Iris Murdoch (1919-1999) – La virtù che eccelle gratuitamente ci sorprende nell’arte così come fa spesso nella vita reale. Bisogna essere buoni senza secondi fini

Murdoch

Esistenzialisti e mistici

La virtù che eccelle gratuitamente, senza un fine preciso, slegata dalla religione e dalla società, ci sorprende nell’arte così come fa spesso nella vita reale: la gentilezza di Patroclo nel pieno di una guerra cruenta, la fedeltà di Cordelia in una corte di adulatori. L’estrema casualità della vita umana e l’evidenza della morte rendono forse sempre la virtù, nel momento in cui vengono rimossi i suoi illusori fondamenti, qualcosa di gratuito, ma anche qualcosa che è assolutamente in primo piano nella nostra esistenza, insieme a beni evidenti come mangiare e non avere paura. Ed è in questo modo, credo, che essa si manifesta nella migliore letteratura. La bontà è indispensabile, bisogna essere buoni senza secondi fini, per ragioni immediate e ovvie, perché qualcuno ha fame o qualcuno sta piangendo.

Iris Murdoch, Esistenzialisti e mistici. Scritti di filosofia e letteratura, a cura di P. Corradi, Il Saggiatore, Milano, 2006, p. 241.



 

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