Albert Einstein (1879-1955) – Pensare per il piacere di pensare, come per la musica.

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Albert Einstein

«In principio era previsto che diventassi ingegnere, ma il pensiero di dover spendere la mia energia creativa su cose che rendono ancora più raffinata la vita pratica di ogni giorno, con la deprimente prospettiva di una rendita da capitale come obiettivo, mi era insopportabile. Pensare per il piacere di pensare, come per la musica».

Albert Einstein

Antiporta Musica – La musica non è illusione, è rivelazione dell’anima. Suonate sempre con l’anima. Fate del “Clavicembalo ben temperato” di Bach il vostro pane quotidiano. L’arte non diventerà un’ancella del processo scientifico. Uno dei compiti più nobili della teoria, e della teoria musicale, è di risvegliare l’amore per il passato e di aprire, nello stesso tempo, lo sguardo verso il futuro.

Antiporta Musica
Pëtr Il’ič Čajkovskij

La musica non è illusione, è rivelazione. La sua forza risiede nel fatto che ci fa scorgere regni di una bellezza altrimenti irraggiungibile, la cui scoperta ci concilia con la vita. Solo una musica concepita come rivelazione dell’anima, solo una musica scaturita dal tormento dell’artista può toccare gli esseri umani. Chi non crea per intimo impulso, ma mira all’effetto calcolato con l’intenzione di piacere al pubblico, non è artista autentico.

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Robert Schumann

«Suonate sempre con l’anima. Fate del “Clavicembalo ben temperato” di Bach il vostro pane quotidiano. Le leggi della morale sono anche le leggi dell’arte. Nulla di grande si può compiere senza entusiasmo. Non si è mai finito di imparare …».

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Glen Gould

L’arte non diventerà un’ancella del processo scientifico, e sarà capace di esprimere come l’impulso estetico sia privo di età, cioè libero dalle obbedienze che i tempi gli dettano.

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Arnold Schoenberg

Tendiamo al futuro: ci dev’essere nel nostro futuro una perfezione sovrana. Uno dei compiti più nobili della teoria è di risvegliare l’amore per il passato e di aprire, nello stesso tempo, lo sguardo verso il futuro.

Azar Nafisi – La vera democrazia non può esistere senza la libertà di immaginazione. La migliore letteratura ci costringe sempre a interrogarci su ciò che tenderemmo a dare per scontato e mette in discussione tradizioni, credenze che sembravano incrollabili.

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«Il peggior crimine di un regime totalitario è costringere i cittadini, incluse le vittime, a diventare suoi complici […]. L’unico modo di spezzare il cerchio è smettere di ballare con il carceriere».

La migliore letteratura ci costringe sempre a interrogarci su ciò che tenderemmo a dare per scontato e mette in discussione tradizioni, credenze che sembravano incrollabili. Invitai i miei studenti a leggere i testi che avrei loro assegnato soffermandosi sempre a riflettere sul modo in cui li scombussolavano, li turbavano, li costringevano a guardare il mondo, come fa Alice nel paese delle meraviglie, con occhi diversi.
(p. 118)

Un grande romanzo acuisce le vostre percezioni, vi fa sentire la complessità della vita e degli individui, e vi difende dall’ipocrita certezza nella validità delle vostre opinioni, nella morale a compartimenti stagni.
(p. 160)

Eravamo assetati di bellezza, in qualunque forma, anche quella di un film incomprensibile, ultraintellettuale e astratto, senza sottotitoli e sfigurato dalla censura. Era già meraviglioso anche solo ritrovarsi in pubblico, per la prima volta da anni, senza paura né rabbia, in mezzo a una folla di estranei che non fosse lì per una manifestazione, un raduno di protesta, una coda per il pane o una pubblica esecuzione.
(p. 237)

Non riesco a dirti di non affliggerti, di non ribellarti sia perché la mia immaginazione vive, a mie spese, intesissimamente ogni cosa, sia perché non sono capace di dirti di non sentire. Senti, senti, ti dico – senti con tutta te stessa, foss’anche fin quasi a morirne, perchè questo è il solo modo di vivere, specialmente di vivere in questa terribile dimensione, e il solo modo di onorare e celebrare gli esseri ammirevoli che sono il nostro orgoglio e la nostra ispirazione.
(p. 245)

Ormai mi sono convinta che la vera democrazia non può esistere senza la libertà di immaginazione e il diritto di usufruire liberamente delle opere di fantasia. Per vivere una vita vera, completa, bisogna avere la possibilità di dar forma ed espressione ai propri mondi privati, ai propri sogni, pensieri e desideri; bisogna che il tuo mondo privato possa sempre comunicare col mondo di tutti.
Altrimenti, come facciamo a sapere che siamo esistiti?

(p. 372)

 

Azar Nafisi, Leggere Lolita a Teheran, Adelphi, Milano 2004

 



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