Copertine e schede editoriali (011-020) – Margherita Guidacci, William Blake, Hilda Doolitle, Thomas S. Eliot, Gabriela Mistral, Richard Eberhart, Robert Frost, Archibald MacLeish, Ezra Pound, Tu Fu, Mao Tse-tung, Federico García Lorca, Vicente Aleixandre, Jorge Guillén, Cristopher Smart, Marie Under, Kathleen Raine, Henrik Visnapuu, Francis Thompson, Czeslaw Milosz, Elizabeth Bishop, John Keats, Giancarlo Battaglia, Ilaria Rabatti, Maura Del Serra, Roberto Signorini, Amedeo Anelli, Edgardo Abbozzo, Giovanni Bai, Sauro Cardinali, Alberto Cavalieri, Andrea Cesari, Franco De Bernardi, Fernanda Fedi, Gino Gini, Staffan Nihén, Claudio Rosi, Fabio Scatoli, Manuela Traini, William Xerra, Karin Boye, Else Lasker-Schüler, Gianna Manzini, Virginia Woolf, Simone Weil, Marina Cvetaeva, Moreno Fabbri, Daniela Marcheschi, Uta Treder, Margherita Ghilardi, Gabriella Fiori, Caterina Graziadei, Simone Weil, Giuseppe Giusti, Giuseppe Pontiggia.

011-020

011
Margherita Guidacci, La voce dell’acqua. Quaderno di traduzioni [autori tradotti: William Blake, Hilda Doolitle, Thomas S. Eliot, Gabriela Mistral, Richard Eberhart, Robert Frost, Archibald MacLeish, Ezra Pound, Tu Fu, Mao Tse-tung, Federico García Lorca, Vicente Aleixandre, Jorge Guillén, Cristopher Smart, Marie Under, Kathleen Raine, Henrik Visnapuu, Francis Thompson, Czeslaw Milosz, Elizabeth Bishop, John Keats], a cura di Giancarlo Battaglia e Ilaria Rabatti.
ISBN 88-87296-42-1, 2202, pp. 152, formato 120×180 mm., Euro 10 – Collana “Filo di perle”. In copertina: Gustav Klimt, Fanciulle con oleandro (1890-1891).

012
Margherita Guidacci, Prose e interviste, a cura di Ilaria Rabatti.
ISBN 88-87296-62-6, 1999, pp. 160, formato 140×210 mm., Euro 10 – Collana “Egeria” [4].
In copertina: il volto di Margherita Guidacci.

013
Maura Del Serra, Dialogo di Natura e Anima.
ISBN 88-87296-39-1, 1999, pp. 32, formato 140×210 mm., Euro 5 – Collana “Teatro”.
In copertina: Edward Munch, Due donne sulla spiaggia, 1888 c.

014
Roberto Signorini, Arte del fotografico. I confini della fotografia e la riflessione teorica degli ultimi venti anni.
ISBN 88-87296-85-5, 2001, pp. 256, formato 170×240 mm., Euro 20 – Collana “Fotografia”. In copertina: Emilio De Tullio, Il corpo, il segno, 1997; l’immagine è stata realizzata fotografando l’impronta prodotta da un corpo su un tessuto elastico, teso e illuminato in modo radente.

015
Amedeo Anelli, Novanta. Verso un’arte di pensiero [Scritti su: Edgardo Abbozzo – Giovanni Bai – Sauro Cardinali – Alberto Cavalieri – Andrea Cesari – Franco De Bernardi – Fernanda Fedi – Gino Gini – Staffan Nihén – Claudio Rosi – Fabio Scatoli – Manuela Traini – William Xerra].
ISBN 88-87296-36-7, 1999, pp. 96, formato 140×210 mm., Euro 12 – Collana “Egeria” [3].
In copertina: Giordano Bruno, De Triplice Minimo, Diagramma ermetico.

016

AA. VV. [Karin Boye – Else Lasker-Schüler – Gianna Manzini – Virginia Woolf – Simone Weil – Marina Cvetaeva] (a cura di Moreno Fabbri), Scrittrici del Novecento europeo [Interventi di: Daniela Marcheschi – Uta Treder – Margherita Ghilardi – Maura Del Serra – Gabriella Fiori – Caterina Graziadei].
ISBN 88-87296-04-9, 1998, pp. 96, formato 140×210 mm., Euro 12 – Collana “Egeria” [1]. In copertina: Foto di K. Boye [a], E. Lasker-Schüler [b], G. Manzini [c], V. Woolf [d], S. Weil [e], M. Cvetaeva [f].

