La pena di morte viva: Ergastolo, 41 bis e diritto penale del nemico. Incontro-Dibattito il 13 maggio a Bologna.

La pena di morte viva 01

Lunedì 13 Maggio – ore 16.30

Aula III – Palazzo Malvezzi – Via Zamboni, 22 Bologna

La pena di morte viva: Ergastolo, 41 bis e diritto penale del nemico


Nel corso dell’ultimo secolo i paesi che hanno approvato la cancellazione della pena di morte, a vantaggio di misure detentive, hanno salutato il cambiamento come un passo in avanti nella tutela dei diritti civili. Ma l’ergastolo, la pena senza fine, è veramente una misura più umana? Elton Kalica ha deciso di scrivere della vita dei detenuti per aprire piccole finestre che permettano agli sguardi distratti della gente fuori di fermarsi un attimo e guardare dentro. Avvalendosi dei concetti di habitus ed ethos introdotti dal sociologo Pierre Bourdieu, Kalica raccoglie le testimonianze dei carcerati e riflette sulla disumanità dell’ergastolo ostativo.

Interventi di:

Elton Kalica

Elton Kalica è dottore di ricerca presso l’Università di Padova in “Scienze Sociali, Interazioni, comunicazione e costruzioni culturali”, ha svolto una ricerca sul tema dell’Ergastolo ostativo. Collabora all’organizzazione scientifica del Master di 1° livello in Criminologia critica e sicurezza sociale, devianza, istituzioni e interazioni psico-sociali. Membro del comitato redazionale della rivista “Ristretti Orizzonti” e dell’Associazione Antigone Veneto, ha curato, con Simone Santorso, Farsi la galera. Spazi e culture del penitenziario (2018).



Alvise Sbraccia

Alvise Sbraccia è ricercatore in SPS12 presso il dipartimento di Scienze Giuridiche dell’università di Bologna, dove tiene corsi in materie socio-criminologiche. Attraverso metodi prevalentemente qualitativi ha svolto ricerche sociologiche sui processi di criminalizzazione dei migranti, sul recidivismo penale, sul sistema di relazioni nelle strutture penitenziarie, sui dispositivi di controllo e segregazione in ambito urbano, sulla giustizia minorile e sul sentencing penale. Negli ultimi anni ha dedicato la sua attenzione all’evoluzione teorica della criminologia post-coloniale e al dibattito sociologico in tema di radicalizzazione. Inserito nei comitati di redazione delle riviste scientifiche “Studi sulla questione criminale” e “Antigone”, è membro dell’Osservatorio nazionale sulle condizioni di detenzione dell’associazione Antigone e ne coordina il comitato scientifico. Dal 2006 è rappresentante nazionale presso lo European Group for the Study of Deviance and Social Control”. Ha collaborato con il master in Criminologia critica e sicurezza sociale fin dalla prima edizione ed è attualmente membro del suo comitato ordinatore.



Stefano Anastasia

Stefano Anastasia, Università di Perugia, Garante dei Detenuti Lazio e Umbria, presidente di Antigone ai tempi in cui fu elaborata dall’associazione nel 1999 la prima proposta di legge diretta alla istituzione dell’ombudsman, direttore del primo ufficio locale di tutela dei diritti dei detenuti in Italia istituito dal comune di Roma nel 2003, promotore del Difensore Civico dei detenuti della stessa associazione che, dal 2008, ha seguito migliaia di casi, ricercatore in filosofia del diritto all’Università di Perugia, grande esperto e conoscitore del sistema penitenziario.


Rosa Ugolini

Rosa Ugolini, Avvocato, si è laureata con una tesi in diritto penitenziario: “Ergastolo: storia, profili d’incostituzionalità e prospettive di superamento”. Fa parte del Comitato Direttivo dell’Associazione Al-Sirat di promozione sociale per i diritti dei Migranti.