AA.VV., Teoria e prassi in Aristotele

Aristotele, Teoria e prassi in Aristotele

311 ISBN

Claudia Baracchi, Enrico Berti, Arianna Fermani, Silvia Gastaldi, Luca Grecchi, Silvia Gullino, Alberto Jori, Giulio A. Lucchetta, Lucia Palpacelli, Luigi Ruggiu, Mario Vegetti, Carmelo Vigna, Marcello Zanatta

Teoria e prassi in Aristotele

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Teoria e prassi in Aristotele è il terzo di una serie di collettanei ari­stotelici, cominciata nel 2016 con Sistema e sistematicità in Aristotele, e proseguita nel 2017 con Immanenza e trascendenza in Aristotele, tutti editi a cura di Luca Grecchi per i tipi di Petite Plaisance. Il presente volume nasce con l’intento di esaminare alcune distanze, spesso rilevate dagli studiosi, fra la teoria e la prassi nel pensiero aristotelico.

L’apertura del volume, come da tradizione, è costituita da un dialogo generale tra Luca Grecchi e Carmelo Vigna. A questo dialogo, sempre come da tradizione, fa seguito un commento di Enrico Berti, caratterizzato da notazioni profonde ed essenziali. Di seguito, interventi assai puntuali inerenti principalmente il piano etico (Marcello Zanatta), politico (Arianna Fermani, Silvia Gastaldi, Alberto Jori), teoretico (Claudia Baracchi, Mario Vegetti), economico (Silvia Gullino, Luigi Ruggiu), sociale (Giulio Lucchetta) e scientifico (Lucia Palpacelli).


«[…] diventiamo giusti facendo ciò che è giusto» (Etica Nicomachea, 1103a37).

 

«[…] è bene dire che è dal fare ciò che è giusto o temperato che un essere umano diventa rispettivamente giusto o temperante; e nessuno che deve diventare buono lo diventerà senza fare cose buone. Eppure la maggior parte degli esseri umani non fa così, ricorrono invece al parlare (λóγoν) di tali cose e pensano di stare filosofando e che facendo così diventano eccellenti, comportantandosi insomma un po’ come i pazienti che ascoltano i loro medici con attenzione, ma non fanno nulla di quello che gli vien loro prescritto. E proprio come questi pazienti non curano il proprio corpo comportandosi in questo modo, così coloro che filosofano in questo modo non miglioreranno la loro anima» (Etica Nicomachea, 1105b5-18).

 

«[…] il fine deve essere ipotizzato come un inizio […] il fine è l’inizio del pensiero (νοησεως αρχη), il completamento (τελευτη) del pensiero è l’inizio di azione» (Etica Eudemia, 1227b23-34).

Aristotele

Trilogia AristoteleGiampaolo Abbate – Claudia Baracchi – Enrico Berti- Barbara Botter
Matteo Cosci – Annabella d’Atri – Andrea Falcon – Silvia Fazzo
Arianna Fermani – Silvia Gastaldi – Giovanna R. Giardina
Luca Grecchi – Silvia Gullino – Alberto Jori – Giulio A. Lucchetta
Lucia Palpacelli – Diana Quarantotto – Luigi Ruggiu – Monica Ugaglia
Mario Vegetti – Carmelo Vigna – Marcello Zanatta

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Prometeo legato alla colonna con Atlante che regge il cielo, VI a.C. colore***

 

260 ISBN

Claudia Baracchi, Enrico Berti, Barbara Botter, Matteo Cosci, Silvia Fazzo, Arianna Fermani, Giovanna R. Giardina, Carmelo Vigna, Marcello Zanatta

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282 ISBN

Giampaolo Abbate, Claudia Baracchi, Enrico Berti, Barbara Botter, Matteo Cosci, Annabella D’Atri, Andrea Falcon, Arianna Fermani, Luca Grecchi, Alberto Jori, Diana Quarantotto, Monica Ugaglia, Carmelo Vigna, Marcello Zanatta

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Claudia Baracchi, Enrico Berti, Arianna Fermani, Silvia Gastaldi, Luca Grecchi, Silvia Gullino, Alberto Jori, Giulio A. Lucchetta, Lucia Palpacelli, Luigi Ruggiu, Mario Vegetti, Carmelo Vigna, Marcello Zanatta

 


Aristotele – Questa è la vita secondo intelletto: vivere secondo la parte più nobile che è in noi

Aristotele (384-322 a.C.) – La «crematistica»: la polis e la logica del profitto. Il commercio è un’arte più scaltrita per realizzare un profitto maggiore. Il denaro è l’oggetto del commercio e della crematistica. Ma il denaro è una mera convenzione, priva di valore naturale.

