Rita Di Leo – Gli uomini del lavoro appaiono essere divenuti quasi ovunque estranei alle visioni dei filosofi-re, e immersi nell’antropologia culturale dell’uomo della moneta.

Rita Di Leo 01
L'età della moneta

L’età della moneta

 

«Gli uomini del lavoro appaiono essere divenuti quasi ovunque
estranei alle visioni dei filosofi-re,
e immersi nell’antropologia culturale
dell’uomo della moneta».

 

Rita Di Leo, L’età della moneta. I suoi uomini, il suo spazio, il suo tempo, il Mulino, 2017.


Quarta di copertina

Una storia di mutevoli rapporti di forza tra uomini della moneta, della spada, del lavoro, dei libri, fra élite economiche ed élite politiche. Queste pagine descrivono una parabola che attraverso il feudalesimo, il nazionalismo, l’imperialismo, il socialismo, la democrazia e la finanziarizzazione dell’economia, giunge al tempo nuovo dell’information technology. Grazie agli algoritmi dopo secoli di subalternità dell’economia al potere politico, si è passati al conflitto per la guida della società, che vede prevalere gli «uomini della moneta» con una vittoria di cui la stessa costruzione europea è massima espressione.

 

 

Indice

 

Prologo

Introduzione. Alle porte del castello. Spada e moneta

  1. L’uomo della moneta e l’élite della spada
  2. Gli uomini dei libri nella contesa tra moneta e spada
  3. Dentro il castello. Il che fare degli uomini della moneta
  4. Da mercanti a uomini della moneta
  5. Gli uomini della moneta creano gli uomini del lavoro
  6. Gli uomini del lavoro contro gli uomini della moneta
  7. Chi ha vinto
  8. Chi ha perso
  9. Il castello-mondo. Tra fabbriche e algoritmi
  10. L’uomo della moneta inventa il management
  11. La mano visibile dei manager
  12. Il trionfo degli algoritmi
  13. La Delenda Carthago dell’uomo del lavoro

III. Il castello-mondo. I luoghi del castello

  1. Tante comunità, una società
  2. La politica sotto tutela
  3. Fuori dal castello. Altre comunità, altre società
  4. I confini nel tempo e nello spazio
  5. L’antropos teocratico
  6. Le due immagini dell’uomo
  7. Il castello del XXI secolo. Senza filosofi-re
  8. Il ruolo-guida dell’uomo della moneta
  9. Il popolo dell’uomo della moneta
  10. Fare e avere, avere e fare
  11. Pensare?

Bibliografia

Indice dei nomi

 

 



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N.B. Le immagini e i video sono stati reperiti nel web e quindi considerati di pubblico dominio. Qualora si ritenesse che possano violare diritti di terzi, si prega di scrivere al seguente indirizzo: info@petiteplaisance.it, e saranno immediatamente rimossi.

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Tiziano Fratus – C’è una grammatica che attende soltanto di essere parlata, una lingua che abbiamo dimenticato allontanandoci dal cuore selvatico della nostra immaginazione.

B come Bosco, come i boschi e gli alberi del nostro Paese. Bellezze da contemplare e salvaguardare e che spesso sono in pericolo: perché gli alberi non hanno bisogno di noi. Ma noi abbiamo bisogno di loro.

 

Il bosco è un mondo

Il bosco è un mondo

 

«C’è una grammatica che attende soltanto di essere parlata, una lingua che abbiamo dimenticato allontanandoci dal cuore selvatico della nostra immaginazione: qualcuno la chiama boschese, qualcuno la chiama naturalezza, qualcuno la chiama selvatichezza. Ma non importa il suono delle parole che adottiamo, conta piuttosto il nostro fare ritorno alla radice dell’esistenza, a quel posarsi d’una foglia al suolo, al levarsi del sole, ogni mattina, da dietro le montagne. Siamo parte di questo istinto al movimento, […] un dono immenso».

Tiziano Fratus, Il mondo è un bosco, Einaudi, 2018.

leggi un estratto

 


Tiziano Fratus, incontrando le sequoie millenarie in California e i boschi vetusti ai piedi delle Alpi, ha coniato il concetto di “Homo Radix”, a cui sono seguiti la disciplina della “dendrosofia” e la teoria del “Quinto Umanesimo” che ha sviluppato in diversi libri fra i quali Manuale del perfetto cercatore d’alberi (Feltrinelli), Ogni albero è un poeta (Mondadori), I giganti silenziosi (Bompiani) e L’Italia è un giardino (Laterza). Collabora con i quotidiani «La Stampa» e «il manifesto» e conduce la trasmissione Nova Silva Philosophica su «Radio Francigena». Sue poesie sono state tradotte in 9 lingue e pubblicate in 16 paesi e saranno presto raccolte nell’opera Arborgrammaticus. Per Einaudi ha pubblicato Il bosco è un mondo (2018). Sito: www.homoradix.com



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