento della trascendenza umana. Originariamente fecondo, quindi, se persiste, creatore di luce, di vita, di coscienza. È l’amore a illuminare la nascita della coscienza.
María Zambrano (1904-1991) – La vita ha bisogno di rivelarsi, di esprimersi: se la ragione si allontana troppo, la lascia sola, se assume i suoi caratteri, la soffoca.
María Zambrano (1904-1991) – Vivere come figli è qualcosa di specificatamente umano; solo l’uomo si sente vivere a partire dalle sue origini e a queste si rivolge con rispetto. Se è così, non dovremmo temere che, smettendo di essere figli, smetteremo anche di essere uomini?
María Zambrano (1904-1991) – La cosa più umiliante per un essere umano è sentirsi portato, trascinato, senza possibilità di scelta, senza poter prendere alcuna decisione.
María Zambrano (1904-1991) – La violenza vuole, mentre la meraviglia non vuole nulla, le è estraneo e perfino nemico tutto quanto non persegue il suo inestinguibile stupore estatico.
María Zambrano (1904-1991) – Sogno e destino della pittura. Dal sogno la pittura ha la sua nascita. Perché essa è nata nelle caverne. I sogni hanno bisogno di salvarsi. E un sogno salvato è un sogno visibile.
María Zambrano (1904-1991) – L’esperienza precede ogni metodo. Ma il metodo si dà fin dal principio in una determinata esperienza, che proprio in virtù di ciò arriva ad acquistare corpo e forma, figura.
María Zambrano (1904-1991) – La vera musica non può essere trovata in un dogma, ma in un uomo concreto che percepisce con la sua armonia interiore l’armonia del mondo.
María Zambrano (1904-1991) – La finalità si sveglia, e quando arriva così è un tipico risveglio: da uno stato di abulia o dal lasciarsi vivere, ci svegliamo facendoci sentire che dobbiamo agire.
María Zambrano (1904-1991) – Vivere come figli è qualcosa di specificatamente umano; solo l’uomo si sente vivere a partire dalle sue origini e a queste si rivolge con rispetto.
María Zambrano (1904-1991) – Persona è colui che nella vita lascia intravedere, con la sua stessa vita, che un senso superiore ai fatti fa acquisire ad essi significato configurandoli in un’immagine: affermazione di una libertà imperitura pur nell’imporsi delle circostanze.
María Zambrano (1904-1991) – Il pensiero filosofico ci permette di osare sentire. La Filosofia nasce dalla necessità che la vita umana ha di trasparenza e di visibilità. È intimità che aspira a farsi visibile, solitudine che vuole essere comunità nella luce.
María Zambrano (1904-1991) – La delicatezza è una virtù eminentemente sociale, è un frutto ultimo dello spirito umano. Là dove appare, è imperitura.
María Zambrano (1904-1991) – La vita ha bisogno della parola. Se si pensa è perché la vita ha bisogno della parola che la rischiari, della parola che la potenzi, che la innalzi.
María Zambrano (1904-1991) – Il passato in quanto tale, appare e al tempo stesso si integra, emergono da esso nuove possibilità, poiché il passato feconda al tempo stesso in cui è fecondato, crea un piano temporale nuovo è più complesso. Più complesso e più prossimo all’unità.

M. Ludovico Dolce, Dialogo nel quale si ragiona del modo di accrescere e conservar memoria, Venezia 1562.
M. Ludovico Dolce, Dialogo nel quale si ragiona del modo di accrescere e conservar memoria, Venezia 1562.

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Copertine e schede editoriali (051-060) – Gianfranco La Grassa, Massimo Bontempelli, Costanzo Preve, Andrea Cavazzini.

051-060

051
Gianfranco La Grassa, La tela di Penelope. Conflitto, crisi e riproduzione nel capitalismo. ISBN 88-87296-65-60, 1999, pp. 144, formato 140×210 mm., Euro 10 – Collana “Divergenze” [27]. In copertina: P. Picasso, Natura morta con sedia impagliata, 1912. Olio su tela cerata applicata sulla tela, cm 25×37. Collezione privata.

052
Gianfranco La Grassa, Dai Tre Mondi alla “globalizzazione capitalistica”. 1998, pp. 32, formato 140×210 mm., Euro 5 – Collana “Divergenze” [1]. In copertina: Edvard Munch, Vampiro; litografia, 1900.

053
Massimo Bontempelli-Costanzo Preve, Gesù uomo nella storia, Dio nel pensiero. ISBN 88-87296-01-4, 1997, pp. 320, formato 140×210 mm., Euro 15 – Collana “La Crisalide” In copertina: H. Matisse, Icaro.

054
Massimo Bontempelli – Costanzo Preve, Nichilismo Verità Storia. Un manifesto filosofico della fine del XX secolo.
ISBN 88-87296-00-6, 1997, pp. 192, formato 140×210 mm., Euro 10 – Collana “La Crisalide”. In copertina: Disegno di M. Vulcanescu.

055
Costanzo Preve, I secoli difficili. Introduzione al pensiero filosofico dell’Ottocento e del Novecento.
ISBN 88-87296-32-4, 1999, pp. 192, formato 170×240 mm., Euro 10. In copertina: R. Magritte, Le domaine enchanté.

056
Costanzo Preve, L’educazione filosofica. Memoria del passato – Compito del presente – Sfida del futuro.
ISBN 88-87296-73-1, 2000, pp. 168, formato 170×240 mm., Euro 10. In copertina: Raffaello, Platone e Aristotele. Particolare dalla Scuola di Atene.

057
Andrea Cavazzini, Teoria, Ideologia, Storia. Note critiche su un inedito di Althusser.
ISBN 88-87296-22-7, 1998, pp. 48, formato 140×210 mm., Euro 5 – Collana “Divergenze” [7]. In copertina: Alchimisti al lavoro intorno ad un alambicco di distillazione; illustrazione xilografica dal De Secretis Naturae (1544) di Philip Ulstadt.

058
Gianfranco La Grassa, L’imperialismo. Teoria ed epoca di crisi. ISBN 88-88172-17-3, 2003, pp. 80, formato 170×240 mm., Euro 10 – Collana “Divergenze” [35]. In copertina: Victor Vasarely, Arlecchino, 1935. Galleria Denise Renè, Parigi.

059
Costanzo Preve, Un secolo di marxismo. Idee e ideologie. ISBN 88-88172-29-7, 2003, pp. 208, formato 170×240 mm., Euro 15 – Collana “Divergenze” [36]. In copertina: R. Magritte, Il grande secolo.

060
Costanzo Preve, Le avventure dell’ateismo. Religione e materialismo oggi. ISBN 88-87296-66-9, 1999, pp. 64, formato 140×210 mm., Euro 7 – Collana “Divergenze” [22]. In copertina: La quinta tromba (Apoc., 1-12), Bamberg, Staatsbibliothek, miniatura.

M. Ludovico Dolce, Dialogo nel quale si ragiona del modo di accrescere e conservar memoria, Venezia 1562.
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