Aristotele (384-322 a.C.) – La mano di Aristotele: più intelligente dev’essere colui che sa opportunamente servirsi del maggior numero di strumenti; la mano costituisce non uno ma più strumenti, è uno strumento preposto ad altri strumenti.

Aristotele (384-322 a.C.) – Da ciascun seme non si forma a caso una creatura qualunque. La nascita viene dal seme.

Aristotele (384-322 a.C.) – In tutte le cose naturali si trova qualcosa di meraviglioso.

Aristotele (384-322 a.C.) – Se l’intelletto costituisce qualcosa di divino rispetto all’essere umano, anche la vita secondo l’intelletto sarà divina rispetto alla vita umana. Per quanto è possibile, ci si deve immortalare e fare di tutto per vivere secondo la parte migliore che è in noi


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Macerata (5-6 dicembre 2018) – AL DI QUA DEL BENE E DEL MALE. Gli Antichi e la complessità del reale alla luce del Multifocal Approach *(Maurizio MIGLIORI – Paola Rosalba CAMACHO GARCIA – Lucia PALPACELLI – Mino IANNE – Federica PIANGERELLI – Luca GRECCHI – Arianna FERMANI – G. Angelini – R. Di Stefano – E. Napoletani – G. Teti)

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Unimc

Sfi

Multifocal

Università delle Marche

Al di qua del bene e del male

 

Gli Antichi e la complessità del reale

alla luce del Multifocal Approach

 

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5-6 dicembre 2018

VIA GARIBALDI, 20 / MACERATA

 

mercoledì 5 dicembre

ore 15.00-19.00 AULA D DI FILOLOGIA CLASSICA

 

Maurizio MIGLIORI (Università di Macerata):

 

La polivalenza dell’Uno in relazione ai processi costitutivi del reale nel Parmenide di Platone

 

Paola Rosalba CAMACHO GARCIA (Pontificia Università Antonianum):

 

Il bene e male nella fondazione dell’uomo interiore in Plotino

 

Lucia PALPACELLI (Università di Macerata):

 

Buoni e cattivi maestri per insegnare la virtù. Il gioco serio dell’Eutidemo di Platone

 

Mino IANNE (Università di Taranto):

 

Platone: l’approccio multifocale alla legge e alla giustizia nell’Apologia e nel Critone

 

 

giovedì 6 dicembre

ore 9.00-12.30 AULA D DI FILOSOFIA

 

Federica PIANGERELLI (Università di Macerata):

 

Una lettura multifocale del concetto di piacere in Epicuro

 

Luca GRECCHI (Università di Milano Bicocca):

 

Il rispetto e la cura come elementi costitutivi del bene. Riflessioni a partire dal primo pensiero greco

 

Francesca EUSTACCHI (Università di Macerata):

 

Bene e male nei Dissoi Logoi: una visione multifocale e antirelativista

 

Arianna FERMANI (Università di Macerata):

 

«Nobili in un solo modo, ignobili in tanti modi» (Etica Nicomachea, II, 6, 1106 b 35): bene e male in Aristotele

 

DISCUSSANT:

 

Giulia ANGELINI (Università di Padova);

 

Riccardo DI STEFANO (Unimc);

 

Erica NAPOLETANI (Unimc)

;

 

Giacomo TETI (Università Sapienza Roma)

 

INFO
arianna.fermani@unimc.it

 

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Al di qua del bene e del male.
Gli Antichi e la complessità del reale alla luce del Multifocal Approach


 

AA.VV- – «Multifocal Approach» – LA REALTÀ AMA NASCONDERSI? DOES REALITY LIKE HIDING? – Il multifocal approach come valorizzazione dei profili “visibili” e “invisibili” di una realtà complessa – PRIMO INCONTRO INTERNAZIONALE



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Aristotele (384-322 a.C.) – Diventiamo giusti facendo ciò che è giusto. Nessuno che vuol diventare buono lo diventerà senza fare cose buone. Il fine deve essere ipotizzato come un inizio perché il fine è l’inizio del pensiero, e il completamento del pensiero è l’inizio di azione. ⇒ Una Trilogia su Aristotele: «Sistema e sistematicità in Aristotele». «Immanenza e trascendenza in Aristotele». «Teoria e prassi in Aristotele».

