Miguel Hernández – «Tristi guerre se non è d’amore l’impresa. Tristi. Tristi. Tristi armi se non sono parole. Tristi. Tristi. Tristi uomini se non muoiono d’amore. Tristi. Tristi». Il poeta che lottò e scrisse sul campo e nel carcere fascista di Francisco Franco.
Tristi guerre
se non è d’amore l’impresa.
Tristi. Tristi.
Tristi armi se non sono parole.
Tristi. Tristi.
Tristi uomini se non muoiono d’amore.
Tristi. Tristi.
Miguel Hernández
Ma c’è un raggio di sole nella lotta,
che lascia per sempre l’ombra sconfitta.
Miguel Hernández
La lucciola in amore
brilla di più.
La donna senza l’uomo
spenta se ne va.
Spento cammina l’uomo
senza luce di donna.
La lucciola in amore
si vede già.
Miguel Hernández
Un altro grande poeta spagnolo, Juan Ramón Jiménez, scriveva di Hernández:
«I poeti non erano convinti di quel dicevano.
Erano signorini, imitazioni di guerriglieri che portavano a spasso fucili e pistole giocattolo per Madrid,
vestiti con tute blu ben stirate.
L’unico poeta, allora giovane, che lottò e scrisse sul campo e in carcere fu Miguel Hernández».
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