017
Maura Del Serra, La Minima [con una nota di Daniela Marcheschi].
ISBN 88-87296-03-0, 1998, pp. 48, formato 140×210 mm., Euro 7 – Collana “Egeria” [2]. In copertina: Margherita Caiani.

018
Simone Weil, Le Poesie [con nota preliminare, Introduzione e traduzione di Maura Del Serra].
ISBN 88-87296-82-0, 2000, pp. 56, formato 140×210 mm., Euro 7 – Collana “Egeria” [6]. In copertina: foto di Simone Weil scattata a Baden-Baden nel 1921.

019
Giuseppe Giusti, Il Gingillino [a cura di Giampiero Giampieri e Luigi Angeli].
ISBN 88-87296-76-6, 2000, pp. 64, formato 140×210 mm., E 5,16.
In copertina: Giuseppe Giusti in una foto pubblicata su “Scena illustrata”, anno 65, n. 5, maggio 1950, p. 8.

020
Daniela Marcheschi, Destino e sorpresa;. Per Giuseppe Pontiggia, con i suoi primo scritti sul “verri”.
ISBN 88-87296-97-9, 2000, pp. 160, formato 130×200 mm., Euro 10,33 – Collana “L’Olmo” [1].
In copertina: foto di Giuseppe Pontiggia [a] e foto di Daniela Marcheschi [b].


M. Ludovico Dolce, Dialogo nel quale si ragiona del modo di accrescere e conservar memoria, Venezia 1562.
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Gabriela Mistral (1889-1957) – Canto ciò che tu amavi, vita mia. Ti aspetto senza limiti né tempo. Tu non temere notte, nebbia o pioggia. Vieni per strade conosciute o ignote. Chiamami dove sei, anima mia.

Gabriela Mistral 01

“Gabriela Mistral era un’extraterrestre e per questo non aveva né i nostri stessi bisogni né i nostri stessi desideri. […] Era solo un’aliena che si era smarrita in Cile, in America latina, e che non poteva comunicare con la nave madre perché venisse a recuperarla.”
Roberto Bolaño


Canto que amabas

Yo canto lo que tú amabas, vida mía,
por si te acercas y escuchas, vida mía,
por si te acuerdas del mundo que viviste,
al atardecer yo canto, sombra mía.
Yo no quiero enmudecer, vida mía.
¿Cómo sin mi grito fi el me hallarías?
¿Cuál señal, cuál me declara, vida mía?
Soy la misma que fue tuya, vida mía.
Ni lenta ni trascordada ni perdida.
Acude al anochecer, vida mía;
ven recordando un canto, vida mía,
si la canción reconoces de aprendida
y si mi nombre recuerdas todavía.
Te espero sin plazo y sin tiempo.
No temas noche. neblina ni aguacero.
Acude con sendero o sin sendero.
Llámame adonde tú eres, alma mía,
y marcha recto hacia mí, compañero.

 

Canto che amavi

Io canto ciò che tu amavi, vita mia,
nel caso ti avvicini e ascolti, vita mia,
nel caso ti ricordi del mondo che hai vissuto,
nel rosso del tramonto io canto te, ombra mia.
lo non voglio restare più muta, vita mia.
Come senza il mio grido fedele puoi trovarmi?
Quale segnale, quale mi svela, vita mia?
Sono la stessa che fu già tua, vita mia.
Né infiacchita né smemorata né spersa.
Raggiungimi sul fare del buio, vita mia;
vieni qui a ricordare un canto, vita mia;
se tu questa canzone riconosci a memoria
e se il mio nome infine ancora ti ricordi.
Ti aspetto senza limiti né tempo.
Tu non temere notte, nebbia o pioggia.
Vieni per strade conosciute o ignote.
Chiamami dove sei, anima mia,
e avanza dritto fino a me, compagno.

 

Gabriela Mistral, Canto che amavi, in Id., Sillabe di fuoco, a cura di Matteo Lefèvre, con un testo di Octavio Paz, Bompiani, Milano 2020.

 


M. Ludovico Dolce, Dialogo nel quale si ragiona del modo di accrescere e conservar memoria, Venezia 1562.
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