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«[…] diventiamo giusti facendo ciò che è giusto» (Etica Nicomachea, 1103a37).

 

«[…] è bene dire che è dal fare ciò che è giusto o temperato che un essere umano diventa rispettivamente giusto o temperante; e nessuno che deve diventare buono lo diventerà senza fare cose buone. Eppure la maggior parte degli esseri umani non fa così, ricorrono invece al parlare (λóγoν) di tali cose e pensano di stare filosofando e che facendo così diventano eccellenti, comportantandosi insomma un po’ come i pazienti che ascoltano i loro medici con attenzione, ma non fanno nulla di quello che gli vien loro prescritto. E proprio come questi pazienti non curano il proprio corpo comportandosi in questo modo, così coloro che filosofano in questo modo non miglioreranno la loro anima» (Etica Nicomachea, 1105b5-18).

 

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Aristotele

Trilogia AristoteleGiampaolo Abbate – Claudia Baracchi – Enrico Berti- Barbara Botter
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Claudia Baracchi, Enrico Berti, Arianna Fermani, Silvia Gastaldi, Luca Grecchi, Silvia Gullino, Alberto Jori, Giulio A. Lucchetta, Lucia Palpacelli, Luigi Ruggiu, Mario Vegetti, Carmelo Vigna, Marcello Zanatta

 


Aristotele – Questa è la vita secondo intelletto: vivere secondo la parte più nobile che è in noi

Aristotele (384-322 a.C.) – La «crematistica»: la polis e la logica del profitto. Il commercio è un’arte più scaltrita per realizzare un profitto maggiore. Il denaro è l’oggetto del commercio e della crematistica. Ma il denaro è una mera convenzione, priva di valore naturale.

Aristotele (384-322 a.C.) – La mano di Aristotele: più intelligente dev’essere colui che sa opportunamente servirsi del maggior numero di strumenti; la mano costituisce non uno ma più strumenti, è uno strumento preposto ad altri strumenti.

Aristotele (384-322 a.C.) – Da ciascun seme non si forma a caso una creatura qualunque. La nascita viene dal seme.

Aristotele (384-322 a.C.) – In tutte le cose naturali si trova qualcosa di meraviglioso.

Aristotele (384-322 a.C.) – Se l’intelletto costituisce qualcosa di divino rispetto all’essere umano, anche la vita secondo l’intelletto sarà divina rispetto alla vita umana. Per quanto è possibile, ci si deve immortalare e fare di tutto per vivere secondo la parte migliore che è in noi

 


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«Multifocal Approach» – LA REALTÀ AMA NASCONDERSI? DOES REALITY LIKE HIDING? – Il multifocal approach come valorizzazione dei profili “visibili” e “invisibili” di una realtà complessa – PRIMO INCONTRO INTERNAZIONALE

Multifocal Approach

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UNIVERSITÀ   DI   MACERATA
Dipartimento di Studi Umanistici
lingue, mediazione,
storia, lettere, filosofia


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UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE


Sfimacerata



 

Locandina-Multifocal-bcc

LA REALTÀ AMA NASCONDERSI?

DOES REALITY LIKE HIDING?

***
Il multifocal approach come valorizzazione dei profili “visibili” e “invisibili”
di una realtà complessa – PRIMO INCONTRO INTERNAZIONALE
The multifocal approach as a valorisation of the “visible” and “invisible” profiles of a complex reality – FIRST INTERNATIONAL MEETING

 

INTERVENGONO

Francesco ADORNATO, Maria Rita AIANI, Manuel BERRÓN, Selene Iris S. BRUMANA, Lina CARACENI, Aldo CARDARELLI, Loredana CARDULLO, Elisabetta CATTANEI, Roberto CICCOCIOPPO, Roberto CRESTI, Carla DANANI, Francesca EUSTACCHI, Arianna FERMANI, Emanuele FRONTONI, Luca GRECCHI, Manuel KNOL, Giovanni LANZONE, Mauro MAGATTI, Roberto MEDDA, Maurizio MIGLIORI, Linda NAPOLITANO VALDITARA, Donatella PAGLIACCI, Lucia PALPACELLI, Carlo PONGETTI, Francesco ROCCHETTI, Carlo TOFFALORI, Mauro TULLI Maddalena VALLOZZA, Dennys Garcia XAVIER.

