Søren Kierkegaard (1813-1855) – Situazione tremenda, quella di una coscienza che abbia subìto, sin dall’infanzia, una compressione tale che tutta l’elasticità dell’anima e tutta l’energia della libertà non riescano più a scrollarla.

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«Situazione tremenda, quella di una coscienza che abbia subìto, sin dall’infanzia, una compressione tale che tutta l’elasticità dell’anima e tutta l’energia della libertà non riescano più a scrollarla. Gli affanni della vita possono bene gravare su una coscienza; quando però si presentano in età più avanzata, manca il tempo perché possano rivestire i caratteri di una forma quasi congenita: diventano un semplice episodio, un momento, e mai qualcosa capace di dominare la stessa coscienza. Qualora invece si sia stati sin dalla prima età compressi a quel modo, si resta come un bambino che, estratto a forza di ferri dal seno materno, si porta dietro di continuo il ricordo dei dolori di sua madre».

Søren Aabye Kierkegaard, Tagebücher, Ausw. u. Uebersetz. y. Th. Haecker, 1923, I, 180 [Journal, 1843; IV A 60]. Cfr. S.A. Kierkegaard, Diario, tr. it. di C. Fabro, Morcelliana, Brescia 1980, t. 3, pp. 69-70.


Søren Kierkegaard (1813-1855) – Occorre essere sinceri di fronte alla possibilità

M. Ludovico Dolce, Dialogo nel quale si ragiona del modo di accrescere e conservar memoria, Venezia 1562.
M. Ludovico Dolce, Dialogo nel quale si ragiona del modo di accrescere e conservar memoria, Venezia 1562.

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