Michel E. de Montaigne (1533-1592) – Bisognerebbe chiedere chi sappia meglio, non chi sappia di più. Lavoriamo solo a riempire la memoria, e lasciamo vuoti l’intelletto e la coscienza. Come possa accadere che un animo ricco della conoscenza di tante cose non ne divenga più vivo e sveglio, ancora non so.

Michel Eyquem de Montaigne 02

«Come possa accadere che un animo ricco della conoscenza di tante cose non ne divenga più vivo e sveglio, e che uno spirito grossolano e volgare possa albergare in sé, senza migliorarsi, i ragionamenti e i giudizi degli spiriti più eletti che il mondo abbia prodotto, ancora non so».

«Bisognerebbe chiedere chi sappia meglio, non chi sappia di più. Lavoriamo solo a riempire la memoria, e lasciamo vuoti l’intelletto e la coscienza. Proprio come gli uccelli vanno talvolta in cerca del granello e lo portano nel becco senza assaggiarlo per imbeccare i loro piccoli, cosi i nostri pedantes vanno spigolando la scienza nei libri e la tengono appena a fiore di labbra tanto per ributtarla fuori e gettarla al vento».

Michel E. de Montaigne, Saggi, I, 25, a cura di F. Garavini e A Tournon, Bompiani, Milano 2012, p. 239 e pp. 243-245.


Michel Eyquem de Montaigne (1533-1592) – A mesure que la possession du vivre est plus courte, il me la fault rendre plus profonde et plus pleine.


M. Ludovico Dolce, Dialogo nel quale si ragiona del modo di accrescere e conservar memoria, Venezia 1562.
M. Ludovico Dolce, Dialogo nel quale si ragiona del modo di accrescere e conservar memoria, Venezia 1562.

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