Ed ancora:

Giampaolo Abbate, Giada Capasso, Maria Teresa Carini, Edvaldo Antonio de Melo, Riccardo Di Stefano, Laura Gherardi, Antonio Governatori, Paola Mauri, Erica Napoletani, Federica Piangerelli, Cristiane Pieterzack, Elena Santilli, Roberto Mancini, Stefania Monteverde, Gianni Niccolò, Valerio Placidi.

 

Logo-Adobe-Acrobat-300x293 Scarica la Locandina Multifocal Approach

28 FEBBRAIO – 3 MARZO 2018

Sala Castiglioni, Biblioteca Comunale “Mozzi Borgetti” / Piazza Vittorio Veneto
Auditorium Unimc / Via Padre Matteo Ricci 2


MERCOLEDÌ 28 / BIBLIOTECA COMUNALE

Chair Arianna FERMANI

15.00 / Saluti Francesco ADORNATO /
Magnifico Rettore Carlo PONGETTI / Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici

15,30 / Maurizio MIGLIORI, Storia della filosofia antica, Macerata:
Introduzione. Le linee portanti del multifocal approach

16,15 / Roberto CICCOCIOPPO, Farmacologia, Camerino:
Struttura della memoria: esempio di complessità

Aldo CARDARELLI, Produttore video, Macerata:
Video e approccio multifocale: da risorsa a prospettiva di ricerca

Roberto CRESTI, Storia dell’arte contemporanea, Macerata:
L’Io-moderno e la riforma dell’arte contemporanea


 GIOVEDÌ 1  / BIBLIOTECA COMUNALE

Chair Donatella PAGLIACCI

h 9.00 / Manuel BERRÓN, Storia della Filosofia antica, Santa Fe / Paranà (Argentina):
Il metodo teorico, aporetico ed empirico in Politica A di Aristotele

Maria Rita AIANI, Medico, Prevenzione Ambienti di lavoro, ATS Como:
Il disordine ordinato dell’uomo e le infinite variabili in medicina

11.00 / Linda NAPOLITANO VALDITARA, Storia della filosofia antica, Verona:
Da Delfi alla mediazione stragiudiziale:
approcci multifocali alla conoscenza di sé e dell’altro

Francesca EUSTACCHI, Storia della filosofia antica, Macerata:
L’etica della situazione: l’uni-molteplicità nella prassi

 

15.00 / Chair Linda NAPOLITANO VALDITARA

Manuel KNOLL, Filosofia, Istanbul (Turchia):
Nietzsche’s Perspectivism

Loredana CARDULLO, Storia della filosofia antica, Catania:
Proclo, sui quattro τρόποι dell’insegnamento teologico in Platone

17.00 / Roberto MEDDA, Storia della filosofia antica, Cagliari:
Anthropos: un’indagine aristotelica ad alto grado di complessità

Dennys Garcia XAVIER, Filosofia antica ed Etica, Uberlândia (Brasile):
Il dibattito politico contemporaneo e la Filosofia Antica: un approccio paideutico


VENERDÌ 2 / BIBLIOTECA COMUNALE

Chair Elisabetta CATTANEI

11 / Mauro TULLI, Letteratura greca, Pisa
Esiodo multifocale: paradigmi arcaici di aggettivazion

Lina CARACENI, Diritto penitenziario, Macerata:
Meno carcere più sicurezza sociale:
l’apparente ossimoro che si cela dietro il finalismo rieducativo della pena

 

11.00 / Carlo TOFFALORI, Matematica, Camerino:
Hilbert e Pirandello, vite parallele

Maddalena VALLOZZA, Letteratura greca, Viterbo:
Isocrate: il Panatenaico nel dibattito della scuola

 

15.00 / Chair Maurizio MIGLIORI

Emanuele FRONTONI, Sistemi elaborazioni informazioni, Ancona:
Intelligenza Artificiale e Big Data:
strumenti a supporto dell’uomo per la valutazione e la scelta

Francesco ROCCHETTI, Psicologia politica (Macerata):
La relazione e l’impresa: il contributo della psicologia sociale

17.00 / Giovanni LANZONE, Saggista e giornalista, Milano:
L’impresa umanistica

Mauro MAGATTI, Sociologia, Milano:
La qualità integrale delle organizzazioni generative

 

17.30 / TAVOLA ROTONDA coordinata da Carla DANANI

Multifocal e Imprenditoria:
Guardare il futuro costruendo scenari con nuovi paradigmi

Partecipano: Mascia di Prima (Angelini A.C.R.A.F.) / Emanuele Frontoni (Univ. Politecnica delle Marche) / Roberto Mancini (Univ. di Macerata) / Stefania Monteverde (Assessore alla cultura – Comune di Macerata) / Gianni Niccolò (Direttore della Confindustria di Macerata) / Valerio Placidi (Grottini Lab) / Mario Ronchetti (Atena Informatica)


SABATO 3 / AUDITORIUM UNIMC

Chair: Mauro TULLI
h. 9.00 / Luca GRECCHI, Storia della filosofia, Milano
Mulifocal approach: una critica costruttiva ad un paradigma in costruzione

Arianna FERMANI, Storia della filosofia antica, Macerata:
Quando il rischio è bello.
Strategie operative, gestione della complessità
e “decision making” in dialogo con Aristotele

h. 11.00 / Lucia PALPACELLI, Storia della filosofia antica, Macerata
Zenone e Platone: due dialettiche a confronto.
Da una realtà aporetica a una realtà uni-molteplice.

Selene Iris S. BRUMANA, Storia della filosofia antica, Milano
Le uni-molteplicità del danzatore.
Aspetti della poikilia orchestica nel pensiero filosofico antico

 

Discussant: Giampaolo Abbate, Giada Capasso, Maria Teresa Carini, Edvaldo Antonio de Melo, Riccardo Di Stefano, Laura Gherardi, Antonio Governatori, Paola Mauri, Erica Napoletani, Federica Piangerelli, Cristiane Pieterzack, Elena Santilli.

 



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Maurizio Migliori – Non c’è opera e non c’è argomento trattato in cui Aristotele non si misuri con i suoi predecessori.

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«L’atteggiamento di Aristotele nei confronti dei suoi predecessori

Si può dire che non c’è opera e non c’è argomento trattato in cui Aristotele non si misuri con i suoi predecessori. Ora una simile costanza va spiegata, e non può esserlo certamente con qualche motivazione estrinseca o occasionale. Noi non pretendiamo affrontare, in questa sede, tutto ilproblema nella sua vastità, ma offrire solamente spunti riflessione.

Quel che anzitutto deve essere chiaro è che «Aristotele non espone mai per se stessi i sistemi dei suoi predecessori. Egli li interroga su punti precisi, che sono problemi che lui stesso si pone … Non si trova in alcuna parte in lui una esposizione (né una critica) d’insieme della filosofia platonica».[1] Quel che lo spinge a confrontarsi con i contributi precedenti è la convinzione di un progresso nelle conoscenze e nelle tecniche: «nulla è dunque perduto nella storia della filosofia, poiché tutto contribuisce al suo compimento».[2]

Quello che egli cerca è quindi «una conferma delle sue proprie idee, sia positiva, scoprendo che la sua opinione si accorda con quella degli antichi, o anche che la sua teoria pone, ma in modo più completo, più chiaro o più sfumato, quel che essi avevano già supposto; sia negativa, mostrando a quali punti morti giungono i pensatori che non hanno ancora trovato la soluzione che lui stesso dà a tale o tal altro problema».[3] Da questo punto di vista, è anche interessante rilevare come spesso Aristotele contrapponga i vari autori l’uno all’altro: non è tanto e solo un artificio teorico, ma una formula eristica e dialettica che permette di individuare lo schematismo e/o l’unilateralità delle due posizioni antagoniste e quindi fornisce lo spunto per procedere oltre».

Maurizio Migliori, Introduzione a Aristotele, La generazione e la corruzione, a cura di Maurizio Migliori e Lucia Palpacelli, Bompiani, Milano 2013, pp. XLVII-XLVIII.

[1] A. Mansion, Introduction à la physique aristotélicienne, Paris 1913, p. 35.

[2] P. Aubenque, Le problème de l’étre chez Aristote, Paris 1962, p. 73; cfr. p. 71.

[3] A. Mansion, Introduction ... , pp. 38-39.

 


Alcuni dei suoi lavori

Цифровая репродукция находится в

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